Un mondo nuovo

Il germe dell'odio


2020, Avvenire 29 febbr.Mattarella: «Il germe dell'odio non è sconfitto per sempre»«Dobbiamo essere vigili. Il germe dell’odio non è sconfitto per sempre. Il timore del diverso, il rifiuto della differenza, la volontà di sopraffazione, sono sentimenti che possono ancora mettere radici, svilupparsi e propagarsi». «Sono comparse, di recente, in questi mesi, scritte contro ebrei sui muri e persino su porte di abitazioni. Folli e fanatici assassini hanno colpito cittadini inermi in borghi e quartieri della nostra Europa», ha rimarcato il capo dello Stato. «Fenomeni limitati», certo, «ma che non possono essere sottovalutati. Perché puntano a colpire i principi, le fondamenta della convivenza, la stessa memoria». «Pur essendo imperfetta, fragile, incompiuta, l’Unione europea rimane il più forte antidoto al ritorno dei muri, dei risentimenti nazionalisti, dei fanatismi che non di rado esibiscono la loro carica distruttiva», ha aggiunto ancora Mattarella. «La nostra civiltà democratica non è sorta dal nulla. È nata perché chi ha conosciuto l’orrore ha promesso solennemente alle nuove generazioni che mai più quell’orrore si sarebbe ripetuto. Questa promessa è iscritta nella nostra Costituzione, dove i diritti sono legati ai doveri di solidarietà, dove l’uguaglianza non è soltanto un orizzonte ma un impegno incessante a rimuovere gli ostacoli, le discriminazioni, le ingiustizie». «È significativo - ha detto - che in questi luoghi, dove avete avuto la forza di erigere un monumento alla memoria e il Parco dedicato alla Pace, si siano vissuti segni di riconciliazione, come - ricorda - la visita del Presidente tedesco Joachim Gauck, del Presidente del Parlamento europeo Martin Schultz, che si sono inchinati davanti all’ossario delle vittime. Gesti che hanno mostrato, una volta di più, come l’Europa unita sia la vera risposta di civiltà all’ideologia di oppressione e di morte che il nazismo e il fascismo volevano imporre ai nostri popoli». «l’Europa unione di minoranze, casa comune di libertà, uguaglianza e solidarietà, motore di democrazia e di cooperazione». «l’Europa unione di minoranze, casa comune di libertà, uguaglianza e solidarietà, motore di democrazia e di cooperazione». E «il processo di costruzione europea è stato la proiezione esterna, lo sviluppo coerente dei principi che hanno ispirato la Resistenza e unito il popolo italiano attorno alla sua Carta costituzionale. Noi - ha affermato ancora il Capo dello Stato -, insieme agli altri Paesi europei, abbiamo compreso che non si dovevano ripetere gli errori successivi alla Grande Guerra, e che la risposta alla volontà di potenza, all’ideologia del dominio e dello sterminio, agli orrori della guerra doveva collocarsi all’altezza della civiltà d’Europa».