Un mondo nuovo

Umani


2022, Avvenire, 23 maggioGentile direttore, mi chiamo Matteo, ho 11 anni e da quando ne avevo tre vivo all’estero con mamma e papà che hanno dato vita a una Casa famiglia. Mi ritengo uno dei ragazzi più fortunati al mondo, perché questa “avventura” mi ha aiutato a capire quanto duro può essere il mondo e mi ha reso più gentile nei confronti delle persone a cui serve aiuto. In tanti mi chiedono perché sono venuto in Grecia.Il motivo è che i miei genitori, prima di avere figli, sono entrati in un’associazione italiana che opera anche nelle missioni. Don Oreste Benzi, il fondatore di questa associazione, l’ha creata anni fa per aiutare i poveri del mondo. I miei genitori li accolgono. Tutti quelli che vengono a vivere con noi si portano dietro una storia. A volte mamma e papà non ci lasciano ascoltare perché potrebbe essere troppo dura. Io però ascolto spesso di nascosto. Alcuni vengono dall’Afghanistan, altri hanno passato cose molto spaventose e brutte, vorrei dirle ma è meglio di no perché sono troppo personali. Questo mi ha aiutato a capire la cattiveria del mondo, ma anche l’amore che ha da offrire. Molti mi chiedono quanti siamo in casa. Dovremmo essere in cinque (con i genitori), ma siamo in trenta, tra Casa famiglia e famiglie accolte.Come ho già detto mi sento davvero uno dei ragazzi più fortunati al mondo, perché è bellissimo, fantastico, straordinario sentire lingue straniere, vedere persone distrutte passare del tempo bello e abbracciare persone che davvero ne hanno bisogno. In tanti prendono in giro le persone con cui vivo, ma questo certamente è solo perché non le conoscono bene. Io che le conosco bene posso dire che amano, vivono, mangiano, dormono e hanno la voglia di esplorare il mondo come noi, perché proprio come noi sono umani. - Matteo