Un mondo nuovo

Fondi avvoltoio


2017, FC n. 12 del 19 marzo. “Molti Stati emergenti o del terzo mondo non riescono a sollevarsi dall’usura dei crediti internazionali. Il debito segna il destino dei popoli nelle periferie del mondo, mentre arricchisce gli gnomi di un’economia senza volto. È quello che già la “Quadragesimo anno” di Pio XI pubblicata nel 1931 definiva ‹‹l’imperialismo internazionale del denaro››. Una vera e propria rapina, legale e drammaticamente regolata da un’architettura debitoria che aggiunge debito a debito secondo uno schema piramidale senza mai fine. Da un paio d’anni, un gruppo di giuristi ed economisti italiani dell’Unità di ricerca del Centro “Giorgio La Pira” del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), del Centro di studi giuridici latinoamericani dell’Università romana di Tor Vergata e del Centro di ricerca “Renato Baccari” del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Bari sta studiando un modo per mettere uno stop, almeno in punta di diritto, alle pratiche d’usura del sistema bancario ombra dove operano finanzieri senza scrupoli”… “L’obiettivo è quello di intervenire in un sistema economico senza regole e tentare di bloccare, con un parere giuridico internazionale, il gioco sporco dei cosiddetti “fondi avvoltoio” che comprano i debiti sovrani dei Paesi fortemente indebitati a prezzi stracciati e poi esigono pagamenti con tassi da usura, a volte sulla base di sentenze di tribunali. Così al debito iniziale se ne somma un altro, pratica legale ma diabolica molto diffusa”…