Un mondo nuovo

Ho trovato in libreria


“Ho trovato in libreria un romanzo dal titolo accattivante: “Il Signor Parroco ha dato di matto” (autore Jean Mercier, San Paolo edizioni). Devo dire che ero molto curioso di leggerlo proprio per il titolo e che l’ho letto tutto di un fiato. Questo parroco, Beniamino, decide di andarsene dalla sua parrocchia di notte, letteralmente murandosi vivo come i mistici del Medioevo in una zona sconosciuta della parrocchia. Si era accorto che il suo modo di essere parroco centrato sull’importanza della preghiera, dei Sacramenti e della Confessione in particolare, andava contro lo stile di vita e le esigenze dei suoi parrocchiani. Alcuni dei quali lo volevano mandare via. E proprio rimanendo in questo luogo singolare, comunicando con una piccola feritoia all’esterno, il sacerdote ritrova il gusto di incontrare la gente, che fa la fila per poter parlare e confessarsi da lui. E la stessa gente riscopre la bellezza dell’umanità di Beniamino tornando a confessarsi dal suo pastore. A volte dare di matto produce i suoi benefici effetti! Non aggiungo il resto con un bel finale a sorpresa, ma faccio alcune considerazioni. Questo testo entra nel cuore di tanti problemi dei preti. Subissati da riunioni, incontri, problemi per chi deve mettere i fiori, fatiche con i superiori per gelosie o invidie, il parroco dimentica lo scopo della sua missione. Diventa un tuttofare e non un uomo di Dio. Si ferma alla stregua di mille altri che cercano solo di soddisfare i bisogni delle persone, senza di fatto vivere una vera missione. Vorrebbe testimoniare Gesù, ma rimane imbrigliato da tutto ciò che distoglie da questo cammino. È costretto a puntare al ribasso. Beniamino vorrebbe che tutti i genitori dei ragazzi che vivono la prima Comunione celebrassero prima la Riconciliazione, ma questa proposta suscita una reazione negativa nei suoi confronti. La stessa gente, dopo che il parroco è “impazzito”, ri- scopre la sua vera figura, capace di mettere al centro le relazioni e il rapporto con Dio. Mi piacerebbe che questo libro umoristico, ma realistico, fosse oggetto di incontri tra preti. Susciterebbe ilarità, ma servirebbe a noi parroci per fare una seria riflessione, con un pizzico di umorismo, sul vero scopo della nostra missione” - don Luigi Trapelli, Parroco di San Benedetto di Lugana (Verona)”, Avvenire, 18 nov. 2017