L'uomo dei difetti

IL TURGORE DI QUELLA SOLA NOTTE.


 
 E fu allora che il turgore di quella notte,spazzò via ogni notte...Declinò il crepuscolo, dallo squarcio l'aurora s'avventò sulla fanciulla,e su quelle labbra che tumide e dischiuse, or ora laceranti, saggiavano...e allorché dotte, arroventate e poi sapienti,la risanavano... Perché al mistero mai s'arresegiacché ella l'ebbe scelte.E cullata fosse anche tra un milione, ovunque, l'avrebbe ravvisate... Perché di quei baci stagliò il fragoreallorquando spumeggianti l'avvolgevano, e poi morbidi e lascivi, la riassettavano.Nel turgore, detonante, di quella sola notte... E così come l'indaco non discioglie, la voluttà di quell'incanto la resa ebbra, e orgogliosa, e fiera... Perché adesso, ella sapeva... M.(L'uomo dei difetti...)[Post Scriptum]Questa mia riflessione in versi nasce da un commento che scrissi per una mia cara amica.  Ispirato dal suo "Oltremare" - Blog: Aessenza Ondivaga.Essendo mie non trascurabili produzioni, mi fa piacere presentarle anche al mio umile desco. Immagino siano gradite anche a taluni di voi, magari ai più sensibili...