Un mondo nuovo

L'ideologia


“Tra il 2008 e il 2017 è successa una cosa enorme: l’ideologia dell’élite al potere è crollata. I potenti hanno tenuto in vita il sistema finanziario globale con un’iniezione di 12.000miliardi di dollari. Ma è difficile mantenere in vita un’ideologia in questo modo. Il cervello delle persone pretende coerenza, e così la xenofobia razzista di Breitbart News ha prodotto quello che il conservoratorismo liberale del Wall Street Journal non poteva più dare.Dobbiamo trarre una lezione fondamentale da tutto questo. In una crisi ideologica i fatti non bastano: ci vuole una narrazione. La differenza più evidente tra i giornali liberaldemocratici e quelli della destra è che i primi non hanno una narrazione onnicomprensiva. Sposano una serie di buone cause e sono limitati dalle loro stesse regole. Molti giornalisti e direttori si giustificano dicendo che gli interessa solo raccontare la verità, ma non hanno idea del perché questa verità sia sopraffatta da clamorose bugie…I giornalisti dovrebbero reagire, diventando partigiani della verità. Dovremmo fare come il fotografo ungherese Robert Capa durante lo sbarco in Normandia, come il giornalista statunitense Ed Murrow sotto il bombardamento di Londra e come il russo Vasilij Grossman a Treblinka. Dobbiamo raccontare, articolo dopo articolo, la resistenza delle persone comuni, l’umanità delle vittime, la disumanità della violenza razziale e sessuale, lasciando perdere i fatti minori per concentrarci su quelli più grandi. E soprattutto dobbiamo mettere un freno alla macchina del pettegolezzo che sta distruggendo la verità anche all’interno degli imperi dell’informazione impegnati a difenderla. La vicenda delle presunte intercettazioni dimostra che Trump mente. Se i mezzi d’informazione liberaldemocratici hanno ancora un po’ di principi, non è nella pagina dei commenti ma in copertina che dovrebbero scrivere questo titolo: “Il presidente è un bugiardo”.”(Paul Mason, giornalista britannico, Internazionale n. 1195 del 10 marzo 2017).