Un mondo nuovo

Correzione


CorrezioneIl discepolo di abba Stefano si avvicinò al suo abba per sussurrare: “Hai fatto un’osservazione a mio fratello, abba. Sai che si è sentito offeso?”. E l’abba: “Pensi allora che la mia osservazione sia stata sbagliata?”. “No, ma non dovevi fargliela”, rispose il giovane. Allora l’abba, senza dubitare: “Se si è sentito offeso significa che ha bisogno di un’altra correzione ancora più forte della prima. Egli rischia di rimanere nell’errore, per ambizione o orgoglio. Quando tu riceverai un’osservazione, prima di tutto ringrazia e benedici: la correzione è segno che Dio ti ama e ti considera amico”. Il discepolo ascoltava seriamente, e allora l’abba continuò: “per vivere la vita santa che Gesù ci offre è necessario arrivare all’umiltà passando attraverso la porta delle umiliazioni. Anche Gesù vi è passato, non perché lui ne avesse avuto bisogno, ma perché noi potessimo imparare da lui, unico Maestro”. Il discepolo, timidamente. Disse: “Abba, quando il Signore te lo suggerisce, umiliami, per favore. Ti ringrazio se lo farai”