Un mondo nuovo

Nubifragio


Un bilancio pesantissimo quello del nubifragio di Livorno, nella notte tra il 9 e il 10 settembre, con diverse vittime, tra cui padre, madre, il figlioletto e il nonno annegati al pianterreno di una palazzina dei primi del Novecento, a due passi dl lungomare, nella zona residenziale dell’Ardenza. Un’immane tragedia consumatasi dopo una pioggia battente che è caduta ininterrottamente per 4 ore, dalle 2 alle 6, sulla città, andano a colpire in particolare la zona sud e i quartieri intorno a Montenero. Tra i morti c’è anche un eroe: Roberto R, 65 anni, il nonno che dopo aver messo in salvo la nipotina Camilla, di 3 anni, si è rituffato nell’acqua limaciosa e buia per tentare di strappare al pericolo anche il nipotino Filippo di 4 anni. Sono morti entrambi, e con loro il papà Simone R., 37 anni, e Glenda G., 35 anni, la mamma dei piccoli. Solo la bambina e la nonna si sono salvati. L’acqua aveva invaso l’appartamento in un batter d’occhio, somergendo quasi per intero le stanze. È stato nuotando in quella che era la loro casa che il nonno è riuscito a salvare la piccola, aiutato da un vicino; poi ha deciso di rituffarsi per cercare anche il nipotino, ma inutilmente: nessuno è più riemerso da quella palude di fango. L’onda di acqua e detriti veniva da poco distante, dal Rio Maggiore, un torrente “tombato” da decenni e che ha la propria foce in mare, a un centinaio di metri in linea d’aria.