Un mondo nuovo

L'annuncio del Dicastero


“L’annuncio del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale del Vaticano di un impegno della Chiesa per dare una veste giuridica alla scomunica di mafiosi e corrotti è importante per una serie di motivi. Primo, perché sancisce in modo non più equivocabile l’incompatibilità tra il Vangelo e le mafie, di cui la corruzione è a volte la premessa, sempre il fertilizzante. Al di là delle parole pronunciate dagli ultimi Papi – Giovanni Paolo, Benedetto e, con inedita forza e insistenza, Francesco – e dello sforzo di tanti sacerdoti e realtà ecclesiali in contesti di mafia, è necessario smascherare una volta per tutte la menzogna della religiosità dei mafiosi e le zone grigie di connivenza e collusione che l’hanno resa possibile. In secondo luogo è importante perché esprime la forza di una Chiesa che non viene meno alla sua responsabilità sociale, a un impegno che non si esaurisce nella sfera dottrinale e spirituale ma che deve essere in senso lato “politico”, a tutela del bene comune e in collaborazione con chi, su altri piani, quel bene cerca di nutrire e difendere. Eloquenti le parole del Papa: ‹‹Dobbiamo lavorare insieme, cristiani e non cristiani, persone di tutte le fedi e non credenti, per combattere questa forma di bestemmia, questo cancro che logora le nostre vite››. Parole che non solo danno la dimensione del problema, ma che inquadrano la lotta per la legalità in un più ampio disegno di civiltà. L’annuncio è importante, poi, perché la scomunica è uno strumento che la Chiesa utilizza solo di fronte a peccati estremamente gravi – e la corruzione lo è -, ma al tempo stesso è per il diritto canonico una “pena medicinale”, “somministrata” nella speranza che si faccia strada nella coscienza del corrotto e del mafioso un percorso di riflessione, di conversione e dunque di perdono, secondo quell’ottica evangelica che, sottolinea papa Francesco, salda la giustizia alla misericordia. Importante, infine, perché ci ricorda che il cambiamento comincia sempre dall’etica, dalla formazione e dal risveglio delle coscienze. Da un cammino di purificazione dal potere e dal possesso, di cui mafie e corruzione sono mostruosi derivati, e da un generale impegno per affermare la dignità e le speranze delle persone. Protagonista in molte sue espressioni di questo impegno per affermare la dignità e le speranze delle persone. Protagonista in molte sue espressioni di questo impegno, con la scomunica formale di mafiosi e corrotti la Chiesa ne diventerebbe a maggior ragione testimone credibile” (don Luigi Ciotti, FC n. 26 del 25 giugno 2017).