Un mondo nuovo

I bangladesi

2019, Internazionale n. 1296 del 1 marzo. I bengladesi di Palermo sono stanchi della mafia. Nel mercato di Ballarò, a Palermo, un commerciante bangladese mette una manciata di okra in un sacchetto di plastica che dà a una donna africana con un elegante turbante giallo… ‹‹Vendo manioca, fufu (un alimento dell’Africa occidentale), okra, ghi e spezie››, spiega. La maggior parte dei suoi clienti è originaria del Bangladesh, del Ghana e della Nigeria. Per anni Ballarò è rimasto un quartiere povero, una roccaforte del potere mafioso. Non tutto è cambiato. A poca distanza dal negozio di Shafiul alcuni ragazzi spacciano in strada…  Gli arresti rappresentano un duro colpo per la mafia, ma non sempre le autorità siciliane si sono date da fare per combatterla.

Oggi in Sicilia l’opposizione più vivace contro la mafia forse viene non dalle autorità o dalla polizia, ma dai migranti che lavorano nel mercato di Ballarò. Nel 2016 dieci commercianti bangladesi e un tunisino si sono ribellati al sistema di criminalità di strada ed estorsioni che li prendeva di mira in una città sempre più multiculturale. Gli immigrati che per anni erano rimasti in silenzio per paura, esasperati dalle richieste del pizzo, hanno detto ai boss “ci vediamo in tribunale”… I bangladesi hanno deciso di reagire e sono diventati leader di un movimento antimafia nel mercato…

Le comunità d’immigrati hanno cominciato ad aprire attività commerciali a Ballarò negli anni novanta, avviando un cambiamento che ha trasformato questa zona un tempo dimenticata di Palermo. ‹‹Vivo qui da vent’anni››, racconta Shafiul, che ha tre figli, di cui una nata in Sicilia… Si guarda intorno per vedere chi c’è oggi al mercato. Abbassa il tono di voce e cambia umore perché ha subito delle minacce mafiose. ‹‹Sono venuti davanti al mio negozio. Gli ho detto che se li rivedo prenderò le misure necessarie››. “Se vivi a Ballarò devi fare contenti i mafiosi, altrimenti vengono e ti svaligiano il negozio”, spiega un altro, aggiungendo che molti negozianti pagano il pizzo per evitare rappresaglie. “Quando si scopre che un negoziante ha detto qualcosa contro la mafia viene derubato. La gente non vuole problemi, per questo non parla”… Per molti immigrati la vita in Sicilia è una battaglia… Da stranieri ci sentiamo parte di questa città. per noi Palermo non è una tappa transitoria. È casa nostra.