Un mondo nuovo

Molti sono immigrati


‹‹Molti sono immigrati in modo irregolare, sia della mia famiglia sia del mio villaggio. Ho un fratello che è partito. Prima ha comunicato attraverso Facebook con persone partite prima di lui. questi stavano cercando di mostrare com’era la loro vita attraverso il Web. Sembrava che stessero molto meglio, e le persone che vivono qui ci credono. Così, anche mio fratello ha detto a nostra madre che sarebbe partito. Ma, dopo qualche giorno, ha chiamato al telefono, dicendo che la gente che lo trasportava voleva soldi, altrimenti lo avrebbero ucciso. Nostra madre non ne ha, ma è riuscita a mettere insieme 100.000 birr (circa 4.000 euro) e li ha mandati, dicendo “La sua vita è più importante di ogni altra cosa”. Ora è in Germania, ma dopo il viaggio non ha fatto niente per aiutare la famiglia, è senza documenti e non può lavorare. Altri sono andati con lui e ne abbiamo perso le tracce. Non possiamo nemmeno piangere, perché non sappiamo se sono vivi o no››, sono le parole di Asrouk Mohamed, di Agarfa, cittadina nella provincia di Bale, a 450 chilometri da Addis Abeba, in Etiopia. (FC n. 24 dell’11 giugno 2017).