2024, Catena Fiorello, scrittrice, FC n. 31 del 4 agostoIL GIOVANE PUPARO CHE INCORAGGIA I RAGAZZI A NON AVER PAURA DI OSAREConfesso, di Antonio Tancredi Cadili, 13 anni, (nato nel 2011) non sapevo nulla, e credo che anche molti di voi non conoscano questo bambino, o per meglio dire, oramai adolescente, salito agli onori delle cronache sia italiane che straniere da qualche anno. Antonio è di Palermo, ci è nato e ci abita, ed è il puparo più giovane d’Italia. Ma le notizie sulla sua vita non finiscono qui, perché Antonio ha già alle spalle una lunga gavetta, fatta di studi e lavoro. Puparo, attore, pianista e studente. Ha cominciato ad appassionarsi all’arte dei pupi all’età di tre anni, grazie a sua madre che lo portava a vedere gli spettacoli nella sua città. E così, piano piano, ha provato anche lui a far muovere le marionette. Ne possiede una cinquantina (ma forse di più), e un bel giorno ha deciso di crearne due speciali, raffiguranti Falcone e Borsellino, dedicandovi pure un bellissimo monologo interpretato con la sua voce. La passione principale del giovane Antonio sono le storie dell’Orlando Furioso. Ma non solo. A lui è dedicato un docufilm, Antonio der Puppenspieler, andato in onda sul canale televisivo tedesco Kika in prima serata, doppiando le parole di Antonio nella loro lingua. È lì che il giovane siciliano spiega la magia di quei fili che si muovono dando vita alle emozioni di Orlando, Angelica, Rinaldo. Che dire? Di certo il talento non gli manca, tant’è che a un certo punto, grazie al regista Luca Fortino, è diventato anche attore, e come previsto si è meritato premi su premi, persino in America, guadagnandosi in questo modo la targa come “Best child actor” al San Diego Movie Awards. Il film in questione si intitola Il teorema della felicità, presentato tra gli altri festival anche a Cannes. Ascoltandolo in un’intervista di giorni fa al Tg2 (è stato in questa circostanza che l’ho conosciuto) mi sono resa conto che c’è qualcosa di speciale in lui. Ho visto una luce particolare. Una passione incredibile che sfocia nella vividezza dello sguardo, nella grazia con cui parla e comunica con tutti. Non basta essere bravi a fare; nel caso si diventa ottimi esecutori. Ma quando la bravura sfocia nella genialità, nella sua estensione più fulgida, allora dobbiamo fermarci e accettare l’ipotesi che quella scintilla arrivi dall’alto e ci spinge a eccellere in modo diverso. Tant’è che Antonio, ancora bambino, ha avuto l’onore di tenere uno spettacolo per il presidente cinese Xi Jimping in visita in Sicilia nel 2019, e tutta la delegazione al seguito del presidente è rimasta incantata dalla maestria di questo giovane che muoveva le sue marionette con una sicurezza da vecchio professionista. Inoltre, lo stesso Antonio ha composto una piccola opera musicale per il presidente americano Joe Biden, consegnata con tutta la sua emozione nelle mani della console Usa per la stampa e la cultura, Michelle Lee. Sì, Antonio ha quella cosiddetta marcia in più, e se il mio fiuto non sbaglia, di lui sentiremo ancora parlare. Lo scrivo per tutti i bambini e ragazzi che vivono in provincia, e talvolta si negano la chance di osare perché pensano che tanto non ce la faranno mai. La vera fortuna risiede dentro di voi stessi. Potete abitare anche in un piccolo borgo lontano da tutto e tutti, ma se in voi brilla la voglia di riuscire, sappiate che niente vi potrà fermare. E da Lassù qualcuno vi darà una mano!
Di lui sentiremo ancora parlare
2024, Catena Fiorello, scrittrice, FC n. 31 del 4 agostoIL GIOVANE PUPARO CHE INCORAGGIA I RAGAZZI A NON AVER PAURA DI OSAREConfesso, di Antonio Tancredi Cadili, 13 anni, (nato nel 2011) non sapevo nulla, e credo che anche molti di voi non conoscano questo bambino, o per meglio dire, oramai adolescente, salito agli onori delle cronache sia italiane che straniere da qualche anno. Antonio è di Palermo, ci è nato e ci abita, ed è il puparo più giovane d’Italia. Ma le notizie sulla sua vita non finiscono qui, perché Antonio ha già alle spalle una lunga gavetta, fatta di studi e lavoro. Puparo, attore, pianista e studente. Ha cominciato ad appassionarsi all’arte dei pupi all’età di tre anni, grazie a sua madre che lo portava a vedere gli spettacoli nella sua città. E così, piano piano, ha provato anche lui a far muovere le marionette. Ne possiede una cinquantina (ma forse di più), e un bel giorno ha deciso di crearne due speciali, raffiguranti Falcone e Borsellino, dedicandovi pure un bellissimo monologo interpretato con la sua voce. La passione principale del giovane Antonio sono le storie dell’Orlando Furioso. Ma non solo. A lui è dedicato un docufilm, Antonio der Puppenspieler, andato in onda sul canale televisivo tedesco Kika in prima serata, doppiando le parole di Antonio nella loro lingua. È lì che il giovane siciliano spiega la magia di quei fili che si muovono dando vita alle emozioni di Orlando, Angelica, Rinaldo. Che dire? Di certo il talento non gli manca, tant’è che a un certo punto, grazie al regista Luca Fortino, è diventato anche attore, e come previsto si è meritato premi su premi, persino in America, guadagnandosi in questo modo la targa come “Best child actor” al San Diego Movie Awards. Il film in questione si intitola Il teorema della felicità, presentato tra gli altri festival anche a Cannes. Ascoltandolo in un’intervista di giorni fa al Tg2 (è stato in questa circostanza che l’ho conosciuto) mi sono resa conto che c’è qualcosa di speciale in lui. Ho visto una luce particolare. Una passione incredibile che sfocia nella vividezza dello sguardo, nella grazia con cui parla e comunica con tutti. Non basta essere bravi a fare; nel caso si diventa ottimi esecutori. Ma quando la bravura sfocia nella genialità, nella sua estensione più fulgida, allora dobbiamo fermarci e accettare l’ipotesi che quella scintilla arrivi dall’alto e ci spinge a eccellere in modo diverso. Tant’è che Antonio, ancora bambino, ha avuto l’onore di tenere uno spettacolo per il presidente cinese Xi Jimping in visita in Sicilia nel 2019, e tutta la delegazione al seguito del presidente è rimasta incantata dalla maestria di questo giovane che muoveva le sue marionette con una sicurezza da vecchio professionista. Inoltre, lo stesso Antonio ha composto una piccola opera musicale per il presidente americano Joe Biden, consegnata con tutta la sua emozione nelle mani della console Usa per la stampa e la cultura, Michelle Lee. Sì, Antonio ha quella cosiddetta marcia in più, e se il mio fiuto non sbaglia, di lui sentiremo ancora parlare. Lo scrivo per tutti i bambini e ragazzi che vivono in provincia, e talvolta si negano la chance di osare perché pensano che tanto non ce la faranno mai. La vera fortuna risiede dentro di voi stessi. Potete abitare anche in un piccolo borgo lontano da tutto e tutti, ma se in voi brilla la voglia di riuscire, sappiate che niente vi potrà fermare. E da Lassù qualcuno vi darà una mano!