Un mondo nuovo

Amore e amore


AMORE E AMORE“Siete contenti se vi dico anch’io qualcosa?”, chiese abba Cristoforo ai due studenti, che nel frattempo furono raggiunti da altri tre.“Certo, abba. Noi ascoltiamo anche te, che da quel che si dice, di amore te ne intendi”, disse uno di loro.Silenziosamente, senza che essi se ne accorgessero, l’abba pregò nel suo cuore e invocò la Madre di tutti. “Di amore me ne intendo, sì. Io chiamo amore il donarsi. Chi, gratuitamente, perde tempo per un altro, impegna le proprie energie, esercita pazienza e sopportazione, perdona e ascolta, questi esercita amore. Per dirla in breve, amore è vivere allo stesso modo con cui Dio si rapporta con noi. Per «Dio» intendo la persona che Gesù ci ha fatto conoscere con il nome di «Padre». Ce l’ha fattaO conoscere anche con le parole,, ma soprattutto amandoci, perché Dio è amore. Immagino che voi conoscete Gesù”.Uno dei quattro intervenne: “Non siamo abituati a questo linguaggio, ma pare interessante”.L’abba ringraziò e continuò: “Avete mai sentito parlare di due cosiddetti comandamenti? Il primo: «Amerai il tuo Dio con tutto il cuore e con tutte le forze»”, e il secondo: «Amerai il prossimo tuo come te stesso»?.Due di loro risposero: “Sì, vagamente ricordo di aver udito queste parole, ma non le capisco”.L’abba si sentì ancor più impegnato. Doveva arrivare Gesù in mezzo a loro.Abba Cristoforo si lisciò la barba e cercò di spiegarsi: “I vostri professori, se avete riferito bene, hanno usato il termine amare per indicare solo rapporti sessuali, ma non è detto che i rapporti sessuali siano tutti amore. Potrebbero essere atti di violenza, trasgressioni, prevaricazioni, perversioni, che generano ingiustizie e sofferenze. I due comandamenti che ho ricordato devono stare sempre insieme, come le due facce di una moneta. Questo significa che tu ami Dio soltanto quando ami il prossimo, cioè doni a lui il tuo tempo e le tue attenzioni per rendergli bella la vita. E ami il prossimo solo quando ubbidisci a Dio. Quando chiami amore del prossimo un gesto che non è bello agli occhi di Dio, ti inganni e inganni colui che dici di amare. Se il tuo atto di amore non fosse bello agli occhi di Dio, sarebbe egoismo. Vi pare che mi spiego?”.I quattro tacevano.L’abba allora continuò: “Gli esempi di amore che vi hanno portato i professori sono tutti disgustosi agli occhi di Dio, Padre di Gesù Cristo. Non sono affatto amore, bensì egoistica ricerca del piacere. Non danno gioia a nessuno e invece fanno soffrire molti”.E, dopo un attimo di silenzio: “Per conoscere l’amore guarderemo sempre a Gesù, anche quando porta la croce e si lascia inchiodare ad essa. Quando qualcuno vi parla di amore, pensate a lui, e non vi lascerete ingannare”.Dissero: “Verremo ancora da te, e ci parlerai di Gesù”. Abba Cristoforo li ringraziò e tornò ai suoi impegni dimenticati.