Creato da Massimiliano_UdD il 30/03/2012

L'uomo dei difetti

Le riflessioni di un Viandante fuori dai giochi...

ORMAI SIETE QUI E SIETE VENUTI SPONTANEAMENTE!

Credo ci sia un'effettiva possibilità voi siate approdati al mio umile desco per errore. Magari proprio mentre facevate click sul blog della procace biondona di turno. Un'emozione di troppo, la mano che trema, e il click che va a finire sul collegamento di fianco. Questo. Il mio ovvero de "L'uomo dei difetti". 
Il convivio ha già avuto inizio, quindi, vi avverto.
L'ospite è sacro, ma il padrone di casa va onorato. Allacciate le cinture, mettetevi comodi.
Il viaggio ha inizio...

 

QUESTA, è LA MIA

 

Questa è la mia.

 

 Difficoltà mi colse
quando spaiato volli,
col verbo,
plasmare il siffatto legame,
tra l'uomo normale
e la (D)onna sua regale.


Inebriante è il profumo,
ansante è il respiro,
di tanti momenti
è il mio taccuino.


Funesta la sete
mai paga la fonte
.
Tra i fuscelli,
rovente,  la via mi confonde.
Allorché  dotto in pazzia,
borioso sentenzio:
Questa,  è la mia.


M.
(L'uomo dei difetti...)

 

QUANTA STORIA DIETRO UN VECCHIO...

Ad ogni nuovo respiro...
Si fa la storia.

Immaginandomi al "capolinea", vorrei potermi voltare e abbandonarmi ad un'ultima illusione:  Aver fatto della buona storia.

Quella che state per leggere,  in particolare,  è una riflessione alla quale sono intimamente legato.
La scrissi qualche anno fa, a matita...  E la scrissi per me.
Davanti, avevo il camino.
Alle spalle,  i trentacinque anni che m'avevano veduto bambino, ragazzo, uomo.
Intorno, solo l'abbraccio dei ricordi.
Lo sguardo, solo in parvenza perduto a discernere tra le fiamme il punto angoloso dalla cuspide. Avrei voluto, forse dovuto, esser nudo per godere appieno della proiezione che, "al di qua" dei miei occhi, s'andava saggiando...

Ho provato ad immaginare "il Vecchio" che potrei diventare...

IL VECCHIO


Non conquisto nuove terre per recintarle.
Le conquisto per conoscerle.
A me non importa se l'Amore impazzisce ancora per il mio odore,
se ho gettato la spugna o se ho deposto le armi.
Quello che conta è averlo conosciuto.
Attraverserò la Primavera,
poi quella dopo, e un'altra ancora...
Avrò gli occhi zuppi d'acqua,
saprò tante cose più di oggi,
  altrettante le avrò dimenticate
e allora mi chiameranno "vecchio".
Non il saggio...
Il vecchio.
Quanta storia dietro un Vecchio...


M.
(L'uomo dei difetti...)

 

QUESTA NOTTE è GIà DOMANI

Chi davvero ti vuole Bene sceglie le parole quando ti parla...
Chi ti ritiene importante non ti offende...
Chi preferisce perdere il suo tempo piuttosto che trascorrerlo con te, potrà anche essere una brava persona, ma, certamente, non è quella giusta per te...
Se in cuor tuo credi di meritare qualcosa in più della pura elemosina, abbandona il carro vizioso e affinchè in te rimanga ancora traccia di uomo, dileguati nella notte, quando tutti dormono, senza far rumore... e l'unica ombra che ti porterai dietro sarà alla stregua di un brutto sogno.
Questa notte è già domani...

M.
(L'uomo dei difetti...)

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 117
 

 

« Il Viandante e il (S)ognatore.IL MAIALINO ADDORMENTATO... »

La (F)anciulla, i cultori, e l'arcano Cavaliere. (PARTE I)

Post n°123 pubblicato il 03 Dicembre 2013 da Massimiliano_UdD
 

La (F)anciulla, i cultori, e l'arcano Cavaliere

 

Ci fu un tempo che mi vide piccino…
Non saprei come parafrasarlo. Tuttavia, allorquando nostalgico, talora malinconico, mi ritrovo ad abbandonare il corso d’opera a favore della mia infanzia, alla mente, un solo mese, un solo luogo, e al corpo una sola percezione, affiorano.
Dicembre, e il freddo, fuori.
I miei affetti di fronte al camino, al caldo, dentro.
   Mia mamma che stende castagne, patate americane, e mentre racconta aneddoti su antenati e Janare che giura essere veri, mi rimprovera di star troppo sotto, troppo vicino al fuoco, e al suo scoppiettio.
   Mi sembra di sentirla: <<Allontanati dal fuoco! … E tu, Stefà!... Stai attento a Massimino!>>, ah be’, le mamme. Che bella invenzione, le mamme. Su questo, poco è davvero cambiato, per lei sono Massimino anche oggi che ho quasi quarant'anni e supero il metro e ottanta.
Ed io, puntualmente, come se mai glielo avessi domandato prima: <<Mamma… Cosa sono quei fischi che fa il fuoco ?>>.
   <<Quelle sono le malelingue, Massimino.>>
   <<Le malelingue ?... Parlano male di te ?>>
   <<No. Solo di te. Adesso scaldati, e stai zitto perché devo studiare.>>, intromettendosi tra me e la mamma, mi rispondeva mia sorella che poi intenerita dal mio esserci rimasto male, sorridendo, mi passava la mano tra i capelli, scompigliandoli. E facendomi sentire ancor più piccolo di quanto in realtà io fossi. E mi piaceva. Perché ero un bambino. Perché il mondo e il suo lerciume non m’aveva ancora invaso le froge. Perché l’odore di certi istanti, te lo ritrovi impregnato nei ricordi fino alla fine. Quasi a volerti dire: Questo è ciò che è stato. Questo è ciò che mai tornerai ad avere. Fattelo bastare.
E invece, non basta mai. Le cose belle non bastano mai perché durano poco. Troppo poco. A cinque anni, come a quaranta. Sempre.
   Ho sempre avuto le mani gelate. Sempre. Mani e piedi ghiacciati. La mia sorellina che era più grande di me,  ci scherzava:
   <<Hai le mani ghiacciate perché il sangue ti è finito tutto sulle labbra!>>, e tutti ridevano, e ridevo anch’io. Ma non sapevo il perché. Era bello e basta. Tuttavia, la spensieratezza, le risate, tutto faceva parte del conto. Perché le cose che contano non sono mai in saldo. E la vita, segna tutto. Il pareggio non esiste. Ma esistono le lacrime che copiose, mai paghe, m’avrebbero scortato, inesorabili, lungo gli anni avvenire.
   Ma questa, è la mia storia.
E non è questo il motivo che mi vede qui. Non oggi. E allora, di storia,  ve ne racconto un’altra. E nonostante le premesse, vi assicuro, non meno fondata della prima.
 

   Un giorno, un Vecchio mi raccontò di una terra, di un lago, e di un guscio che galleggiava ad un palmo da una sponda delle sue.
   In quel guscio di legno, in quella terra che neanche le mappe sapevano appuntare, viveva una fanciulla...
   Aveva modi gentili, e benché vivesse sola, ella non era triste. Sapeva di non essere una donna come le altre. Ma questo non le creava motivo di disagio. Trascorreva le giornate coltivando con passione i talenti per i quali era venuta al mondo. Leggeva, al giorno, e scriveva, alla notte. Poesie. Storie. Ricordi del suo essere donna. Desideri...
E quando le maglie dei pensieri non la vedevano assorta, era dedita a preparare leccornie, angeliche, e fragranti.
Tutto quanto ella toccasse, diveniva florido, rigoglioso e zuccherino.
   Si racconta che in un pomeriggio invernale, assorbita e fragile, avesse appena ammassato della farina allorquando un’emozione, slacciata, s’abbandonò in stille su quell’impasto che poroso crebbe solenne sotto i suoi occhi. Ne fece del pane. Tanto, pane. L’alba s’affacciò, e solo ad allora ella smise di sfornare il frutto dell’amore. Il solo profumo aleggiò su quelle terre per tre giorni e due notti.

   La Fanciulla aveva pretendenti e pretendenti vestiti da cultori...
Di tanto in tanto, leggiadra,  aveva voglia di donare un sorriso alla gente del lago che sulla terra ferma, rispettosi, mantenendosi a distanza le facevano visita per cogliere il solo riflesso di quella bellezza, e offrire il proprio dono. L'unica possibilità per essere ricordati, forse...

   E poi c'era un Cavaliere, solitario, misterioso...
Viveva in una terra lontana... Lontana dalla Fanciulla, dai cultori, dai pretendenti, e dai cultori e pretendenti...
Non era più ricco, più alto, più bello, più intelligente degli altri, e non vestiva neanche d’azzurro…
Ma egli aveva un (S)ogno, e un cuore che se solo la fanciulla l’avesse saputo, voluto, potuto leggere...
E tutte le mattine s'alzava dal suo giaciglio di piume vestito di solo quello.

   Egli non aveva piani. Ma solo disegni.
La sua anima, pura, era la tela.  Il suo cuore, il carboncino. 
   Avrebbe voluto adorare quella figura leggiadra che una sola volta gli era stato fatto dono scorgere mentre lasciava abbeverare il cavallo a pochi metri da quel rifugio in legno, fluttuante. E dagli sguardi circospetti, bassi e irretiti degli uomini in bivacco. 
     
   Mai alcuno, forestiero, nostrano, aveva osato avvicinarsi così tanto a quella creatura che di terreno aveva ben poco.


   "Insolente...", pensò la fan
ciulla mentre osservava la scena affacciata dall'unica finestra.
   Col gomito urtò un barattolo di vetro, ma non se ne curò. Gli occhi erano ormai perduti, altrove.
   <<Non andartene, trova la chiave, tu puoi, tu...>>, questo, invece, disse tra sé e sé, mentre le iridi, pervinche,  lo seguivano sellare il destriero, e risalendo la sponda, allontanarsi. E poi svanire, come un sogno quando ti ritrovi d'incanto a fissare il soffitto, a palpebre dischiuse, nel cuore della notte. Come quando pensi che forse, tutto quello che hai vissuto, presagito, non sia mai esistito. Si, forse è andata proprio così.
  
Eppure, quel barattolo di miele era ancora per terra, e rovesciato,  profumava...

M.
(L'uomo dei difetti...)

 

Commenti al Post:
lascrivana
lascrivana il 03/12/13 alle 19:50 via WEB
Bella la storia della tua infanzia... mi ricorda per certi aspetti, la mia. E poi mi sono seduta in poltrona, vicino al fuoco, e ho ascoltato con piacere la storia della donna del lago. Ciao Mass.
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 03/12/13 alle 19:55 via WEB
Ciao, Laura... Che bello leggerti ;-)
Si... Presto ti dirò il resto della storia della Fanciulla del lago, e dell'arcano Cavaliere... ;-) ;-)
I ricordi sono ciò che ci rimane dopo che tutto è svanito...
 
picciro
picciro il 03/12/13 alle 19:54 via WEB
Massy!!!!!!!!!!!!!!
Mentre leggevo..questo leggiadro post che odora di (B)uono mille pensieri hanno attraversato la mente mia! Cercherò d'esprimere le sensazioni mie per come sono affiorate..sperando d'averle appuntate bene sull'agenda del cuore...
Ci fu un tempo
si,che ci vide piccini..tutti..e i ricordi di quel che è stato..son divenuti tesoro..nello scrigno delle nostre emozioni..
Un tempo lontano che quando viene alla mente..sa di buono..
la rappresentazione di quel che siamo stati..ma quel passato..va preso solo per quel che di buono ancora sa profumarci..il resto ...è un passato che non ha futuro..
la cosa strana che mi viene da pensare ogni volta è ..a come il tempo ci cambia, ci modifica..ma la cosa sorprendente è che la visione che dai nostri occhi si diparte..è sempre quella di occhi fanciulli..e guardiamo il mondo..con quelli..uno stridore che a volte ci sconvolge..mistificando la realtà!!
Quel che di quel tempo non c'è più..ci dà dolore ma è una traccia soave sulla quale è dolce camminare..sempre con gli occhi di quei fanciulli!

La seconda storia..una metafora di vita vissuta..desio ardente di due esseri lontani..leggiadri entrambi..la fanciulla e il cavaliere..
lei vista come mezzo di congiungimento tra l'uomo e il cielo..
Ma lui non sente il grido di richiamo..a lui la chiave per risolvere il mistero..e a quel barattolo di miele......chissà se era di mille fiori!!
Ma non se ne avvede..
(D)olcissima e mielosa sera..con profondo (B)ene...grazie..intangibile presenza..ma tangibile col cuore..
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 03/12/13 alle 21:26 via WEB
Buonasera, cara Rosa...
Ormai ci conosciamo da parecchio, e sappiamo leggerci. E' una questione di sensibilità. Gli occhi del fanciullo vanno preservati, il mondo è pieno di lerciume, e di "pidocchi rifatti".
Io, con tutti i miei difetti, e la mia precisione... Sono per i valori veri, quelli che non si consumano col tempo. Le cose importanti non vanno sciupate, ma protette e curate.
Per quanto riguarda la seconda parte ovvero "La (F)anciulla, i cultori, e l'arcano Cavaliere"... Mi riferisco ad una scena in particolare, un episodio di una favola reale... E presto leggerai il seguito. Non temere... ;-)
Mi serve un po' di tempo perché... La Fanciulla non è "terrena"... Tuttavia, anche il mio senno, si difende bene!
La cosa è andata così:
Avevo mandato Astolfo in groppa all'ippogrifo per riprendere il senno mio, ma... Arrivato lì, ha scoperto che la fanciulla era arrivata prima... E lo teneva stretto in grembo...
Tu che dici, lo riavrò mai, indietro ? ;-)

(D)olcissima sera, Rosa!!!
 
   
picciro
picciro il 03/12/13 alle 21:42 via WEB
Si mio caro (A)mico (D)olcissimo
concordo..i valori (V)eri..come il (B)ene ad esempio, vanno preservati..ne va della nostra sicurezza e conferma esistenziale!
La fanciulla non è terrena..l'ho inteso dal vocabolo serafico..da serafino..angelico..
Se fosssi io..(ma io penso con la mia mente..ovvio soggettivante, restituirei il tuo senno...perchè solo con quello..darei la possibilità d'esser riconosciuta..
Grazie per il (D)olce sia (S)oeciale per te..
 
     
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 04/12/13 alle 13:54 via WEB
Ciao, Rosa...
Perdonami, non avevo visto la tua rapida replica. Si... Dici benissimo. E il senno è di nuovo tra noi... Però, sai... L'ebbrezza di provare un'accelerazione di gravità di molto inferiore a quella della nostra cara Terra, be'... Ti fa vedere tutto in modo più "leggiadro, soffice"... ;-) ;-)

I valori, (V)eri... Quelli si che sono la chiave per discernere... E ti ringrazio di cuore per volermi (B)ene per quello che sono, per quello che i tuoi occhi, attenti, sanno vedere.
(S)plendido proseguimento di giornata, (A)mica mia...
 
elisa.r79
elisa.r79 il 03/12/13 alle 20:19 via WEB
Bellissimi e dolci ricordi. Curiosa di leggere anche il proseguo della storia. Un (A)bbraccio a Te
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 03/12/13 alle 21:27 via WEB
Ciao, Elisa!
Grazie a te... Certo! Presto conoscerai il resto di questa storia... Un (A)bbraccione! - Serena serata!
 
hopemyheart
hopemyheart il 04/12/13 alle 10:35 via WEB
Buongiorno ... ritornata bambina ascolto incantata la tua fiaba :-)
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 04/12/13 alle 13:59 via WEB
Buon pomeriggio... Mi dà gioia sapere che anche stavolta tu sia riuscita a sognare... Talvolta, le emozioni somigliano a certi sogni... Quelli dai quali non vorresti mai ritrovarti sveglio...
Ma la sveglia, quella, arriva sempre...

Il mio abbraccio, di buon auspicio, per una settimana all'insegna del sereno, del piacevole...
 
mauamaua
mauamaua il 04/12/13 alle 13:28 via WEB
Che bella storia di vita!!! buon mercoledì anche dalla tua amica Maura!
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 04/12/13 alle 14:01 via WEB
Grazie a te, Maura!
Felice ti sia piaciuta... Se ti va, prova a leggere qualche mia "riflessioni", magari la trovi interessante, chissà...
Buon proseguimento! ;-)
 
FEMMINIL_MENTE
FEMMINIL_MENTE il 04/12/13 alle 19:10 via WEB
Bei ricordi di un'infanzia dove l'anima era libera di volare e sognare. Nessun pregiudizio, nessuna cattiveria, ma allegria e calore.Quando si dice di conservare sempre in noi anche qualcosa di quel bambino che eravamo... Bella la storia della fanciulla, aspetto il seguito. PS: Anch'io avevo sempre mani e piedi ghiacciati, ma a me dicevano.."perche' hai acqua al posto del sangue"..in verita' ce li ho tutt'ora ^__*. Un sorriso Fem*
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 06/12/13 alle 12:29 via WEB
Benvenuta, FEM...
Eh, già... Sottoscrivo tutto... E anche io, come te, ho tutt'ora mani e piedi ghiacciati! Dici che potrei avere anch'io dell'acqua al posto del sangue ? ... Chissà... Magari addotto da un UFO durante la notte a scopo esperimenti... ;-) ;-)
Oggi peggio di ieri! Congelato, tutto!
Ricambio il sorriso e ti auguro una (S)ereno fine settimana...
 
   
FEMMINIL_MENTE
FEMMINIL_MENTE il 06/12/13 alle 15:59 via WEB
:-)beh, se avessimo acqua al posto del sangue non saremmo ancora qua.^_*. Che sia sereno anche il tuo w.end. Fem*
 
alexandra1865
alexandra1865 il 04/12/13 alle 23:04 via WEB
Ricordi misti a fiabe...profumi di un tempo che si mescolano a fantasia e realtà, quella che viviamo quella che può essere così lontana dai sogni di fanciullo. L'infanzia è il rifugio di un adulto maturo e fragile di colui che racconta con tenerezza qualcosa che ha assorbito. E' un passato non molto remoto se è dentro di te. Rivivilo senza indugi, non appena il tuo soffitto si donerà nuovamente a te. E' il tuo trascorso ed è bello che tu possa condividerlo con noi. Ogni storia è una fiaba, oggi io leggo la tua. Alex
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 06/12/13 alle 12:42 via WEB
Buongiorno, AleXandra...
Hai detto bene, ogni storia è una fiaba. Un apologo, talvolta. Felicissimo tu abbia letto la mia. O la porzione che ho scelto di raccontare. Perché proprio quella ? Perché quello era il mio stato d'animo.
Certo, li rivivo spesso quei ricordi... Ma non scelgo di farlo. Vorrei non farlo. Tuttavia, la mente, va da sé. Sono ricordi che partono bene, e finisco in lacrime. Ma a questo, sono abituato. Sempre sul "Chi va là", quasi mai rilassato... Mai nessuno che davvero si preoccupa di farti rilassare per il solo piacere amorevolmente altruistico di farlo. Il fatto è che quando ti (S)cotti, poi, anche la sola acqua tiepida, ti mette in allerta... E ti predispone ad un posizione privilegiata, dove, talvolta, riesci a vedere "cose" di cui gli "altri" ne ignorano addirittura l'esistenza...

Un abbraccio sincero, il mio (A)ugurio per un sereno fine settimana...
 
   
alexandra1865
alexandra1865 il 06/12/13 alle 13:43 via WEB
Noi siamo piccole porzioni...scegliamo di raccontarci spesso ingannando ma il tuo racconto è genuino per quello l'ho apprezzato. Non importa se i tuoi racconti d'infanzia iniziano bene e terminano con le lacrime...vuol dire che hai tanto dentro da buttar fuori che possa essere nostalgia o mancanza di quell'affetto materno che non si è riusciti a trovare in una donna-compagna. La Donna, la prima donna che un uomo ha amato è la mamma....che cerca nella compagna della vita. Noi abbiamo questo peso-ruolo quello di essere tutto per il nostro Uomo. A me, anche l'acqua fredda mi mette in allerta, ormai, ma è la vita. Dobbiamo darci delle possibilità e... Massimiliano...io, lo dico a me stessa ogni giorno. ufffffff. ^_^ ciao Alex
 
     
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 07/12/13 alle 16:33 via WEB
Buon Sabato, AleXandra...
Io penso che tanto l'uomo quanto la donna debbano saper espletare più "funzioni, ruoli" per rendersi felici l'un l'altra. Purtroppo, spesso, le coppie non sono ben accoppiate... E te ne accorgi solo quando ti rendi conto che ciò che davvero ti manca, non ce l'hai mai avuto... E non è colpa di nessuno... E' il difetto insito nell'assortimento. Occorre credere e adoperarsi per gli stessi (V)alori per potersi (D)onare davvero vicendevolmente e sapere come supportarsi e farsi del solo (B)ene... Occorre essere dei "prescelti".
E poi c'è il carattere... Ma quello, è un'ulteriore incognita... ;-)

Il mio abbraccio sincero, (S)ereno fine settimana, un sorriso...
 
mauamaua
mauamaua il 05/12/13 alle 19:35 via WEB
patate americane, castagne e mia nonna che mi rimproverava di stare troppo vicina al caminetto...quanti ricordi Massimiliano!!!
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 06/12/13 alle 12:43 via WEB
Allora questi ricordi sono un po' di tutti! ;-) Mi fa piacere ti siano tornati in mente dedicando del tempo a leggermi.
Un abbraccio, Maura... (S)plendido fine settimana!
 
furia19781
furia19781 il 06/12/13 alle 10:50 via WEB
ciao Massimiliano...i ricordi sono i fatti che con il passare del tempo ci fanno vivere il presente con + sostanza..le tristezze passate si accettano, le gioia ti rafforzano l'animo, non mi piace ripetermi, ma leggerti mi dona emozioni poco importa di che natura siano..positive oppure negative ..svegliano la mente e gli ordinano di ...ascoltare quello che gli occhi leggono, un abbraccio con e gioia sempre
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 06/12/13 alle 12:54 via WEB
Ciao, Gioia... Oggi sei da me con l'altra veste... Ma io, essendo furbo... Ti ho riconosciuto egualmente! ;-) ;-)
Tralasciando gli scherzi... Sai bene quanto mi faccia piacere leggerti, ce lo siamo detti più volte in altre sedi. Non siamo sempre d'accordo, ma entrambi sappiamo emozionarci per taluni aspetti della nostra indole più intima.
E' vero, non è vitale tu mi dica il genere di emozioni che il leggermi ti provoca, ma... Non ti nascondo che se fossero "negative", ne rimarrei dispiaciuto. Perché vorrebbe dire che sono io ad essere "negativo" per te. Quel che scrivo, sono io o parte di me. Quella parte di nudità che mi regalo, e faccio scrutare...

Il mio abbraccio forte, (S)ereno fine settimana, Gioia...
 
   
allegra.gioia
allegra.gioia il 19/12/13 alle 09:22 via WEB
No..no..niente negatività..io non ho avuto la mamma..che fino a tre anni circa...e non posso avere ricordi come i tuoi..e anche con Gaia la mia gemella x forza di cose siamo cresciute separate e una zia di 8 anni e una nonna troppo giovane, non possono lasciare ricordi cosi importanti come quelli che hai descritto, ma è stato bello leggerli e sentirne un po di farne parte...un sorriso di graditudine un abbraccio di gioia sempre x te
 
     
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 19/12/13 alle 14:18 via WEB
Cara, Gioia...
Mi dispiace davvero tanto...
Sei riuscita egualmente a temprare il tuo carattere che sappiamo essere molto forte. E sai discernere il (B)uono dal resto, e sai farlo con fermezza. Quando è il momento di troncare: SI TRONCA!
Alla stessa maniera, devo ammettere che con me sei sempre stata gentilissima. E questo ci ha permesso di confrontarci su tematiche anche cardini. E poi... Al di là del carattere, conta il cuore... E tu sai quanto io apprezzi quel che fai per il sociale, per i bimbi... Certe cose sono davvero emozionanti...
Ti abbraccio forte e ti (A)uguro di cuore di trascorrere in serenità l'imminente Santo Natale...
 
Venere_o8
Venere_o8 il 06/12/13 alle 18:25 via WEB
Ho ricordato l' odore delle bucce d'arancia che mia nonna lasciava ad asciugare al sole. Sfrigolavano allegre e profumatissime quando accendeva il fuoco.
Quello dello zucchero disciolto in caramello sui dischi incandescenti delle sua cucina a legna. E quello della cannella con cui aromatizzava il caffè d'orzo che per me e mio fratello preparava al mattino e a merenda e sempre. Quest'ultimo è un ricordo che mi riporta a lei, continuamente...
Bussava alla porta della mia camera discreta, quando sapeva stessi studiando senza tregua, in vista di un esame. Entrava col suo sorriso dolce, rugosa, coi suoi occhi di cielo dietro agli occhiali... Mi diceva di fermarmi un po', di riposare la gola, giacché non facevo che ripetere a voce alta, di bere quella carezza aromatica e calda per appena cinque minuti, per poi riprendere persino con più lena... Tenevo la tazza tra le dita, scaldavo le mani gelate...
Ora ricordo che da bambina, quando mi sentiva ghiacciate le manine, mi portava fino al lavandino più vicino e me le lavava sotto il getto d' acqua tiepida, frizionandole appena. Poi me le asciugava e stringendomi diceva sempre che il sangue mi era finito nelle gambe lunghe e lì si era perso...

L'insolenza, se anima pensieri belli come questi e riverberi così, invita davvero a cercare ogni chiave d 'ogni pertugio, quantunque piccolissimo, schiudesse emozioni profumate e preziosissime di tal fatta...

Buona serata, Massi... Di cose belle e tanti sorrisi...
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 06/12/13 alle 19:54 via WEB
Dolce (A)mica mia...

Sono davvero felice tu abbia voluto condividere questi tuoi indelebili ricordi con me... Così importanti, così intimi, così (T)uoi...
Sai...
Mentre leggevo il tuo donarmi attimi di te e di tua nonna... Mi sono emozionato. Perché ti ho immaginata più piccina e perché io non ho conosciuto le mie nonne. La scena di te con la nonnina che con (A)more ti scaldava le manine, massaggiandole... E' (S)tupenda. Tenerezza, dedizione e amore allo stato più puro, incondizionato.
Quindi, azzarderei dicendo che... Le gambeTTe lunghe... Sono sempre molto calde anche adesso... Visto che le manine permangono gelate! ;-) ;-)

Si... La fanciulla della mia storia ha "appioppato" l'appellativo di "insolente" al Cavaliere... Forse perché rimasta spiazzata da una certa mal celata intraprendenza... Forse non vuole ammetterlo a sé stessa, ma quello "scossone", comunque, le occorreva...
Certo, di chiavi ne è pieno il mondo, e di serratura ancor di più, tuttavia... La chiave perfetta, quella unica, quella senza storia... Di quella ce n'è (U)na sola. Magari ne vorresti un'altra, ma dentro, dentro, sai che le altre, dovranno essere limate per farle calzare...

(S)plendido primo accenno di fine settimana... Il mio (A)bbraccio, puro, sincero...
 
tuffdart
tuffdart il 06/12/13 alle 19:21 via WEB
ciao Massimiliano... è un pò che non passo qui.. E ora trovo questo bel tuo post.. Inonda di ricordi anche me... Di quei momenti che forse tutti abbiamo, ma te hai una tua maestria nel suscitarli in chi ti legge...
Sempre piacevole leggerti...
Un Abbraccio... buon w.e.
Antonio
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 07/12/13 alle 15:30 via WEB
Lieto la mia narrazione ti sia piaciuta, Antonio.
I ricordi, talvolta, possono essere tutto. Ognuno ha il suo vissuto ed è bello fermarsi insieme, e rimembrare... Ognuno con i proprio tasselli, le proprie pietre...
Il mio augurio più sincero per un fine settimana (S)ereno...
 
gabriella.bioli
gabriella.bioli il 07/12/13 alle 15:12 via WEB
dico solo...bello ricordare ma soprattutto bello netrare e vedere che sei tornato
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 07/12/13 alle 15:32 via WEB
Ciao, Gabriella...
Mi fa molto piacere ritrovarti dalle mie parti: Fatti vedere più spesso! ;-)
Il mio abbraccio affinché il tuo fine settimana sia piacevolmente (S)ereno...
 
crazyinlove_2008
crazyinlove_2008 il 08/12/13 alle 23:31 via WEB
Dolce notte max baci
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 09/12/13 alle 13:02 via WEB
(S)plendido e sereno inizio di settimana, baci! ;-)
 
pepitapablita
pepitapablita il 14/12/13 alle 12:12 via WEB
:) Dalle mie parti si dice invece "mani fredde, cuore caldo", che non mi sembra affatto male come prospettiva... Bellissimo modo di scrivere e di raccontarti il tuo, trasmette emozioni, e non è da tutti. Un sorriso, Imma
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 17/12/13 alle 16:22 via WEB
Si dice anche da me quel detto! Magari siamo delle stesse parti... ;-) ;-)
Onorato la mia scrittura sia di tuo gradimento... Un abbraccio, Imma...
 
   
pepitapablita
pepitapablita il 22/12/13 alle 23:51 via WEB
Non so perché, ma non penso sai? In genere i miei "compaesani" li riconosco subito!:) Io comunque sono napoletana...
 
     
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 27/12/13 alle 20:38 via WEB
;-) Giusto!... Sei brava a riconoscere i tuoi compaesani. In effetti io sono romano e parlo il Laziale antico... ;-) ;-)
(S)plendido fine anno, e auguri sinceri per uno scoppiettante nuovo inizio!
 
stelladolce46
stelladolce46 il 27/12/13 alle 17:21 via WEB
Io sono qui approdata perchè hai condiviso su google+.Ma sei delle mie parti per caso,FVG?Mandi da Olga
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 27/12/13 alle 20:34 via WEB
Ti ringrazio per il gradito passaggio... E mi auguro qualcosa di mio ti sia in qualche modo piaciuto. Racconti, riflessioni...
No. Sono Laziale...
Il mio augurio sincero per una splendida serata, Olga... Un sorriso.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Regina il 28/02/14 alle 08:25 via WEB
Da qui il tuo cuore lo scorgo meglio, risplende di vita... La Fanciulla è meravigliosa! Ma ancor di più la tua mamma che stende castagne, patate americane e che racconta aneddoti: mi piace la tua mamma!Non è stupefacente quello che la scrittura può diversamente esercitare sui diversi che leggono? ... Scrivere è l'unico mezzo per far parlare l'anima, leggere è l'unica maniera per conoscere se stessi.
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 03/03/14 alle 13:04 via WEB
Ciao, cara Regina...
E' bello leggerti qui, da me, al mio desco.
Si, qui m'andava di raccontar di me. Ed anche la storia della fanciulla, in un certo senso, raccontava di me. Ogni cosa perfettamente incastonata nel suo tempo. E il tempo, inesorabile, scorre...
E non solo sulla pelle.
Contento ti piaccia la fanciulla. E la mia mamma.
Certo... Avresti pure potuto dire: MI PIACI ANCHE TU! ;-) ;-)

Tenendo da parte gli scherzi...
E' proprio come dici tu: "Scrivere è l'unico mezzo per far parlare l'anima, leggere è l'unica maniera per conoscere se stessi."
E' il conoscere, e soprattutto comprendere le reazioni degli altri... La vera difficoltà, il vero talvolta rimaner spiazzati e senza forze, perché certe cose, proprio non te le aspetti...

Sai che penso ? Certo di avertelo già detto, ma... Anche per me, come per te: "La pioggia mattutina piange sul vetro del finestrino del regionale delle nove, ma a me ricorda BACI…"
Anche se da anni non prendo il treno e vado in macchina... Le "lacrime" le vedo lo stesso, e solo, me le asciugo...

Torna a trovarmi quando vuoi, sei la benvenuta al mio umile desco... Un abbraccio, sincero...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Regina il 04/03/14 alle 12:58 via WEB
Ho sempre avuto l'impressione che l'anima aleggi sulla bocca. Le lacrime per tanto andrebbero sempre asciugate con dei Baci. Perfetti o meno, i Baci sarebbero la cura giusta ad ogni male dell'uomo. Tu "Piaci" perchè la tua mamma stendeva castagne e patate americane sul fuoco e raccontava aneddoti,nutrendoti ed arricchendo il tuo spirito, e sopratutto perchè ti ha salvato dal fuoco (se fossi finito arso vivo non saresti qui a scrivere - ti sto sorridendo divertita); come vedi, dire che mi "Piace" la tua mamma equivale a dire che mi "Piaci" anche tu... (:)) Adesso mi faccio un giro in questa, credo, cospicua parte di te, che tu chiami desco... :)
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 09/03/14 alle 18:28 via WEB
Scherzavo, era una semplice battuta la mia, ma... Ti confesso che il non esser finito dritto nel fuoco, ha il suo perché e fascino ! ;-) ;-)
Come già detto, sei gentilissima. E qualora trovassi qualcosa di interessante sbirciando le portate del mio desco, fischia pure... Mi manterrò nei paraggi. Al massimo andrò a comperare le sigarette. Anzi, no, dimenticavo... Ho smesso di fumare da un pezzo... Poco male, comprerò qualche altra cosa... ;-)
Riguardo al discorso su "Anaïs Nin", ti ho risposto nell'altro commento...

(S)plendido inizio di settimana...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Regina il 09/03/14 alle 20:55 via WEB
Perchè "desco"? Perchè? ... :) Me lo sono chiesta... In un linguaggio più antico significa "tavola" o mi sbaglio? Chissá se mai riusciró a smettere di fumare. Non ci ho mai neppure provato... :)
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 10/03/14 alle 12:02 via WEB
Vediamo... Mi domandi perché chiamo il mio Blog, desco ?
La risposta è molto più semplice di quanto tu possa immaginare. Le riflessioni che scrivo, non sono tutte immediatamente decifrabili. Richiedono dedizione, e piacere nel desiderarne una (S)peciale lettura tra le righe. Ecco che il Viandante deve sostare alla mia tavola apparecchiata, e senza fretta rifocillarsi. E sempre avrà il supporto e le premure di questo padrone di casa.
Ed un calice del mio Bellavista millesimato...

(...)
Il convivio ha già avuto inizio, quindi, vi avverto. L'ospite è sacro, ma il padrone di casa va onorato. Abbandonate satolli il mio umile desco. Allacciate le cinture, mettetevi comodi.
Il viaggio ha inizio...
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: Massimiliano_UdD
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 49
Prov: RM
 

LA MIA PICCOLA LUCE: L'ULTIMO VIAGGIO.

 La mia piccola Luce, 25 Agosto 2014


 Ciao piccola Luce,


ti scrivo queste poche righe perché… Ne ho bisogno.
Perché piangere davanti a questo schermo fa meno male che fissando il soffitto. Perché se sto qui mi tengo lontano dai balconi e dalle finestre che danno sul grande campo incolto sottocasa.
   E ti vedo scodinzolare lì in mezzo, felice, perché sapevi che non appena a casa ti avrebbe aspettato lo stecchino al salmone che adoravi. Come ogni mattima, come ogni sera. Come ieri mattina. Come mai più.
   In ufficio dormivi sempre. Tuttavia, bastava il minimo rumore perché tu abbaiassi a chiunque e non solo agli sconosciuti, come a voler per dire:
    << Anche questa è casa mia! >>, poi tornavi a ronfare sul tuo cuscinone, e sembravi una regina. Anzi: Eri la regina. E lo sarai sempre perché il vuoto che oggi m’appartiene non l’avevo messo in conto. 
  
Pensavo che dopo aver provato la più terribile delle perdite, il dolore per aver perduto un animale fosse qualcosa di gran lunga meno intenso, di blando addirittura.
E invece…
   Sono i ricordi a rendere lancinante un fendente o a far sì che certi lucciconi narrino gioia anziché dolore.
   Sei stata la prova che l’(A)more incondizionato, esiste. E che prima di averti io ero uno stolto e non capivo l’amore degli altri per gli animali e non capivo neanche perché talvolta piangessero, si disperassero, vedendoli star male. Tante cose non capivo.
Io ero cieco. Ma oggi vedo.

 

 
So che ti ritroverò un giorno.

Massimiliano 

 

AL VENTUR LERCIUME...


T
alvolta
 getti l'ancora e ti soffermi a riflettere sulle vicissitudini della vita, anche le meno tangibili...
Talvolta ti fai un'idea di una persona già il primo giorno, e dentro di te vorresti fosse sbagliata...
Tenterà di convincerti di essere diversa da come tu la vedi... E provi a crederle...
E' anche giusto farlo.

Tuttavia, a ogni piè, capita, fosse anche dall'imposta più tetra,  che la nuda verità s'affacci spavalda ad illuminar ragione... 

E ti rendi effettivamente conto di chi hai avuto davanti.
Però, stavolta, ironia della sorte, la delusione sarà tutt'altro che longeva, non ne rimarrai stupito...
In fin dei conti, lo sapevi già.
 

M.
(L'uomo dei difetti...)
 

[Post Scriptum]
Per i graditi ospiti al mio umile desco, ho sintetizzato, in un aforisma a mo' di promemoria, crudo e non meno illuminante, la digressione di cui sopra.
"Al ventur lerciume l'uomo fu forgiato da quel senno,  che poi,  fu il (P)rimo."

 

DALL'ALTO VEDI IL MONDO, DAL BASSO VEDI IL TUO.

Dal basso vedi il tuo, di mondo.

Ho sempre sceso le scale di corsa.
Le ho sempre viste come l'ostacolo ultimo tra me, i miei affetti, e la strada.
Un ostacolo blando. Un  connettivo pervio, da lasciarsi alla spalle il prima possibile.   E con la frenesia di chi,  alla stazione,  è sempre in ritardo.

Ma... Stamane no.
Ho percorso i gradini con la velocità dell'uomo, che dalla strada, non s'aspetta nulla di buono. 
E per questo la rimanda.
E per la prima volta ho ricavato del tempo da dedicare alla riflessione anche nell'unico luogo che da sempre avevo destinato al transito, alla zona franca, al canticchiar senza pretese.
Dall'alto vedi tante cose, ed io non lo nego.
Tuttavia, ciò che realmente vedi, è il mucchio.
Non riesci ad apprezzarne le differenze, a coglierne i dettagli.
E' dal basso che vedi ciò che accade intorno e ti rendi davvero conto della piccola grande verità.
Quando tu stai fermo, qualsiasi sia il tuo stato d'animo, il mondo intorno a te, si muove.
C'è chi non ti pensa proprio... E va veloce.
C'è chi apparentemente ti vuole bene... Eppur si muove.
In fin dei conti, quello che ha scelto di star fermo, sei tu.
Quando ti senti solo, sei solo.
Quando hai il minimo dubbio,  allora, non ci sono più dubbi.


M.
(L'uomo dei difetti...)

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963