Un mondo nuovo

Invitai un soldato


Invitai un soldato distrutto dalla droga in Vietnam, per uscire da quell’inferno, a ringraziare Dio per tutto ciò che gli era capitato. “Come?”, disse il soldato sbalordito, “Vuole che ringrazi Dio per tutto ciò che mi è accaduto fino ad ora?”. “È appunto la sua dipendenza dalla droga che l‘ha condotta a Lui, non è vero? Se Dio la guarisce, la perdona e le dà una vita completamente nuova, una vita eterna con Gesù, non pensa di poterlo ringraziare per tutto ciò che l’ha condotta a riconoscere che ha bisogno di Lui?”. Pregammo insieme. Quando terminammo, una nuova luce illuminava gli occhi del soldato. “È strano. Non capisco come, ma io credo veramente che Dio ha preso tutti i mali della mia vita per farli cooperare per il mio bene”, disse. Con le lacrime agli occhi abbassò di nuovo il capo e pregò, questa volta da solo: invitò Gesù a prendere il controllo della sua vita. Pregai Dio di guarirlo, di toglierli ogni desiderio di prendere la droga e di riempirlo invece del Suo amore. Sentii allora una forza inondare il giovane soldato. Il suo viso si illuminò come quello di un bambino e le lacrime solcavano le sue guance. Gesù vive in me!”, gridò. Per questo giovane era il momento della nuova nascita. Non sarebbe stato mai più lo stesso. Perché aveva deciso di affidarsi a Dio. noi non possiamo scegliere ciò che sentiremo. Ma possiamo scegliere di avere fiducia, di credere e di avere fede.  (da La potenza della lode, Merlin R. Carothers, Edizioni Uomini Nuovi).