Un mondo nuovo

Esistenza libera e dignitosa


don Luigi Ciotti, FC, n. 39 del 25 settembre 2022TUTTI HANNO DIRITTO A UN’ESISTENZA LIBERA E DIGNITOSASono umilianti certe scelte economiche che generano povertà, ma anche le ipotesi di “blocco navale” contro i migranti.«Una cosa va sottolineata con forza, in via di premessa: la legalità non è un valore assoluto. Il valore della legalità dipende dagli obiettivi a cui si rivolge, che possono essere di giustizia, ma anche di Potere. Esistono infatti leggi giuste e leggi ingiuste. Le prime sono quelle che valgono per tutti e tutelano l’interesse della collettività. Le seconde quelle che difendono solo l’interesse di potenti della politica e dell’economia, umiliando il diritto di ogni persona a una vita libera e dignitosa. Penso al mondo del lavoro, spesso privo di tutele, aperto a forme anche di sfruttamento. Penso alle povertà che incombono su tante vite e altrettante ne schiacciano. Ma penso anche alla proposta di un “blocco navale” per fermare l’immigrazione: esodo tragico, obbligato, che nasce dal bisogno di libertà, dignità e pace di milioni di persone affamate, perseguitate e profughe. La civiltà di un paese si misura dalla capacità di accogliere chi bussa disperato alle sue porte. Accoglienza rara in un Occidente nel quale il valore della vita umana è degradato in troppi casi a prezzo di mercato». La legalità non può prescindere dalla giustizia sociale, altrimenti le leggi diventano strumenti che discriminano e selezionano, introducendo nelle comunità quel principio di immunità che le distrugge, aprendo anche la porta all’azione e agli interessi criminali. Il nostro Paese ha “tradito” la Costituzione, un tradimento che si misura in disoccupazione, dispersione scolastica, povertà educativa, riduzione o smantellamento dei servizi sociali. È dalle parole inequivocabili e impegnative della Costituzione che la politica deve ripartire se vuole riconciliarsi alla sua essenza e funzione di Servizio al Bene comune.