Un mondo nuovo

Nasce così


NASCE COSI’ LA DIPLOMAZIA DELLA MISERICORDIAIl centro pediatrico vaticano sta stringendo accordi in tutto il mondo per curare i casi più rari. Anche la Russia fa parte di questo progetto. Il valore simbolico dell’ultima iniziativa del Bambino Gesù, l’ospedale pediatrico del Papa, segna un punto sull’agenda complessa del dialogo tra la santa Sede e la Cina. Dietro l’accordo firmato alla fine di ottobre scorso tra il Bambino Gesù e l’ospedale pediatrico di Shijiazuang, capoluogo della provincial di Hebei, 87.000.000 di abitanti, c’è la grande attenzione di papa Francesco per il popolo cinese. Ma il fatto che siano stati i cinesi a farsi avanti presso il Bambino Gesù alla ricerca di una collaborazione medico-scientifica, dice anche che Pechino ha colto l’eco di una “armonia” decisiva, concetto tra i più cari alla tradizione cinese, che può aiutare quella cultura dell’incontro sulla quale insiste Bergoglio dall’inizio del pontificato e che, riguardo alla Cina, ha permesso di riaprire spiragli in vista di un’intesa… Le specializzazioni dell’ospedale pediatrico sono molteplici e la strumentazione di cui è dotato è avanzata così come le competenze cliniche. Presidente del Bambino Gesù è Mariella Enoc: ‹‹I cinesi danno molto rilievo alla cooperazione con l’ospedale della Santa Sede. Sono loro che mi hanno chiesto di firmare un protocollo. Conoscevano la nostra eccellenza pediatrica, più volte sono venuti a vedere quello che facciamo e all’accordo hanno volute dare una particolare importanza››, spiega. ….. Gli altri fronti della cooperazione vanno dalla Siria alla Giordania, alla Repubblica Centrafricana, alla Georgia… Per la Siri ail protocollo è stato firmato con l’ufficio di Damasco dell’Organizzazione della sanità per rimarcare il carattere sovranazionale e umanitario dell’iniziativa. Si tratta di un primo passo, ma tra i più importanti, per aiutare la Siria a rimettere in piedi il sistema sanitario nazionale, che in passato era tra i migliori del Medio Oriente.  L’intervento di separazioni delle gemelle siamesi. L’intervento perfetto grazie alle stampanti 3D. Il suo ruolo è stato decisive per salvare le gemelline siamesi algerine. Eppure lui non è un medico, ma un architetto. Si chiama Luca Borro, ha 31 anni ed è ricercatore in percorsi clinici e innovazione dell’ospedale del Papa. Quanti ospedali hanno un architetto nelle équipe chirurgiche? ‹‹Pochissimi››, spiega Borro. ‹‹E il Bambino Gesù è all’avanguardia anche in questo campo››. A chi è venuta l’idea di costruire i modelli del corpo delle gemelline in 3D? ‹‹Al professor Aurelio Sicinaro, il radiologo che ha seguito le bimbe con me. Ci siamo detti: “Proviamo”. Avevamo le ragiografie e le abbiamo trasformate in 3D, utilizzando oltre 4.000.000 di geometrie. Abbiamo replicato gli organi, l’intera rete vascolare con l’obiettivo di studiare la fisiologia delle piccolo pazienti. Poi le abbiamo fatte stampare con un procedimento durato oltre 24 ore da un’azienda veneta, unica in Italia a possedere una tecnologia che utilizza diversi tipi di resine. Infine abbiamo lucidato il tutto a mano››. Quanto è durato il lavoro di preparazione? ‹‹Quasi un anno. I medici si sono allenati sul modello, smontando e rimontando gli organi. Hanno studiato ogni dettaglio, hanno provato e riprovato tutto l’intervento. Ciò ha permesso di ridurre la durata dell’operazione da circa 20 ore a 10 ore, con minori rischi per le gemelline›› (2017, FC n. 48 del 26 nov.).