Un mondo nuovo

Still i Rise


2020, Giornalettismo, 18 febbr. Nicolò Govoni, il fondatore della Ong “Still I Rise”, candidato al premio Nobel per la paceC’è il nome di un giovane italiano nella rosa dei candidati al prossimo premio Nobel per la Pace: si tratta di Nicolò Govoni, classe 1993 e fondatore della Ong Still I Rise, nata nel 2018 e con primo progetto una scuola  per i minori profughi sull’isola di Mazì. L’obbiettivo della organizzazione non governativa internazionale è di offrire educazione, sicurezza e protezione ai profughi minorenni nei “luoghi caldi” della migrazione globale.A spingere per la candidatura di Nicolò Govoni è stata Sara Conti, membro del Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino. «Mi ha colpito in modo sconvolgente approfondire quanto grave sia la situazione nell’hotspot sull’isola di Samos», ha spiegato lei a Repubblica, «conoscere un ragazzo di 27 anni che dedica la sua vita al sostegno e protezione dei diritti dei minori non solo ha meritato la nostra attenzione, ma il nostro pieno appoggio alla candidatura per il Premio Nobel per la Pace».È già il fatto di essere stato preso in considerazione è per Govoni un grandissimo riconoscimento. «È il più grande onore della mia vita finora. Sono a corto di parole. È un sogno che si avvera, un sogno che mai avrei sperato di concretizzare – scrive il giovane sulla sua pagina Facebook – Non so che dire. Solo: grazie. Sono stati anni difficili, e gli ultimi mesi specialmente. Questa notizia arriva in un momento in cui sento di aver quasi toccato il fondo, e mi solleva lo spirito».«È la prima volta nella storia di San Marino che lo Stato candida qualcuno al Nobel. Noi siamo i primi. Noi . continua a scrivere Nicolò – Perché considero questo un nostro traguardo, non solo mio». Dopo aver ricordato i passi compiuti con la sua Ong, dalla scuola di Mazì, ai libri scritti, fino alla denuncia delle condizioni del campo profughi di Samos, Nicolò si proietta verso il futuro: «Grazie di essere rimasti al mio fianco fino ad ora. Il meglio, lo giuro, deve ancora venire – scrive sempre su Facebook-  Aiutateci a diffondere l’incredibile forza della nostra Missione. Noi cambieremo il mondo, insieme, un bambino alla volta».