Un mondo nuovo

Normalità di Lorenzo


Grazie a Lorenzo che non si sente eroe, che fa quel che è giusto fare senza selfie, che porta la generosità silenziosa sui binari del metrò a Milano…Milano, primo pomeriggio, fermata Garibaldi, c’è una mamma seduta, un bimbo che scappa, corre verso i binari e cade nel vuoto. Panico, allarme, smarrimento. Passa Lorenzo: accelera, si sfila lo zainetto, si getta nella buca, afferra il piccolo e lo mette in salvo. Poi risale, conforta la mamma disperata, se ne va. I giornali lo cercano, il sindaco lo vuole, le tv lo invitano. Lorenzo P., 18 anni, è normale anche nella semplicità ‹‹Ho guardato il timer, un minuto e mezzo. Ci sto dentro. Ho fatto la cosa che mi sembrava giusto fare››. Anche Claudia C. addetta alle telecamere di Atm, in quel momento fa quel che è giusto fare: blocca il treno in arrivo. Ma Lorenzo non lo sa: il suo gesto è ad alto rischio, corso con la consapevolezza di correrlo.E allora: meno male che intorno a noi ci sono i Lorenzo, capaci di soffiare nella nebbia e di prendersi qualche responsabilità, i bravi ragazzi riscattati da un gesto, che non sono sdraiati, viziati, indifferenti, bamboccioni, ludopatici, schizzinosi, come li descriviamo spesso sui giornali.Sono quelli che si fermano quando serve… Affiorano dal buio di tante cattiverie, nascosti dall’esercito vociante, sbracato e cafone che coltiva la precoce devozione all’effimero e al denaro. Ma ci sono, e questo conta.È da lì che bisogna risalire per reimparare a vivere, dai piccoli gesti di umana solidarietà. Facendo la nostra parte, prendendoci qualche responsabilità, ascoltando la coscienza che poi è la voce che viene da dentro e dice di non voltarsi dall’altra parte se c’è qualcuno che chiede aiuto. ‹‹Confidare negli altri è alla base di ogni sviluppo umano, economico, imprenditoriale, artistico e soprattuto sociale e assistenziale››, ha scritto Fabio Folgheraiter, docente, a proposito di benessere in una società meno ingiusta… sono le persone a fare la differenza… i tanti “nessuno” che si differenziano ai “qualcuno”, fanno il loro dovere, non mercanteggiano favori e quando serve ci sono.Basta fenomeni: viva la normalità di Lorenzo e il suo tuffo nel metrò (Giangiacomo Schiavi, giornalista e scrittore, Scarp de’ tenis, marzo 2018).