« Ogni storia è sacra | Abbiamo bisogno gli uni ... » |
Post n°4107 pubblicato il 08 Marzo 2025 da namy0000
2025, FC n. 9 del 2 marzo Il 3 marzo compie 20 anni Domus de Luna, la realtà sarda nata per rispondere ai bisogni del territorio La forza di una rete che abbraccia le fragilità di grandi e piccini È una scelta nata sui banchi di scuola quella di Ugo B. e della moglie Petra P. «Già allora sapevamo che avremmo voluto una famiglia allargata», racconta Ugo, fondatore insieme a Petra di Domus de Luna, la realtà del Terzo settore sarda che oggi conta 200 operatori e altrettanti volontari. «Un futuro insieme e una casa in cui avremmo vissuto con bambini nostri e in adozione o in affido. Avvicinarci a conoscere quel mondo ha fatto la differenza». L’altro ingrediente è stata la Sardegna. «Qui gli orizzonti sono più lunghi e il tempo è come se trascorresse più lento, lo senti nel diaframma, favorisce pensieri accelerati su cosa vuoi fare da grande, cosa ti interessa davvero. Dopo anni in una multinazionale mi potevo permettere un periodo sabbatico». La scintilla è stata la chiusura, nel 2005, degli orfanotrofi. Ugo per mesi ha girato, incontrato, studiato il settore mettendo a servizio di questo nuovo progetto le sue competenze manageriali «per capire come funzionasse, quali fossero i servizi migliori. Il nome della nostra realtà? Nasce dalle porte “pubbliche” e ”private” a cui abbiamo bussato per proporre un modello nuovo, il nostro. La risposta? Sempre la stessa: “Voi volete la luna”. Ecco il nome della nostra fondazione, Domus de Luna con l’idea di “portar giù” la luna e trasformarla in casa». Il 3 marzo prossimo, questa realtà nata «per testimoniare serietà e solidità nei confronti dei bisogni delle persone» compie vent’anni. Nel tempo le case si sono moltiplicate: «Prima ci siamo occupati di dare un posto ai bambini, poi però quei bimbi crescono e che fai? Non ne fai una per quelli che ormai sono diventati dei ragazzini? Poi arrivano i più piccoli con le loro mamme, non crei una casa per loro?». E così nasce Casa delle Stelle, «che a sua volta genera comunità di accoglienza per mamme, ragazzi e bambini, spesso vittime di incuria grave, maltrattamento, abuso». Sa Domu Pitticca, «perché in sardo c’è un detto, su coru est mannu, ovvero “nella casa piccola c’è un cuore grande”, con l’intento di offrire cura e terapia a famiglie in difficoltà. Nella comunità di Domus de Luna a oggi sono stati ospitati 300 piccoli e meno piccoli». E ancora, l’Exmé nell’ex mercato di Pirri a Cagliari, «luogo di cura con la musica e le arti ispirato a Exodus di don Antonio Mazzi che sostenevo nella mia precedente vita. Un luogo di prevenzione con strumenti “vecchi” ma sempre attuali, come l’hip hop, il calcio o la street art che ogni anno raggiunge più di mille giovani. Tra loro chi vive una diversità psicofisica trova Casa Futuro per costruire una prospettiva indipendente». Una realtà, quella di Domus de Luna, che negli anni ha preso la forma dei bisogni del territorio e delle persone. «Dal 2020, con l’emergenza del Covid, distribuiamo beni di prima necessità alle famiglie con bambini piccoli (cibo, pannolini ecc.) grazie al progetto Ti abbraccio. Dopo esserci occupati dei più piccoli e dei ragazzi, ci siamo occupati del loro futuro lavorativo. E così è nata la Cooperativa dei Buoni e Cattivi, un’impresa sociale che offre opportunità di riscatto a chi ha vissuto fuori famiglia, a giovani del circuito penale, minori stranieri non accompagnati, ragazzi con disabilità: più di 140 ragazzi e donne in situazione di svantaggio qui hanno trovato la loro occasione». Ultimo atto, per ora, di questa lunga storia fatta di «trame trasversali», conclude Ugo, «dove il privato sociale – tra tutti, presenti da sempre, Con i Bambini e Fondazione con il Sud, ma anche Enel cuore Onlus e Fondazione San Zeno – il pubblico e la Chiesa collaborano per il bene comune» è l’Oasi del Cervo e della Luna, la più grande riserva naturale del Wwf in Italia «che combina lavoro e riscatto sociale, protezione ed educazione ambientale e dove, con la gestione di ristoranti e alberghi rurali, si impegnano persone fragili mentre si lavora alla tutela della natura con i giovani». E la cooperativa agricola Molto sociale con i suoi sei ettari di terreno di cui… dice tutto il nome. |
https://blog.libero.it/Unmondonuovo/trackback.php?msg=16798435
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: vitaslim
il 08/09/2024 alle 08:55
Inviato da: vitaslim
il 08/09/2024 alle 08:54
Inviato da: animasug
il 13/08/2024 alle 15:52
Inviato da: cassetta2
il 05/08/2024 alle 10:19
Inviato da: dailynews1
il 31/07/2024 alle 12:22