Un mondo nuovo

Capire


Capire“Pietro rispose a Gesù: «Noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio» (Gv 6,69). Ma perché ha detto prima «creduto» e poi «conosciuto»? Tommaso invece volle prima conoscere toccando, per arrivare a credere”, osservò il discepolo ad abba Cristoforo. L’abba apprezzò la domanda, e rispose, dopo un sospiro: “La fede viene da Dio e non dall’uomo. Tommaso voleva prima convincersi, ma così si sarebbe ingannato: non sarebbe arrivata la fede, ma una costruzione razionale. E invece la conoscenza vera, profonda, divina scaturisce dalla fede”.Il discepolo ascoltava con impegno. “Ricordi? Gesù, con la brocca d’acqua in mano, aveva detto a Pietro: «Lo capirai dopo», cioè dopo che avrai obbedito, dopo che avrai creduto al mio Amore, dopo che ti sarai lasciato lavare i piedi da me.Chi capisce dopo aver obbedito, la sua comprensione è interiore, non è superficiale”. Siccome il discepolo era attento, l’abba continuò: “Gesù ha corretto l’ordine dei titoli che i discepoli gli davano. Ha detto loro: «Voi mi chiamate il Maestro e il Signore»: dicevano prima maestro e dopo Signore. Ciò significa che lo apprezzavano come un insegnante, uno che sa, e per questo lo ubbidivano. La loro ubbidienza aveva le radici nel proprio giudizio, cioè, in fin dei conti, ubbidivano al proprio discernimento. Troppo poco. Egli corregge così: «Se dunque io, il Signore e il Maestro…»”, cioè, prima mi considererete Signore, cioè mi ubbidirete, dopo comprenderete il mio insegnamento. Il discepolo dimenticò di ringraziare l’abba, perché aveva di che riflettere. (don Vigilio).