Un mondo nuovo

La mia condizione non mi ha mai impedito di essere felice


2020, FC n. 48 del 29 dic.Secondo i più recenti dati Istat, sono 31milioni le persone disabili in Italia, che rappresentano il 5,2% della popolazione.Rosanna G., malgrado i suoi 70 centimetri di altezza e una patologia, l’osteogenesi imperfetta, che le ha impedito di crescere e la costringe sulla sedia a rotelle da sempre, ha continuato ad affrontare la vita con il sorriso e la leggerezza. Non ha rinunciato ai suoi sogni nel cassetto, e la scorsa primavera ha potuto realizzare il più grande: recitare in un film. «Io ho sempre avuto una vita molto attiva, se sono circondata da buoni amici che mi hanno permesso di vivere tante esperienze, come i viaggi in giro per il mondo, i concerti. Questa rete di solidarietà meritava di essere raccontata, così ho deciso di scrivere un libro, Rosanna per me, camminare in amicizia, in cui do voce agli amici che spiegano come mi vedono, che cosa sono per loro. Ne ho stampate 500 copie e ho cominciato a fare delle presentazioni, e il ricavato, circa 2.500 euro, l’ho donato a Telethon per la ricerca sulle malattie rare come la mia. Un giorno ricevo un messaggio su Facebook di Emanuela Del Zompo: racconta di avermi vista su un video di YouTube durante una di quelle presentazioni e ha pensato che ero perfetta per un ruolo nel cortometraggio che voleva girare. Mi sono sentita emozionata e confusa, perché non avevo mai recitato, e così piccina come sono sarei stata in grado? Alla fine mi sono buttata, come ho sempre fatto, e ho detto di sì». Il film è stato girato dopo la fine del primo lockdown a Pomezia e a Casal Palocco. Si intitola The women’s angels e vede nei panni della protagonista la stessa regista. È la storia di una donna che si innamora di un uomo: un rapporto malato che sfocia in un femminicidio. E nella sua nuova dimensione ultraterrena viene avvicinata da un angelo, Rosanna G. appunto, che la accompagna in un percorso di consapevolezza e le fa vivere il suo funerale come se fosse un matrimonio. Il film ha girato per numerosi festival fino ad approdare, fuori concorso, alla Mostra del cinema di Venezia, e così per Rosanna è arrivato il momento di sfilare sul red carpet.«È stata un’esperienza fantastica anche se condizionata dalle esigenze del distanziamento. Avremmo dovuto continuare a fare delle proiezioni in giro per l’Italia, e anche nel mio paese, dove sono tutti orgogliosi di me». Ma il nuovo stop allo spettacolo ha fermato tutto. Rosanna ha fatto però in tempo a iniziare le riprese nella fortezza di Acquaviva Picena di un nuovo film, The legend of Kaira, tratto da un fumetto. «E così ho realizzato un sogno che avevo sin da bambina. All’epoca però nessuno mi aveva dato questa possibilità. A 6 anni non sono stata accettata a scuola e ho iniziato le elementari a 12 anni. Ma la differenza di età non si notava perché ho le dimensioni di un bimbo di 6 mesi. Per fortuna non ho mai avuto patologie, sono in salute e piena di energia. Dopo le medie sono rimasta a casa per altri 7 anni, ma a scuola ci volevo tornare e mi sono iscritta all’istituto per periti elettronici, la sola femmina fra tutti maschi. Ero la mascotte, la prima a fare scherzi e a ridere». Usciti i fratelli di casa, dopo la morte del padre 30 anni fa, Rosanna è vissuta da sola con la madre. Una donna che ha sempre amato e accolto la figlia, superando la diffidenza della gente e portandola sempre con sé. Mamma Aurora è scomparsa pochi giorni fa a 88 anni.«È vero, sono disabile, ma questa è la mia natura, il limite non è in me ma negli occhi di chi mi guarda. Nessuno è perfetto, e la mia condizione non mi ha mai impedito di essere felice».