Un mondo nuovo

Marcia dei bruchi


2024, FC n. 5 del 4 febbraioLa terza edizione della Marcia dei bruchi nelle città del PiemonteStudenti in cammino insieme per la giustizia, la pace, i diritti umaniL’iniziativa, promossa dall’attivista John Mpaliza, coinvolge anche oratori e associazioniUna certa retorica vecchia e stantia ripete che i giovani difficilmente si lasciano attrarre da tematiche socialmente importanti. La Marcia dei bruchi (www.marciadeibruchi.org), in programma per la sua terza edizione dal 22 febbraio al 27 marzo, è la prova che questi non sono altro che errati luoghi comuni. Basta dare un’occhiata ai numeri al suo esordio, in Trentino Alto Adige nel 2022, vi hanno partecipato 11 mila studenti e circa 50 scuole.L’anno successivo, in Puglia, i giovani hanno toccato quota 13 mila e il numero di scuole è raddoppiato. Quest’anno sarà il Piemonte a ospitare la manifestazione, come spiega l’organizzatore John Mpaliza, ingegnere informatico italo-congolese, attivista per i diritti umani e camminatore per la pace: «Lo scopo è creare momenti di riflessione e di confronto con i giovani su temi come diritti umani, giustizia, pace, cambiamento climatico e sostenibilità ambientale». L’idea nasce nel 2021 durante un incontro di Mpaliza con alcuni studenti di Bressanone (Bolzano): «Mi domandarono: “Cosa possiamo fare concretamente per informare i nostri concittadini?”». Nel giro di una settimana arrivò la risposta: gli studenti avrebbero organizzato una marcia. «Mi chiesero di aiutarli e partecipare come testimonial. È così che parte l’idea della Marcia dei bruchi: da un confronto con i giovani». L’edizione del 2024 toccherà le città del Piemonte con arrivo a Torino e coinvolgerà non solo le scuole elementari, medie e superiori, ma anche gli oratori e le associazioni. Il corteo percorrerà il centro fino alla piazza di arrivo dove gli studenti esporranno i lavori fatti in classe, idee, progetti, suggerimenti.«È importante che i giovani imparino a partecipare e lottare. Il mondo è la nostra casa comune. Siamo interconnessi e siamo tutti sulla stessa barca». Il nome della Marcia arriva da Giacomo, un bambino di 9 anni che descrivendo la manifestazione ha detto: «Insieme e in tantissimi possiamo camminare e, come bruchi, trasformarci e così trasformare anche il mondo».