Un mondo nuovo

La fede non è


“La fede non è un credere cieco a cose misteriose. Diceva sant’Agostino: ‹‹Una fede che non nasce sul terreno della ragione e della libertà non è vera fede››. Viene dato il massimo rilievo alla divinità di Gesù ma non altrettanto alla sua umanità. Ora, questo “scindere” Gesù in due è una eresia pratica, perché lui è uno e indiviso nella sua umanità e nella sua divinità. Non avendo preso sul serio l’umanità di Gesù, abbiamo presentato un cristianesimo disincarnato. Rivolgendosi a persone di convinzioni non religiose ma appartenenti al Movimento dei Focolari, Chiara Lubich ha detto in più occasioni che la loro presenza è importantissima perché, portando i valori umani e mettendo in evidenza Gesù come uomo, ci aiutano a stare con i piedi per terra e a scongiurare il pericolo di cadere in una sorta di angelismo.Per concludere, credo sia necessario e urgente presentare il vero volto di Dio, un volto autenticamente umano, calato nelle vicende della nostra vita. Il Dio che si annuncia non è credibile se è presente solo nelle nostre parole ma non nella nostra vita, nella nostra capacità di impegnarci in modo disinteressato per l’altro Diceva Sartre: ‹‹Se l’uomo esiste, Dio non può esistere››. La critica di Sartre è uno spietato atto d’accusa contro quei credenti che nel loro comportamento non lasciano trasparire i segni dell’amore di Dio, che è accettazione dell’altro e del diverso da sé. Sartre conosce Dio come essere assoluto e come bene assoluto, ma non come amore, forse perché ha incontrato solo uomini religiosi, ma non cristiani capaci di amare – Rosario” (Lettera pubblicata, FC n 24 del 17 giugno 2018).