Messaggi del 10/12/2020
Post n°3477 pubblicato il 10 Dicembre 2020 da namy0000
2020, Eraldo Affinati, Avvenire 9 dicembre Essere padri non solo per biologia. La buona fatica di «diventare» La paternità non s’identifica soltanto con quella biologica. Si tratta di una condizione da conquistare… Pensiamo all’indicazione del 'coraggio creativo' quale molla propulsiva della Santa Famiglia per risolvere tutti i problemi concreti del sofferto esilio egiziano: dove trovare da mangiare, dove andare a dormire, come fare a sopravvivere con un bambino piccolo. La stessa richiesta d’iniziativa originale spinge i poveri contemporanei a inventarsi un sistema per sbarcare il lunario. Ma è forse nel settimo punto della lettera, intitolato 'Padre nell’ombra', che personalmente ho trovato maggiore ispirazione. «Tutte le volte che qualcuno si assume la responsabilità della vita di un altro, in un certo senso esercita la paternità nei suoi confronti»: questa affermazione vertiginosa, presente nel documento vaticano, oltre a rinnovare gli insegnamenti della tradizione, ci esorta a prendere posizione, aiutandoci a capire che il padre deve accettare la libertà del figlio, fino al punto di affrontare a testa alta la propria 'inutilità'. Così avrà svolto il suo compito, sfuggendo alla tristezza e alla frustrazione. Ciò vale per ogni altra attività umana: bisogna passare dall’idea del 'sacrificio di sé' al 'dono di sé'. Che non significa dimenticare chi siamo, bensì, al contrario, legittimare la nostra vera presenza in questo mondo. I figli non dovrebbero essere soltanto di chi li ha generati. Lo sapeva don Leonardo Murialdo, fondatore della Congregazione dei Giuseppini, quando accoglieva i ragazzini sbandati al collegio torinese degli Artigianelli. Dovremmo impararlo tutti noi. |
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