Un mondo nuovo

La nostra risposta


“La nostra risposta libera può essere pronta e festosa, felice di spalancare la porta della propria vita, ma può essere anche indifferente o tardiva. Nel Cantico dei Cantici, quando la donna, a letto, ode la voce del suo amato che è alla porta e smuove il chiavistello chiuso, per entrare. Ma per pigrizia, non si leva dal giaciglio ove riposa. Più tardi, si alza, apre la porta, ma è avvolta solo dalla tenebra della notte, dal silenzio e dal gelo: ‹‹Ho aperto al mio amato, ma ormai il mio amato era sparito, scomparso. La mia anima venne meno…›› (5.6). Entrambi i movimenti sono necessari, se egli non bussasse, noi resteremmo chiusi nei nostri spazi, dietro le porte blindate della nostra vicenda umana. Se noi non aprissimo, egli passerebbe oltre, e perderemmo l’occasione di dare un senso pieno alla nostra esistenza. Nella vocazione s’incontrano e si intrecciano, dunque, due realtà fondamentali nella fede: grazia divina e libertà umana. ‹‹Io mi sono fatto trovare anche da quelli che non mi cercavano, mi sono manifestato anche a quelli che non si rivolgevano a me›› (Romani 10,20). (FC n. 13 del 1 aprile 2018).