Un mondo nuovo

Profeti


“Possiamo non ascoltare i profeti, li possiamo uccidere, ma c’è un "resto" dell’anima che si può intonare con la loro voce. Per questo li vogliamo con noi, non li ascoltiamo, ma li vorremmo vicini, li vogliamo accanto, per quel bisogno di vita e di verità che hanno anche i malvagi. Restiamo umani anche quando siamo cattivi. Siamo Adam prima di essere anche Caino, e restiamo Adam anche dopo Abele. Restiamo immagine e somiglianza di chi possiamo non ascoltare con l’orecchio, ma che non possiamo non ascoltare con le midolla – questa è l’antropologia biblica”. (Luigino Bruni, Avvenire, sabato 21 ottobre 2017).