Un mondo nuovo

Pezzi e core


2020, FC n 12 del 22 marzo. CORONAVIRUS – Scuola I nostri ragazzi sono “pezzi e core”, come dicono i napoletani, e così, anche se gli tireresti il collo e pensi “ma chi me lo fa fare”, quando le circostanze ti impongono uno stop forzato capisci che ti manca quella loro energia, quell’essere giovani, quello sfidarti e senti che l’età della pensione può aspettare ancora un po’. la prima settimana di questo stop forzato è stata davvero strana; sulle prime si pensava che non sarebbe durato a lungo, ma quando è diventato chiaro che non ci sarebbe stata altra strada che una lunga quarantena, si è iniziato a sentire parlare di lezioni on line, di smart work e si sono viste le scuole “prime della classe” già belle e pronte, con docenti sorridenti in video e alunni che sembravano non avessero fatto altro da sempre. Beh, mi sono sentita davvero inadeguata e anziana. Poi però, con i tempi necessari al cambiamento, ho preso maggiore familiarità, mi sono confrontata con i colleghi e con le tante amiche insegnanti e ora posso dirti ce la faremo. Questa settimana andrò in video, si fa per dire, e l’idea che tutte le mie rughe siano ben visibili mi innervosisce, ma visto che un po’ di tempo per me ora ce l’ho, mi truccherò a dovere come non faccio mai nella routine. Adesso si parla di un mese senza lezioni e penso si possa fare, anzi, questa crisi può essere davvero l’occasione per un cambiamento, un’opportunità come da più parti si sente dire, ne sono certa. Il tempo, le nostre abitudini, non saranno più le stesse dopo il coronavirus e ci sarà una spinta a innovare anche per gli insegnanti più tradizionalisti. Quello di cui però non potremmo mai fare a meno è il guardare negli occhi i nostri alunni, osservarli mentre parlano con il compagno, si mangiano nervosamente le unghie, osservano trasognati la compagna di banco, perché se sicuramente la scuola è il luogo della conoscenza, è anche soprattutto il luogo della vita, della crescita e delle relazioni che non potranno mai essere sostituite da un video la scuola è vita e non fiction!