Un mondo nuovo

Un mondo senza insetti


2019, Internazionale n. 1289 del 11 genn.UN MONDO SENZA INSETTI. Sono fondamentali per la catena alimentare e il funzionamento degli ecosistemi. Ma negli ultimi anni il numero degli insetti è crollato. Un fenomeno poco studiato, con gravi conseguenze anche per il futuro dell’umanità.Sune Boye Riis, professore di scienze e matematica delle superiori, stava facendo una passeggiata in bicicletta con il figlio più piccolo, godendosi il sole basso sui campi e i boschi vicino alla sua casa a nord di Copenaghen, quando improvvisamente si rese conto che mancava qualcosa. Era estate. Era in piena campagna, stava andando veloce, ma stranamente non gli era finito in bocca neanche un insetto. Per un attimo, Riis tornò con il pensiero alla sua infanzia sull’isola danese di Lolland, nel mar Baltico. Allora, andare in bicicletta d’estate voleva dire attraversare nugoli d’insetti, e anche tenendo la bocca chiusa si finiva per inghiottirne qualcuno. Quando andava in macchina con i genitori, spesso il parabrezza era così pieno d’insetti morti che quasi non si vedeva nulla. Tutto questo sembrava ormai lontano… Si rese conto con un certo allarme, quest’assenza era ovunque… Recentemente gli sicenziati hanno scoperto che negli ultimi 20 anni la popolazione delle farfalle monarca negli Stati Uniti è diminuita del 90 per cento, il che significa una perdita di 900milioni di esemplari, mentre nello stesso periodo quella di una specie di bombo, che un tempo viveva in 28 stati, si è ridotta dell’87 per cento.Ma la cosa più inquietante non è la sparizione di certi tipi di insetti: è il timore, condiviso da Riis e da molti altri, che un intero mondo di insetti stia scomparendo, e che questa perdita possa influire sulla vita del Pianeta in modi imprevedibili…La perdita di biodiversità in atto su tutto il Pianeta è nota come la sesta estinzione di massa: è la sesta volta nella storia del mondo che un gran numero di specie scompare a un ritmo insolitamente rapido, e questa volta non a causa di un asteroide o delle ere glaciali ma per l’intervento umano…