“Dall’1 settembre 2015 sono in pensione, dopo aver insegnato per 42 anni: 11 nella scuola elementare e 31 nella media superiore. Ringrazio il Signore che mi ha accompagnato in questo meraviglioso viaggio, immersa tra ragazzi da amare, curare e incoraggiare a vivere con fiducia in sé stessi e con spirito critico verso il mondo. Ho lasciato una classe di seconda media. Un mese fa quella classe, divenuta ormai di terza, mi ha scritto una lettera, semplice ma essenziale, che mi ha molto commossa. Vorrei condividerla con lei e con i lettori, per dimostrare che, anche in tempi così confusi e nebbiosi, brilla ancora una “luce” di gratitudine per ciò che riceviamo per il nostro bene. Ecco cosa mi hanno scritto: ‹‹Cara “prof.”, vogliamo ringraziarla per gli anni trascorsi assieme e per averci insegnato la sua materia con impegno e passione, che ha cercato di trasmettere un po’ anche a noi. Grazie per il tempo che ci ha dedicato, dando un contributo importante a noi e a tutta la scuola durante il suo lungo periodo di attività. La nostra speranza è di averle lasciato bei ricordi che, sicuramente, si andranno a unire a quelli che ha accumulato nel corso degli anni. per fortuna, tutto ciò che facciamo, tutte le nostre abitudini scolastiche, ma anche le stesse uscite didattiche, ci portano a ricordare le bellissime esperienze vissute con lei. Insomma, cara “prof.”, grazie anche per tutte le volte che ci ha ripresi, perché se oggi ci siamo rialzati, è solo grazie ai richiami, e perché abbiamo seguito la strada indicata da lei, la strada della cultura, la strada giusta! Grazie per averci resi maturi, aggiornandoci ogni giorno su quello che accadeva intorno a noi. Siete stata una “mamma” eccezionale. E continuerete a esserlo, perché anche fuori della scuola abbiamo l’onore e il piacere di parlarle. Un saluto e tantissimi auguri per il suo nuovo percorso di vita! (La sua 3° G)››. Loredana S.” (FC n. 23 del 5 giugno 2016).
Meraviglioso viaggio
“Dall’1 settembre 2015 sono in pensione, dopo aver insegnato per 42 anni: 11 nella scuola elementare e 31 nella media superiore. Ringrazio il Signore che mi ha accompagnato in questo meraviglioso viaggio, immersa tra ragazzi da amare, curare e incoraggiare a vivere con fiducia in sé stessi e con spirito critico verso il mondo. Ho lasciato una classe di seconda media. Un mese fa quella classe, divenuta ormai di terza, mi ha scritto una lettera, semplice ma essenziale, che mi ha molto commossa. Vorrei condividerla con lei e con i lettori, per dimostrare che, anche in tempi così confusi e nebbiosi, brilla ancora una “luce” di gratitudine per ciò che riceviamo per il nostro bene. Ecco cosa mi hanno scritto: ‹‹Cara “prof.”, vogliamo ringraziarla per gli anni trascorsi assieme e per averci insegnato la sua materia con impegno e passione, che ha cercato di trasmettere un po’ anche a noi. Grazie per il tempo che ci ha dedicato, dando un contributo importante a noi e a tutta la scuola durante il suo lungo periodo di attività. La nostra speranza è di averle lasciato bei ricordi che, sicuramente, si andranno a unire a quelli che ha accumulato nel corso degli anni. per fortuna, tutto ciò che facciamo, tutte le nostre abitudini scolastiche, ma anche le stesse uscite didattiche, ci portano a ricordare le bellissime esperienze vissute con lei. Insomma, cara “prof.”, grazie anche per tutte le volte che ci ha ripresi, perché se oggi ci siamo rialzati, è solo grazie ai richiami, e perché abbiamo seguito la strada indicata da lei, la strada della cultura, la strada giusta! Grazie per averci resi maturi, aggiornandoci ogni giorno su quello che accadeva intorno a noi. Siete stata una “mamma” eccezionale. E continuerete a esserlo, perché anche fuori della scuola abbiamo l’onore e il piacere di parlarle. Un saluto e tantissimi auguri per il suo nuovo percorso di vita! (La sua 3° G)››. Loredana S.” (FC n. 23 del 5 giugno 2016).