Un mondo nuovo

Far risorgere i diseredati


FAR RISORGERE I DISEREDATI«Oggi come 2000 anni fa, il Dio fanciullo incarnato è annuncio di speranza e risurrezione. Gesù nasce affinché anche noi rinasciamo a vita vera.Non intendo la vita celeste, nella quale comunque chi è cristiano spera. La risurrezione a cui ci chiama Cristo inizia qui, sulla Terra. È un cambiamento nello stare e nel guardare alla vita, una presa di coscienza di tutto ciò che dentro e intorno a noi dovrebbe cambiare.Come possiamo accogliere il messaggio della risurrezione eterna se, nel qui e ora, non sappiamo far “risorgere” chi vive oppresso dall’ingiustizia, dalla paura e dal bisogno?Il volto di Gesù bambino è quello dei migranti dietro al filo spinato. Il pianto di Gesù bambino è il grido dei milioni morti per fame. Il freddo della stalla di Betlemme è il gelo dell’indifferenza che circonda le vittime del lavoro e dei disastri ambientali, delle guerre, delle mafie e delle persecuzioni di ogni tipo.Gesù ci dice di lottare contro queste morti, tutte figlie di avidità e ingiustizia, del disprezzo per il Creato e per le creature. Ma ci sprona anche a combattere la “morte interiore” che sopraggiunge quando rinunciamo a sperare, trasformando le nostre vite in un’angosciosa sopravvivenza» (don Luigi Ciotti, FC n. 51 del 19 dicembre 2021).