L'uomo dei difetti

Dall'alto vedi il mondo. Dal basso vedi il tuo, di mondo.


Allorquando l'uomo domandò alla (P)enna: Mio strumento, perché oggi ti fermi?Spavalda, essa rispose: Perché ho troppo (O)sservato...
Ho sempre sceso le scale di corsa. Le ho sempre viste come l'ostacolo ultimo tra me, i miei affetti, e la strada.Un ostacolo blando. Un  connettivo pervio, da lasciarsi alla spalle il prima possibile.   E con la frenesia di chi,  alla stazione,  è sempre in ritardo.Ma... Stamane no.Ho percorso i gradini con la velocità dell'uomo, che dalla strada, non s'aspetta nulla di buono.  E per questo la rimanda.E per la prima volta ho ricavato del tempo da dedicare alla riflessione anche nell'unico luogo che da sempre avevo destinato al transito, alla zona franca, al canticchiar senza pretese.Dall'alto vedi tante cose, ed io non lo nego.Tuttavia, ciò che realmente vedi, è il mucchio. Non riesci ad apprezzarne le differenze, a coglierne i dettagli.E' dal basso che vedi ciò che accade intorno e ti rendi davvero conto della piccola grande verità.Quando tu stai fermo, qualsiasi sia il tuo stato d'animo, il mondo intorno a te, si muove. C'è chi non ti pensa proprio... E va veloce.C'è chi apparentemente ti vuole bene... Eppur si muove.In fin dei conti, quello che ha scelto di star fermo, sei tu.Quando ti senti solo, sei solo.Quando hai il minimo dubbio,  allora, non ci sono più dubbi.M.(L'uomo dei difetti...)