Creato da namy0000 il 04/04/2010

Un mondo nuovo

Come creare un mondo nuovo

 

Messaggi del 07/08/2019

Tempo di straordinarie scoperte

Post n°3102 pubblicato il 07 Agosto 2019 da namy0000
 

Vacanze, tempo di straordinarie scoperte

Come ogni anno vorrei mandarvi alla mia maniera alcuni consigli che possano aiutarvi a passare nel modo migliore le vacanze. È una specie di microdecalogo. Non ditemi che sono le solite filastrocche. Noi, da piccoli, siamo vissuti di filastrocche… e sono stati gli anni migliori della nostra vita… Vado.

I nostri figli sono come fogli bianchi. Non permettete a nessuno di scarabocchiare il bianco, il bello e il buono che è in loro. Circondatevi di persone felici e fatevi contagiare.

Leggete qualche romanzo divertente. Io odio i gialli. Già la vita è più gialla e violenta dei peggiori romanzi. Se poi il libro oltre che divertente è anche educativo, biografico o storico meglio ancora. Dicono che i libri sono l’autogrill dell’anima.

Ricordatevi che c’è uno spettacolo più grandioso della vostra città ed è il mare o una catena di vette rocciose; che c’è uno spettacolo più grandioso degli oceani ed è il cielo in agosto; ma c’è un altro spettacolo che li batte tutti ed è la vostra anima, perché lì ci abita il mondo intero.

Ognuno di noi è artigiano della propria esistenza; se vogliamo ne è anche l’artefice, soprattutto è l’artefice della qualità della propria vita.

Se stare sulla sdraio o davanti alla tenda, o su un sentiero di montagna, trovate il tempo per ripassarvi il bello e il brutto che avete vissuto dopo le ferie dell’anno scorso e fate bozza di piano “decente” per i prossimi mesi… magari sorridendo!

Prendetevi l’abitudine di cercare il lato migliore delle persone e delle situazioni. Scoprirete che questo atteggiamento porta non solo all’ottimismo e alla positività, ma addirittura alla serenità.

È l’ultima. Non ditemi che vi ho stufato. Vorrei essere solo sicuro che tornerete a casa in pace con voi stessi. E con vostra meraviglia troverete il mondo, che prima delle ferie avevate lasciato in bianco e nero, a colori… Magia? Le ferie devono essere occasione di riconciliazione, di scoperta della natura, dei sentieri, dei piccoli gesti, delle amicizie inaspettate. Perché tra la gente c’è ancora tanta bontà e tanta voglia di benessere! (Antonio Mazzi, FC n. 31 del 4 agosto 2019).

 
 
 

Un cuore in sospeso

Post n°3101 pubblicato il 07 Agosto 2019 da namy0000
 

2019, Avvenire 6 agosto.

Caro direttore,

è un giorno di fine luglio, e ho appena salutato nuovamente la mia famiglia e il mio Paese. Anche io sono una giovane laureata che lavora all’estero, da ormai più di 6 mesi. Un classico, la laurea triennale in Italia, la magistrale in Antropologia ad Amsterdam, un ritorno in Italia demoralizzante e alla prima chiamata di lavoro all’estero non ho esitato, ho fatto i bagagli e sono partita, tutto sommato anche contenta, devo dire. Ora lavoro con i Salesiani in Messico, dove faccio ricerca sul tema dei diritti dell’infanzia. Nonostante ciò, i saluti, gli addii, sono sempre i momenti più difficili, anche per chi ha scelto di partire e ha trovato il lavoro dei sogni. Avere la famiglia lontana è sempre un vuoto incolmabile. Partendo ho scritto qualche riga di getto, pensando a tutti i migranti che lasciano gli affetti senza nemmeno sapere se e quando potranno rivederli. Incollo qui sotto questi pensieri, se crede di poterci fare qualcosa ne sarò contenta! Colgo l’occasione per ringraziare lei e tutta la redazione di “Avvenire”, perché in questi anni preoccupanti non rinunciate a essere una voce controcorrente. Vi auguro perciò buon lavoro, anche oltreoceano avete lettori che vi seguono e vi sono grati! «Quando per strada, in stazione, in un negozio, incrocerete il vostro sguardo con lo sguardo di un immigrato, qualunque sia la sua condizione, uomo, donna, bambino, adolescente, di provenienza asiatica, sub-sahariana, nord-sahariana, scacciate ogni discorso ascoltato nei tg, al bar, per strada, che minacciano e bombardano con controindicazioni sui 'migranti' come se fossero il bugiardino di un medicinale, pensate solamente: «Guarda questo essere umano, ha un cuore in sospeso», e augurategli un buongiorno. Perché ogni migrante, ogni persona che ha lasciato la sua casa, ha un cuore in sospeso. Ce l’ha lo studente che parte per l’Erasmus, l’innamorato che si unisce alla sua compagna in un Paese diverso, la ricercatrice che ha trovato il lavoro dei suoi sogni oltreoceano, la diplomatica che svolge il suo incarico istituzionale dove parlano una lingua diversa dalla sua, il giovane che va a Londra a cercare fortuna con il pretesto aggiunto di imparare l’Inglese, l’operaio che è stato ricollocato all’estero dalla propria ditta. Tutti questi migranti, hanno un cuore in sospeso, allo stesso modo dei e delle giovani che attraversano il Mediterraneo e di tutti gli esseri umani in cammino che cercano di attraversare un confine che li sancirà immigrati, richiedenti asilo, clandestini. Chiunque parte sa che lascia: lascia la casa, la famiglia, gli affetti, il cibo dell’infanzia, i colori, profumi, le proprie stagioni, gli amici... lascia, e una parte di sé rimarrà in sospeso, insoddisfatta, cullata dalla nostalgia che lo accompagnerà fino al prossimo ritorno. Ogni addio è un’interruzione di quel flusso di sentimenti, di amore, di quotidianità a cui non si dà molto peso fino a quando si deve dire addio; è solo allora che l’ordinario diventa straordinario, e lasciarlo appesantisce il cuore, stritola la gola, dilata lo stomaco, scioglie gli occhi. E anche se i primi vengono chiamati expat, espatriati, perché partono con passaporti privilegiati, soldi in tasca, carte prepagate, di credito, assicurazioni, permessi e visti, uno smartphone con cui connettersi a un wi-fi anche quando il proprio operatore smette di servire, anche a loro ogni arrivederci, ciao, ci vediamo presto, sospende una parte di cuore. Chissà tra quanto il prossimo abbraccio, e anche se sai che per qualsiasi emergenza potrai sempre prendere un aereo, che il cuore si riscalderà con nuovi affetti, amicizie, gioie, la profonda tristezza del distacco è inevitabile. Ritornate allora a quello sguardo incrociato con lo sguardo dell’essere umano che avete di fronte, e che a differenza di un expat ha lasciato davvero tutto e con sé ha potuto portare solo la speranza di un futuro migliore e un cuore in sospeso. Guardatelo e sorridetegli, augurategli un buon giorno e fatelo sentire ben venuto, perché ogni cuore in sospeso ha bisogno di sentirsi a casa nella sua nuova casa». – Laureata partita dall’Italia

 
 
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

ULTIME VISITE AL BLOG

namy0000cassetta2lcacremaprefazione09annamatrigianonoctis_imagoacer.250karen_71m12ps12Penna_Magicanonnoinpensione0donmarco.baroncinilisa.dagli_occhi_bluoranginellaninettodgl19
 

ULTIMI COMMENTI

Grazie per aver condiviso questa esperienza così intensa e...
Inviato da: Penna_Magica
il 08/02/2024 alle 11:19
 
RIP
Inviato da: cassetta2
il 27/12/2023 alle 17:41
 
Siete pronti ad ascoltare il 26 settembre le dichiarazioni...
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2022 alle 12:06
 
C'è chi per stare bene ha bisogno che stiano bene...
Inviato da: cassetta2
il 31/08/2022 alle 18:17
 
Ottimo articolo da leggere sul divano sorseggiando gin...
Inviato da: cassetta2
il 09/05/2022 alle 07:28
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963