Un mondo nuovo

Dipendenze


In famiglia bisogna sapersi staccare dal cellulare e dedicarsi ai figli: solo l’approccio sanitario non basta. Il mondo è cambiato, ma noi stiamo utilizzando ancora i vecchi schemi e le vecchie parole. Siamo perciò convinti che debba cambiare profondamente il sistema di cura, che dovrà essere sempre più centrato sulla persona e sul tessuto delle sue relazioni. Ma prima ancora dovrà cambiare l’approccio e la qualità dell’investimento sull’educazione e sulla prevenzione, che dovranno essere finalmente sistematiche e trovare alleanze negli ambienti vitali della famiglia, della scuola, dello sport, della musica e di tutti i nuovi linguaggi… In una famiglia dove tutti, dico tutti, sono dipendenti dal cellulare, e dove il figlio finisce per chiudersi in camera stando notte e giorno su Internet, non possiamo pensare di isolare il “paziente-figlio”, proponendogli un colloquio alla settimana da uno specialista, non possiamo non intervenire in maniera sistematica su tutto l’intorno di vita del ragazzo… Non possiamo accontentarci di tentare di aggiustare un piccolo pezzo nell’ingranaggio della macchina sanitaria di cui “il dipartimento delle dipendenze” farebbe parte. C’è un’operazione più ampia e radicale che va compiuta… Vanno pensati nuovi linguaggi e nuove forme aggregative e stavolta non “per” i giovani, ma “con” i giovani (Antonio Mazzi, FC n. 49 del 8 dicembre 2019).