Un mondo nuovo

Una lettera per i miei ragazzi


Sono un docente di 27 anni di scuola primaria, responsabile Acr della mia parrocchia. In questi giorni di quarantena, nel tempo di Pasqua, ho pensato di raggiungere i ragazzi con queste brevi parole. ‹‹Ci sentiamo in gabbia. Abbiamo tutti, soprattutto voi adolescenti, la voglia di aprire quella porta di casa per uscire, per incontrare l’altro, per poterlo abbracciare. Ma purtroppo ancora non lo possiamo fare. Comunque siamo fortunati. Grazie ai mezzi tecnologici, ai social, stiamo sempre in contatto con chi vogliamo. Anche se, adesso, vorremmo lasciare il nostro profilo e andare incontro all’altro. Benji e Fede direbbero “Dimmi dove, quando”. Ebbene sì. Sentiamo la necessità di sapere il dove e il quando di un incontro. Ma questo è il momento di stare a casa, di guardarvi in faccia con i genitori e anche di cambiare alcune relazioni familiari, talvolta difficili in questa età. Lasciando da parte le accuse e le lamentele che di solito siamo soliti fare verso gli altri, verso Dio e il mondo intero. Al contrario, mettiamoci in gioco. Questo è un tempo favorevole per scuotere la nostra anima. Avete tempo per scoprire bene chi siete, per rimettere in fila tutti quei sogni che sono nel cassetto, per riguardare con cura la foto del ragazzo o della ragazza che vi piace, che non vedete l’ora di incontrare e abbracciare, con magari allegato anche un bel ti voglio bene o per scrivere una lettera a un vostro amico. Siete voi la forza dei vostri genitori, dei vostri nonni. Siete voi la speranza più grande. La festa di Pasqua ci regala un tempo ancora più ricco di speranza, gioia, pace ma anche di tutto ciò che di positivo portate nel vostro cuore. Anche se di questo periodo buio, salverete solamente una cosa bella, questa pagina fa parte per sempre della vita. Quando tutto sarà finito, ricordatevi che la vita ha vinto la morte e quindi si troverà in ogni occasione un significato positivo per vivere alla grande. Se ci fosse stata oggi madre Teresa di Calcutta, in questo caos mondiale, avrebbe detto così: “La vita è un’opportunità, coglila!”›› - Alessandro R. (FC n. 16 del 19 aprile 2020).