Un mondo nuovo

Non trasgressione, è reato


Controllando la cronologia del telefono di mio figlio 13enne, a sua insaputa, mi sono accorta che negli ultimi mesi ha visitato spesso siti porno, che vanno al di là della naturale curiosità verso il sesso, visto che proponevano contenuti violenti e umilianti per le donne. Ho anche scoperto che nella sua classe un ragazzo diffonde attraverso un gruppo WhatsApp foto da siti porno, razzisti e pedopornografici. Noi, come famiglia, abbiamo sempre dato un’immagine “sana” dell’amore. Mio marito ha detto che ne parlerà lui con nostro figlio. Mi chiedo se anche io come mamma devo dire a mio figlio che ho visto il suo telefono oppure lasciare che ne parli solo con il papà – Giulia.Cara Giulia, è urgente che tu e tuo marito decidiate insieme quale strategia educativa adottare nei confronti delle navigazioni di tuo figlio preadolescente. Ma credo anche che sia fondamentale che tu  “ampli lo zoom” del tuo intervento e della tua preoccupazione. Perché qui non c’è da proteggere solo la crescita di tuo figlio, ma anche quella di tutti i suoi compagni. Il fatto che nella classe abbiano realizzato un gruppo attraverso il quale vengono diffusi video come quelli che hai scoperto dovrebbe promuovere una riflessione di tutti i genitori, perché ciò che i vostri figli stanno facendo non è ascrivibile solo alla voce della trasgressione, ma anche a quella del reato. Detenere e diffondere materiale di natura pedopornografica in Italia è un reato, così come fare la medesima cosa con video filonazisti. Immagino che per te sia molto difficile fare un “outing” di questo tipo, ovvero sensibilizzare i genitori degli altri compagni su ciò che sta accadendo nella loro vita on line. Ma io sono convinto che questo è un passaggio di importanza fondamentale. Solo se i nostri figli comprendono da noi adulti che ciò che guardano e si scambiano va oltre il concetto di trasgressione, è qualcosa che noi genitori disapproviamo in modo totale e li può esporre all’intervento del legislatore, ecco, solo se succede questo, allora cominceranno a introiettare cornici che danno il giusto valore e significato alle esperienze diseducative e totalmente non adatte alla loro età in cui si trovano coinvolti. Leggi e fai leggere ai genitori della tua classe Tutto troppo presto. L’educazione sessuale dei nostri figli ai tempi di Internet, che ho pubblicato per De Agostini, che affronta i comportamenti problematici di cui parli e indica a noi genitori quali tracce educative seguire. Può essere molto utile anche la lettura, condivisa in parte con i ragazzi, di Sexting o amore? Educare ai sentimenti nell’era dei social network di A. Bilotto e I. Casadei (Ed. La Meridiana) (Alberto Pellai, Medico, psicoterapeuta, FC n.11 del 15 marzo 2020).