Un mondo nuovo

Partire per Medjugorje


2022, FC n. 50 del 11 dicembrePartire per Medjugorje per me significa sempre rispondere a una “chiamata”.In quel luogo ho scoperto che nella miseria della mia umanità ferita rimane ben saldo l’anelito di eternità, perché si respira un “anticipo” di paradiso, di pace. Nella pace la sofferenza non scompare, ma sentiamo la vicinanza di una Mamma che accoglie per noi le nostre preoccupazioni e paure e trasfigura persino la malattia. Grazie alla “scuola di Maria”, ho iniziato a guardarmi con occhi nuovi e a ringraziare il Signore per come sono e per il dono della sofferenza: la mia vita come quella di tanti disabili e ammalati. Il dolore vissuto nella fede può diventare grazia per tutti coloro che incrociano la mia vita e quella di quei fratelli che sono ancora più provati di me, nel corpo e nello spirito. È solo con Maria che, attraverso la preghiera, scopriamo il valore della sofferenza e lo sveliamo agli altri. Partecipo ai pellegrinaggi non per chiedere la guarigione, ma per portare a Maria le intenzioni di tutte le persone che si affidano alle mie preghiere e che riempiono la mia vita. La Mamma mi accoglie sempre con la stessa tenerezza e con la stessa gioia, perché la Regina della Pace ama ciascuno di noi di un amore personale. L’Amore, se accolto, può cambiare le nostre vite. L’Amore infatti cambia le persone, le trasfigura. Senza Amore non c’è Pace nel nostro cuore, nelle nostre famiglie, nel nostro mondo. Uniamoci in questa preghiera accorata perché è il Male che ci vuole divisi e in ostaggio della Paura. A tutti voi assicuro le mie preghiere – Marietta D.S.