Un mondo nuovo

Un ricordo indelebile


2024, FC n. 5 del 4 febbraioGMG, un ricordo indelebileA distanza di mesi mi piace ritornare con la mente e il cuore alla GMG dell’estate scorsa. Tra la frenesia della pre-maturità e la noia post-superiori, l’invito di papa Francesco di andare a Lisbona è stato proprio quello che mi serviva per capire quanto il tempo delle mie giornate possa essere riempito di gioia e di bellezza. L’esperienza che ho vissuto alla GMG, consisteva in un gemellaggio di 10 giorni con comunità differenti, si è svolta in due diverse cittadine del Portogallo che, ognuna con le proprie possibilità, ci hanno accolto con festoso entusiasmo.Sono rimasta senza parole la prima volta che ho visto la quantità di persone che eravamo, così tanti volti, colori, voci, bandiere, preghiere, canti; ero letteralmente parte di una massa di persone che, però, si muovevano all’unisono, come parte di una sola anima.Durante le nostre giornate, sempre pienissime di attività, non avevamo neanche il tempo di elaborare bene tutto quello che stavamo vivendo e, a posteriori, mi ha molto stupito il fatto di non aver percepito la fatica; solo un grande sorriso ci inondava costantemente i volti! È stato importante per me riconoscere di star vivendo un’esperienza così coinvolgente, con attorno adulti che si erano messi in gioco quanto noi e, anzi, che sono stati capaci di divertirsi, lasciando da parte inutili formalità “da grandi”. Mi sono resa conto della dedizione di chi mi ha accompagnata quando il mio fratello ospitante, dopo aver passato qualche ora con il nostro gruppo, mi ha chiesto stupito: «Ma quindi, da voi, anche gli adulti e i preti giocano e si divertono?». Io mi sono guardata attorno e ho realizzato che, probabilmente, non capita tutti i giorni di vedere un vescovo correre sulla spiaggia rincorrendo le onde e ridendo con il volto della felicità. Lì ho capito quanto gli adulti siano fondamentali per la presenza dei giovani nella Chiesa: come possiamo affidarci ad essa se non abbiamo una testimonianza dell’amore di Dio? Da chi possiamo imparare a diffondere il bene se non c’è qualcuno più grande che ci accompagna nel nostro percorso di fede? L’incontro con il Papa è stato toccante, è riuscito a guidare tante persone in una preghiera silenziosa, attenta, sentita e condivisa; ci sono stati momenti in cui mi è sembrato che parlasse proprio a me, come se un amico caro mi indicasse la via e mi consigliasse la scelta giusta. Tornare alla normalità è stato difficile, perché ha voluto dire portare nella vita quotidiana l’energia che avevo accumulato. Non esistono parole che riescano a descrivere ogni attimo e ogni emozione che ho provato in quei 10 giorni di GMG – Emma S. (19 anni)