Un mondo nuovo

Dalla parte di chi è debole


 2024, FC n. 11 del 17 marzoPerché i conflitti tra i potenti gravano su chi è innocente? – Giovanni, 15 anniCaro Giovanni, le scene che vediamo in Uraina, Medio Oriente e negli altri 57 conflitti “sporchi” nel mondo ci parla di gente innocente che paga con la vita per la guerra. Poco importa che le bombe vengano da terroristi o da eserciti regolari. Chi sono, allora, i potenti se non coloro che hanno il potere di decidere sulla vita degli altri? Politici, gruppi di pressione, multinazionali che controllano il mercato delle armi, l’economia mondiale e che sfruttano le risorse dei Paesi più poveri. Nella Bibbia il grido dell’uomo calpestato sale a Dio: «Fino a quando i malvagi, Signore, fino a quando i malvagi trionferanno? Calpestano il tuo popolo, opprimono la tua eredità. Uccidono la vedova e il forestiero, massacrano gli orfani» (Salmo 94). Noi, allora, cosa possiamo fare? Bob Dylan, nella canzone Blowin’in the Wind del 1962, manifesto pacifista dei giovani americani negli anni del Vietnam, cantava: «E quante orecchie deve avere un uomo prima che ascolti la gente piangere? E quanti morti ci dovranno essere affinché lui sappia che troppa gente è morta?». La risposta sembra amara e sfiduciata. «La risposta, amico mio, se ne va nel vento». Dovremmo allora chiederci perché lasciamo che pochi potenti decidano della sorte dei popoli. Non sarà che l’umanità impaurita cerchi sicurezza in leader forti, che promettono stabilità, salvo poi rivelarsi veri e propri tiranni? Non abituarti mai alle scene di violenza e sopruso: con la tua domanda dai voce a chi non può esprimersi attraverso le opportunità che si presentano nella tua quotidianità. E, se puoi, con la tua voce innalza una preghiera per tutti gli innocenti. C’è chi si schiera dalla parte dei potenti. Tu stai sempre dalla parte di chi è debole.