Un mondo nuovo

Una storia indimenticabile


25 dicembre 2014, notte, ore 23,41, a bordo della nave Etna, Serena Petricciuolo e la sua équipe hanno aiutato una profuga nigeriana a far nascere il suo quarto bimbo Testimony Salvatore: ‹‹Stavamo lavorando da giorni incessantemente per l’assistenza ai naufraghi, ed eravamo sfibrati. Quella notte c’era un mare forza 4. Avevamo appena terminato le operazioni di trasbordo di un gruppo di profughi che aveva lottato per giorni contro il freddo. Avevamo offerto loro coperte e bevande. Eravamo sfiniti››. ‹‹È stato tutto molto veloce. Alle 23,41 il bimbo è nato. Un’emozione... Un’emozione che si fa fatica a raccontare››, racconta Maita Sartori, ginecologa, toscana di origine calabrese, nel suo ambulatorio dell’Asl di Collegno (TO), rievoca quei giorni frenetici trascorsi sulla nave Etna come medico volontario della Fondazione Rava. Ha un passato di volontaria in Africa e in America latina. ‹‹Ma questa storia, be’ questa storia è davvero indimenticabile››, conclude Maita Sartori. ‹‹La nascita di quel bambino è stata come un ricostituente, perché una gioia del genere ripaga tutti gli sforzi. Quella notte sono andata a letto alle 3, ma alle 5 ero già in piedi per l’eccitazione. Sono stata io la madrina di Battesimo, insieme con l’infermiera volontaria della Croce Rossa Teresa Arena, l’infermiere Diego Di Netto Tempesta e il comandante Fabio Farina››, conclude Serena.