Un mondo nuovo

RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI


2021, FC n. 25 del 20 giugnoCOME HO CAPITO DAVVERO LA FRASE «RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI»L’altro giorno, mentre guardo Tv2000, alle mie orecchie arriva questa frase del Padre Nostro: «Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori» e finalmente capisco concretamente queste parole che meccanicamente recito da più di 60 anni. E ora vi racconto perché. Qualche anno fa, alla morte di mia madre, ho ereditato un appartamento. L’ho subito affittato, completamente ammobiliato, a una giovane coppia dello Sri Lanka alla quale avevo chiesto 500 euro al mese. Il capofamiglia è un ragazzo sui 30 anni che lavora nella ristorazione e non riusciva a trovare una casa perché, oltre ad essere straniero, la sua busta paga era di 700 euro (il resto gli veniva pagato in nero). Mi dice che la famiglia è composta da lui e sua moglie e quando gli chiedo come mai non ci sono bambini, con riluttanza (quasi terrore) mi confessa che la moglie è incinta. Leggo nei suoi occhi molta dignità ma anche l’amarezza, la delusione per i tanti rifiuti e sfruttamenti subiti. Incurante dei “buoni consigli” che mi vengono dati, gli affitto l’appartamento abbassando l’importo a 450 euro, considerando che stavo riscuotendo una rendita per la quale non avevo sudato, che i miei genitori sarebbero stati felici di questo, e per ripagare, in qualche modo, le ingiustizie che questo povero ragazzo stava subendo. Mi aveva raccontato qualche bugia, ma ho capito che non erano dettate da malafede, ma solo da paura, tanta paura. Per due anni non ci sono stati problemi; ogni mese, magari non puntualmente, mi versava l’affitto. Poi è scoppiata la pandemia e la carenza di lavoro. Non è più stato in grado di pagarmi l’affitto per alcuni mesi nel 2020 e per altri nel 2021. Immaginando la sua angoscia, gli ho sempre detto di stare tranquillo e di pensare alla sua famiglia, che nel frattempo era aumentata di una nuova creatura. Ora è molto felice perché ha ripreso in pieno il lavoro e mi ha proposto di sanare gli affitti pregressi un poco al mese.Ma se tutti i giorni recito «Rimetti a noi i nostri debiti» devo anche continuare con coerenza il resto: «Come noi li rimettiamo ai nostri debitori». Quando gli ho detto che nulla mi doveva, con moltissima dignità ha detto che non poteva accettare e che un po’ alla volta avrebbe sanato il debito. A quel punto, non rimaneva che dirgli che mi avrebbe ripagato quando io avessi deciso di fare una vacanza in Sri Lanka, dove sarei stata ospite nella casa che lui aveva lì. E così, con un sorriso veramente gioioso, entrambi soddisfatti dell’accordo concluso, ci siamo salutati. Subito dopo, parlando con la mia nipote di tredici anni, le ho raccontato di questo mio inquilino. Ho detto che se lui non poteva lavorare era giusto che io gli sospendessi l’affitto. La sua approvazione è stata totale e grande è stata la mia soddisfazione nel pensare che, magari, avevo messo nel suo cuore un semino di onestà-moralità - Anna