Creato da Massimiliano_UdD il 30/03/2012

L'uomo dei difetti

Le riflessioni di un Viandante fuori dai giochi...

ORMAI SIETE QUI E SIETE VENUTI SPONTANEAMENTE!

Credo ci sia un'effettiva possibilità voi siate approdati al mio umile desco per errore. Magari proprio mentre facevate click sul blog della procace biondona di turno. Un'emozione di troppo, la mano che trema, e il click che va a finire sul collegamento di fianco. Questo. Il mio ovvero de "L'uomo dei difetti". 
Il convivio ha già avuto inizio, quindi, vi avverto.
L'ospite è sacro, ma il padrone di casa va onorato. Allacciate le cinture, mettetevi comodi.
Il viaggio ha inizio...

 

QUESTA, è LA MIA

 

Questa è la mia.

 

 Difficoltà mi colse
quando spaiato volli,
col verbo,
plasmare il siffatto legame,
tra l'uomo normale
e la (D)onna sua regale.


Inebriante è il profumo,
ansante è il respiro,
di tanti momenti
è il mio taccuino.


Funesta la sete
mai paga la fonte
.
Tra i fuscelli,
rovente,  la via mi confonde.
Allorché  dotto in pazzia,
borioso sentenzio:
Questa,  è la mia.


M.
(L'uomo dei difetti...)

 

QUANTA STORIA DIETRO UN VECCHIO...

Ad ogni nuovo respiro...
Si fa la storia.

Immaginandomi al "capolinea", vorrei potermi voltare e abbandonarmi ad un'ultima illusione:  Aver fatto della buona storia.

Quella che state per leggere,  in particolare,  è una riflessione alla quale sono intimamente legato.
La scrissi qualche anno fa, a matita...  E la scrissi per me.
Davanti, avevo il camino.
Alle spalle,  i trentacinque anni che m'avevano veduto bambino, ragazzo, uomo.
Intorno, solo l'abbraccio dei ricordi.
Lo sguardo, solo in parvenza perduto a discernere tra le fiamme il punto angoloso dalla cuspide. Avrei voluto, forse dovuto, esser nudo per godere appieno della proiezione che, "al di qua" dei miei occhi, s'andava saggiando...

Ho provato ad immaginare "il Vecchio" che potrei diventare...

IL VECCHIO


Non conquisto nuove terre per recintarle.
Le conquisto per conoscerle.
A me non importa se l'Amore impazzisce ancora per il mio odore,
se ho gettato la spugna o se ho deposto le armi.
Quello che conta è averlo conosciuto.
Attraverserò la Primavera,
poi quella dopo, e un'altra ancora...
Avrò gli occhi zuppi d'acqua,
saprò tante cose più di oggi,
  altrettante le avrò dimenticate
e allora mi chiameranno "vecchio".
Non il saggio...
Il vecchio.
Quanta storia dietro un Vecchio...


M.
(L'uomo dei difetti...)

 

QUESTA NOTTE è GIà DOMANI

Chi davvero ti vuole Bene sceglie le parole quando ti parla...
Chi ti ritiene importante non ti offende...
Chi preferisce perdere il suo tempo piuttosto che trascorrerlo con te, potrà anche essere una brava persona, ma, certamente, non è quella giusta per te...
Se in cuor tuo credi di meritare qualcosa in più della pura elemosina, abbandona il carro vizioso e affinchè in te rimanga ancora traccia di uomo, dileguati nella notte, quando tutti dormono, senza far rumore... e l'unica ombra che ti porterai dietro sarà alla stregua di un brutto sogno.
Questa notte è già domani...

M.
(L'uomo dei difetti...)

 

AREA PERSONALE

 
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« Un pomeriggio, all'improvviso.Vi presento la piccola LiLLi ! »

IL DANDY

Post n°176 pubblicato il 29 Novembre 2014 da Massimiliano_UdD
 

Ci fu un tempo in cui conoscevo un ragazzo che conosceva ancora poco la vita. Quelli, sarebbero stati gli anni suoi più belli. Gli anni in cui il dolore era solo qualcosa che s’ammucchiava al paniere dei sostantivi dello Zingarelli; il suo poi, l’aveva pure ereditato tutto sfilacciato e con tanto di pagine svolazzanti decorate da caffè in macchie solidali alle orecchie che ne addolcivano gli angoli, ma non i timpani che puntualmente venivano frizionati dalle urla della madre.
   Alle mamme, si sa, le orecchie ai libri non sono mai andate a genio. Ma non cullatevi sugli allori, perché anche il rigar dritto, non garantisce affatto l’immunità.
Sentite questa.
   In terza elementare ero diventato bravo e attento. Ricordo un tardo pomeriggio di Dicembre. Dopo più di due ore investite a leggere una ventina di pagine di sussidiario e fare di conto, tutto contento chiamo mia mamma:
<<
A ma’ ! Guarda che bravo che so’ stato, manco na recchia !  Mo’ posso anna’ a gioca’ a pallone co’ Pedro… >>
E mia mamma, con la scopa in mano, insospettabile:
<<
Tu non vai proprio da nessuna parte. Le pagine sono troppo nuove, neanche un’orecchia non è da te. Scommetto che non l’hai nemmeno aperto il libro! … E non piangere! Tra un’ora torna tua sorella e ti controlla i compiti. Intanto, comincia a leggere… E dall’inizio! >>
Insomma, puoi anche essere nel giusto, ma quando sei piccolo… Orecchie o non orecchie, sei spacciato. La tua fama di maschio ti precede.

Pensate un po’ se avesse scoperto che a far pipì dal balcone ero io e non mio cugino Pedro...

 

 

La rossa del Dandy

 

 

   A due passi da Piazza del Popolo c’era la Standa. Adoravo perdermici dentro. Il compartimento moda intavolava già dopo l’ingresso. Il piano terra era letteralmente disseminato da abiti e articoli di merceria. Per raggiungere la scala mobile d’accesso al secondo piano dovevi mettere in conto uno slalom tra manichini, lingerie, e stampelle adornate e pesanti piazzate su supporti rotanti di metallo. 
   Nel solo reparto dei dischi ci stazionavo almeno un’ora. Poi, un salto al piano rialzato dei libri, e il danno era bello che fatto. Entravo con gli occhiali da sole e all’uscita, era sempre notte.
   I libri della Standa non frusciavano come quelli delle librerie che ero solito frequentare. Affondavo il naso tra le pagine mentre le facevo scorrere a raffica e sapevano di buono. L’odore dei libri nuovi è uno di quegli odori che non sai mai come descrivere, ma che riconosceresti tra mille e uno e più effluvi.

   Quel pomeriggio, c’era un bel sole. Saranno state si e no le tre. Per non attendere l’apertura della Standa davanti al marciapiede come un fesso, decisi di fare un giro in Piazza del Popolo, godermi lo spettacolo dei piccioni e lasciare che le lancette scorressero un poco oziose.
   Il solito via vai di studentesse, donne coi bimbi in braccio che spingevano carrozzine ricolme di buste della spesa, anziani dal volto paonazzo che rincorrevano nipotini pestiferi, e tutto questo, accadeva al sole. Si, al sole, perché all’ombra, invece, seduto su una rampa di gradini, c’ero io. Tra le gambe l’inseparabile Invicta Jolly Top e in mano l’uniposca per imbrattare l’ultimo angolo dello zaino stranamente ancora vergine.
    Ecco che una Bentley Azure color panna s’avvicina lenta alla fila dei piloni di cemento che delimitano la zona pedonale centrale. Il motore è in folle, il ruggito dei seimila centimetri cubici mi graffia entrambi i timpani mentre visualizzo nella mente l’ago dei giri-motore svettare oltre la soglia dei cinquemila.
Adesso, il silenzio.
La tigre è arrivata.  E’ sazia. L’hanno sentita tutti.
I miei occhi gli sono addosso. Non la mollano.
E’ il turno degli umani”, penso.
   La portiera del conducente si spalanca in due tempi e ne viene fuori un uomo distinto sulla sessantina, elegante,  copri capo a tesa larga e cappotto cammello. Lo  scorgo chino infilare la testa all’interno dell’abitacolo e tormentare una leva. Il sedile in pelle ruota verso il volante rivestito di cuoio nero fino alle razze e fanno comparsa sui sampietrini, una dopo l’altra, due paia di gambe, chilometriche e perfette.
   Richiusa la portiera, le due donne si sistemano una alla destra e l’altra alla sinistra dell’uomo. Lo prendono sotto braccio e s’avviano verso il centro della piazza.
   La rossa dalla chioma riccia e vaporosa abbandona il braccio del suo attempato cavaliere e scatta solitaria incontro alla compagine di piccioni lanciando loro qualcosa che sembrano gradire. Il sorriso le illumina il viso già baciato da quel sole inconsueto, distende le braccia a mezz’aria abbracciando il cielo. Il tepore dei raggi cominciano a intiepidirle le gote, lo so, lo vedo, sono rosee, adesso.
Chiude gli occhi e prende a ruotare su se stessa, due giri con la naturalezza d’una prima diva degli anni ‘60. Dalla mia prospettiva l’avevo già relegata allo stato di dea con tanto di tacco 12, inarrivabile, intangibile, da guardare, ma con le dovute precauzioni.
   Eppure, il vecchio col cappotto cammello, c’era arrivato eccome. Ma io avevo solo 17 anni, e pure incompiuti. Che ne potevo discernere io di siffatte dinamiche.
   La mora dai capelli lunghi, la raggiunge.
La rossa indossa dei pantaloncini color antracite, l’altra, un pantalone di pelle nero, aderente, strettissimo.
Divertite, sembrano giocare. Intentano la prima strofa di Albachiara di Vasco Rossi, si sfilano le pellicce e se le scambiano.
   L’uomo s’accorge che lo spettacolo mi risulta assai gradito. Sembra fare una smorfia che interpreto di soddisfazione, richiama a sé le ragazze e, flemmatico, deposita un bacio sulle labbra di ognuna di loro, prestando cura che il tutto fosse nella mia più pregevole prospettiva.
   Le abbandona alla loro danza e s’avvia verso i gradini, verso di me.
   Me lo ritrovo seduto a un metro scarso. Gli anelli neanche si contano, e su entrambe le mani. Una catenina d’oro massiccio gli adorna il collo abbronzato, perdendosi poi tra il petto villoso e i primi due bottoni della camicia sbottonata.
Gli fisso le scarpe. Le classiche anni 20 da gangster bianche e nere. Costose, di qualità artigianale. Era la seconda volta che le vedevo.
La prima, ne Il Padrino di Francis Ford Coppola. Le indossava Sonny, Santino Corleone, il fratello maggiore di Michael Corleone, Al Pacino.
   Con la coda dell’occhio lo scorgo ruotare la testa nella mia direzione, ed era la seconda volta; come quando qualcuno freme per dirti qualcosa, ma tituba. Ma quel tizio non aveva affatto l’aria di uno che titubasse,  e capii solo dopo che in realtà, egli mi stesse solo studiando.
   Compie il gesto di avvicinarsi, ma è solo l’appiglio per iniziare una conversazione, il sedere rimane pressoché al suo posto.
   << A moré, te piàceno ? >>, mi dice con voce rauca, esattamente la voce che osservando la sua figura immaginavo gli si addicesse.
Avevo capito perfettamente la domanda, ma mi sentivo imbarazzato e feci finta di non capire.
   << In che senso ? >>
Ma lui non se ne cura e prosegue diritto.
   << Te le voi comprà ? >>
Abbasso lo sguardo, un gesto di stizza. E’ rozzo, volgarmente ricco, ma mi viene spontaneo dargli del lei, per reverenza anagrafica, suppongo.
   << Ma che dice… >>, gli dico, sfoggiando un ghigno che palesava disagio.
Il tizio tira fuori dalla tasca un fermaglio d'oro deformato dalla miriade di banconote che tratteneva, e ne sfila una da centomila.
   << A moré, le donne vere non so’ come le donne dell’artri, non so’ pe’ tutti, si le voi, comincia a mette i sordi da parte… Tie! >>, avvolge su se stesso il pezzo da cento e me lo infila nella tasca davanti del giubbetto di jeans, di fianco all’uniposca.
   Ero ancora più confuso di prima e poi non mi piaceva quando mi chiamavano "moro" o "moretto". Il primo istinto fu quello di rifiutare sonoramente, ma fui raggiunto da  due buffetti sulla guancia con il dorso della mano che mi lasciarono interdetto. Agitò un braccio e indirizzò un gesto alla ragazza coi capelli rossi.
   << Vedi moré, le donne so’ nate pe’ rompe i cojoni, je vai bène quanno pare a loro, te stressano e poi te dicheno che so' mestruate e che devi da capì. Alla fine sei sempre tu quello che nun capisce, hai capito ? C’è sempre qualcosa che nun je va bène… >>
La dea rossa ci si paventa davanti. Sorridente. Contagiosamente sorridente.
   << Stai a véde, moré ? … Che te pare una come l’artre, questa ? >>.
Nonostante si sia all’ombra, le guance, me le sento in fiamme.  Mi scopro fin troppo ammaliato dal suo viso.
Leggere efelidi le contornano il nasino dissolvendosi sulle gote, occhioni del colore del mare di Sperlonga ammiccano luminosi e impavidi e teneri. Linee conturbanti delineano labbra scarlatte, lascive e tumide.
   L’uomo si alza in piedi, prende la ragazza per una mano e la induce a fare un giro completo su stessa.
   <<  A moré, hai visto che culo, che tette, che stacco de coscia… E quanno le trovi tutte ‘ste cose su una sola! Femmine così il mestruo nun ce l’hanno mai. Quanno la matina me arzo dal tre piazze, me le trovo là, profumate, me le rimiro cor culo ar vento e me dico “cazzo, è buon giorno!” >>
Prende fiato e continua: << E non è mica finita qua, senti senti, a more’... A Giulia bella, dì a ‘sto moretto quanto lo ami er papi tuo... >>
  La voce della ragazza è piacevole, ma con un accenno infantile. E adesso conoscevo anche il suo nome.
   << Ti amo da impazzire, Dandy! ... Dan-dy! Dan-dy!! >>
   << A Giulia bella, dì a ‘sto moretto chi è er più grosso scopatore der monno! >>
   << Ma sei tu, Dandy ! ...Dan-dy! Dan-dy!! >>
   La faccenda cominciava ad arrivarmi chiara. E più la ragazza parlava e più scemava il suo fascino. Era bella da tremare, lo confesso. Ma avrei preferito che non parlasse. Ci sono persone che nel silenzio danno il loro meglio, ecco, Giulia era senz’altro una di queste.
Il Dandy estrasse due carte di credito dal portafogli e le porse alla ragazza.
   << Tiè bella der Dandy, annàte a fa’ shopping, comprateve er negozio, e ridete… Ridete… Ve vojo vedé ride! >>
   << WoW, Dandy! Ma prima voglio un grande gigantesco gelato al cioccolato con una montagna di panna! >>
   Giulia gli si avventa al collo, lo stropiccia, lo bacia, dà un bacio sulla guancia anche a me e giubilante corre sui tacchi verso l’amica al centro della piazza. Su una cosa ero d’accordo con quel Dandy, più la guardavo, più mi sentivo sereno. Giulia, in quel momento, era  l’immagine suprema della spensieratezza.
   << Hai sentito, moré ? Hai capito ? Si da granne voi èsse felice, devi da fà come me, “paghi e te levi er pensiero”. Senza troppi cazzi. Ce lo sai che ar maschio ce piace èsse piàto p’er culo se se tratta d’orgojo. Pago, e so’ er mejo maschio, er più bello, er più forte, er numero uno… So er Dandy!  Hai capito, moré ? 
Aricordate sto nome, Er Dandy! >>
   Forse ero troppo giovane per comprendere quell’ottica, forse troppo pulito, forse troppo lontano da quella ricchezza e quel mondo che m’ostentava davanti.
   << Si, ho capito. Ma a che serve, se poi è tutto falso, io non la voglio una donna che sta con me solo perché le offro una vita agiata e soldi a iosa! Io voglio una donna che stia con me perché mi desideri e mi apprezzi per quello che so essere. >>
   Mi era salita la rabbia e il tono della voce mi si era elevato senza volerlo. Mi sentivo pungolato su ciò in cui ho sempre creduto.
   << A moré, tojeme na curiosità, ma a te, che te piace ? >>
Sono sempre stato per le cose semplici, per i dettagli. Quel genere di cose che non costano nulla, ma se mancano, ti fanno sentire come uno dei tanti, come un numero senza peso che fluttua in uno spazio popolato da altrettanti numeri, altrettanto senza peso.
   << Mi piace chi si ricorda del mio compleanno senza che io glielo abbia rammentato. E che frema, eccitato, dalla sera prima, per essere il primo a volermi dire: "Auguri!".  Ecco, questo mi piace. >>
   << Bravo moré, me piaci. Me ricordi i bei tempi de quanno ero no stronzo qualunque, stronzo e idealista, de quanno ero come te, de quanno nun capivo 'n cazzo e figuramose le femmine. >>
   Si dà due botte con le mani sulle cosce e si rizza in piedi.
   << Dai moré, famo che avemo scherzato, i sogni so sogni, e nun te li vojo rovinà… >>
   Stava per andare via, ma istintivamente gli tocco un braccio per farlo voltare e reagisco di getto:  <<  Io non voglio pagare una donna perché ella mi voglia bene! >>.
   Scoppia a ridere, e io non capisco. Anzi, a me la cosa sembrava alquanto seria. Importante.
Mi guarda fisso negli occhi.
   << Si, moré. Er modo ce sarebbe. La voi na donna che te dice le stesse cose che dicheno a me e senza pagà ? >>
   << Certo che la voglio, e sono certo che l'avrò! >>
   << E allora vai, trova la più bella fica che t’aggrada e… Falla innamorà de te. E’ questo er trucco. >>
   Ah, be’, il discorso filava. Ma non mi sembrava nulla d’eccezionale. Era come aver scoperto l'acqua calda.
   << L’amore può tutto. Quando sei innamorato e guardi con gli occhi dell’amore è tutto bello. >>
   Di nuovo la sua risata che adesso cominciava a starmi sui nervi. E ancora una volta ne ignoravo i natali.
   << A moré, è mejo che me ne vado perché sei indifendibile. Vabbè, famo pure che la trovi e la fai innamorà come na pazza. Ma er problema te rimane. Perché lei te dirà pure che sei er mejo de qua e sei er mejo de là, ma er dubbio ce l’avrai sempre. E chi te lo leva quello. Nun saprai mai se te lo stà a dì perché lo ritiene vero o perché nun te vole fà soffrì… >>
   Mi rabbuio. Chino il capo e prendo a fissare lo zaino, ma fosse stata qualsiasi altra cosa, sarebbe stato lo stesso. Il Dandy non m’era affatto simpatico, ma non aveva del tutto torto. Una pioggia di pensieri mi si dimenavano nella testa, e francamente, nessuno di essi mi piaceva.
   La Standa stava aprendo, ma a me era passata la voglia. Anche il sole era sparito. Avrei solo voluto essere già a casa, a letto e con le cuffie a spararmi "The Unforgiven" dei Metallica dritto nelle orecchie per non pensare a nulla, Dandy in primis.
   Da lontano sento per la terza volta l’odiosa risata schiattata. Alzo il capo, lo cerco e lo vedo mentre accompagna con la mano, una alla volta,  il fondo schiena delle due donne all’interno della sua Bentley.
Si dà una regolata al cappello, poi mi guarda.
  << A moré! Stai contento che c’ho er trucco pure pé questo! Voi sapé che devi da fà dopo che l’hai fatta innamorà pé nun ce avé più er dubbio  e  pé créde a tutto quello che te dice ? >>
Lo guardo fisso, imbambolato e annuisco col capo.
Mi sorbisco per la quarta volta quella risata inconsulta da ebete.
   << Innamorate pure Tu ! Questo devi da fà… Ciao morè, er Dandy te salutant! >>
  
   La Bentley s’era già avviata. Prima di scomparire oltre il curvone dà due colpi di clacson. Come un riflesso spontaneo, una mano mi si agita nell’aria. Non seppi mai se fossero per me. Come del resto non seppi mai più nulla del Dandy.
   Sapevo solo che mi era venuta voglia di gelato. Un gigantesco gelato al cioccolato con una montagna di panna.



M.
(L’uomo dei difetti…)

Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mr.Py il 29/11/14 alle 18:07 via WEB
Spett.Dott. Zio Massimiliano;-) carissimo, onorato di leggerla con un nuovo racconto qui al nostro umile desco, io non avrei potuto far di meglio pregiato. Lei ha ragione dott.zio, io mai mi degnai di mandarle una cartolina, d'altra parte sono dettagli trascurabili, spero.(rimedierò, si fidi;-)) Il morale della favola oltre che lo scopo della vita, è l'amore, quello sì che conta davvero. I miei più sinceri complimenti pregiatissimo Dott. Massimiliano, senza offesa: http://youtu.be/X3dSXaElylU In onore del suo scritto, una lieta dalla Germania (Monaco precisamente)
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 02/12/14 alle 22:53 via WEB
Buona Gent.mo Pregiatissimo, Mr.Py...
La mia era solo una provocazione, ma Lei... Lei, ha preso subito la palla al balzo e lo zio al lazzo! ;-)
La ringrazio come sempre per la Sua presenza e docile e dotta perseveranza. Notevoli altresì le Sue dediche. Sapeva che nell'estate del 1992, nell'anno del mio diciottesimo compleanno, ebbi il piacere di ascoltare dal vivo, il signor Ligabue Luciano in concerto a Gaeta; allo stadio comunale. Era ancora "poco" famoso... Da poco uscito il suo "Lambrusco coltelli rose e popcorn". Eravamo pochi e lui fece aprire le porte dello stadio a metà esibizione per far entrare tutta la gente del paese che sostava fuori senza biglietto... Per far numero! ;-)
Erano altri tempi... La ringrazio per avermeli fatti rimembrare.
Le auguro una splendida sera e notte...
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mr.Py il 03/12/14 alle 16:52 via WEB
Dott.pregiatissimo zio Massimiliano, qual buon vento la portò nel nostro umile desco di martedì? zio dott?;-)Lei ha ragione onorevole, io difficilmente mollo, d'altra parte, questo è il mio e suo desco, abbisogna che io venga quasi quotidianamente a rifocillarmi, come lei mi insegna, che del domani non v'è alcuna certezza :-)Grazie a lei, senza offesa alcuna e in onore dei suoi tempi che furono spett.mo Dott. : http://youtu.be/zpMcIiuWB7I (buongustaio zio) :-)
 
     
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 05/12/14 alle 01:53 via WEB
Pregiatissimo, Mr.Py...
Ha visto che bravo che son stato ?
Ero qui Martedì, sono qui Venerdì... E mi rifocillo godendo anch'io delle dediche che elargisce con destrezza e passione e bontà. Ma la prego... Non mi faccia sentire anziano... Sia meno formale, sono lo Zio! Perbacco... ;-)
Sono lo zio UdD... E mi raccomando, non si confonda con ben più famoso UdC...

Il mio augurio per una serena notte... Un sorriso di buon auspicio!
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mr.Py il 05/12/14 alle 16:32 via WEB
Zio, dott.UdD;-) lei è uno zio e un uomo d'altri tempi e (senza tempo), non invecchierà mai, d'altra parte un uomo è vecchio quando non ha più sogni mentre lei pregiatissimo zio UdD ne ha ancora da vendere, noir compreso;-)Colgo quivi l'occasione, nel nostro umile desco per riportarle un carissimo saluto da parte della stimatissima scrittrice Sig.ra Mirabella Elisa, mi disse anche che lei zio è molto simpatico e io ne convengo. Adesso, pregiato zio Dott. : http://youtu.be/2KmYVPOZ5qo una lieta dal Belgio..clima piovoso
 
     
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 06/12/14 alle 18:58 via WEB
Caro, nipote ;-)
Credo sia giusto e soprattutto doveroso ci si cominci a dare del Tu. A meno che Lei non fosse così bravo da riuscirmi a dare del "coloro". ;-) ;-)
Tenendo da parte gli scherzi, mia caro Py... Ti ho sempre invidiato per via del tuo fare giramondo. E mi domando: Chissà quale lavoro farai oggi per essere sempre fuori mazzo !?
Grazie molte per le dediche musicali... Cosa sarebbe la vita senza musica e senza bionde...
Felice Tu sia qui a leggermi, stasera è Sabato sera, quindi andrai a divertirti come tutti i giovani e mi raccomando, a letto presto e non accettare caramelle dagli sconosciuti!
Hai il mio sorriso e il mio (A)ugurio per una (S)plendida Domenica! ... E se incontrassi qualche bella mora che pensi possa farmi piacere... Dalle tranquillamente il mio numero! ;-) ;-)
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mr.Py il 08/12/14 alle 17:15 via WEB
Massimiliano, Zio carissimo;-) potrei darti del Voi come facevano i nostri vecchi una volta ma...troppo impegnativo;-)Adesso, bando agli scherzi..Io sabato sera andai a ballare e incontrai soltanto donne dai capelli dorati...per farti cosa gradita ad una sig.na sola e senza troppi scrupoli, mi permisi di darle il tuo numero di telefono(proposito ti ha chiamato? zio Dott.Massimiliano?)? Oggi non lavoro, le feste sono sacre, di solito faccio il rappresentante di intimo femminile, roba di altri tempi ormai:-)Una lietissima zio, dall'Italia, precisamente Milano...clima freddo... http://youtu.be/w_8jeoBKQlQ (per noi zio;-))
 
     
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 08/12/14 alle 18:37 via WEB
;-) ;-) No, no... Il "voi" è troppo semplice per un giramondo come Te!
Dai Dai... Basta scherzare e concentriamoci sulle cose importanti. La signorina mi ha chiamato ed ha scoperchiato una pentola!
Comunque io sono uomo d'altri tempi... Non mi piacciono le batterie, soprattutto quando coinvolgono la famiglia! ;-)
Sono curioso... Quali capi di intimo vanno per la maggiore di questi tempi ?

A Milano, la capitale della moda... Divertiti e pensa allo zio malaticcio a letto...
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mr.Py il 08/12/14 alle 21:55 via WEB
Zio? ;-) adesso...bisogna che tu anche esca appena starai meglio che le signorine ci aspettano e poi lo sai che stanno organizzando dei corsi "full immersion" di ballo?;-)Milano è un altro mondo,gente, rumore, muisica, luci, boutique;-) tutto very chic, d'altra parte siamo anche sotto le feste natalizie. Quest'anno va di moda l'intimo in ecopelle, per le donne che non devono chiedere mai, slip a vita molto bassa zio Dott.Massimiliano, ma anche la canotta ha ripreso vita in questa stagione 2014/2015. Dai, dai rimettiti in sesto così iniziamo a girare insieme, il mondo ci aspetta zio ;-)
 
     
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 09/12/14 alle 21:19 via WEB
Mr.Py ! ... Nipote caro e furbeTTo !
Non so mica se sia un bene uscire con Te !... Tu ti occupi di un certo tipo di intimo e un certo tipo di fanciulle... Fanciulle che oserei chiamare "bionde a tratti" ;-) ;-) (...immagino Tu sappia decifrare questa frase... Da buon uomo di mondo quale Tu sei...)
Mi parli di ECOPELLE... Interessante... Ma tratti anche il commestibile ?

Un abbraccio... Mentre mi rimetto in sesto... (BUONISSIMA SERA PICCOLO...!)
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mr.Py il 10/12/14 alle 00:16 via WEB
Ehilà zio Dott. Massimiliano, carissimo, quale onore vederti affacciato quivi al nostro umilissimo desco;-)così veloce, zio Dott.?? Suvvia animo, animo zio e bando a tutte queste ciance, adesso, vengo qui a dirti che l'ecopelle personalmente come materiale per l'intimo lo trovo orribile ma tant'è che la moda non guarda in faccia a me :-)Per il commestibile bisogna aspettare tempi migliori. Le bionde a tratti? Le migliori;-) Un saluto dalla Grcia, precisamente Atene...tempo buono.. ( http://youtu.be/C5Ra3qHSF68 ) onoratissimo:-)
 
     
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 14/12/14 alle 00:43 via WEB
Caro, Py... Ma che dedica musicale "particolare" !
Come dire... A tema! Magari in chiave rivalutata, ma...
Devo tirarti le orecchie, lo sai ?
Vai spifferando ai quattro venti il mio aver ripreso a lavorare al noir e d'accordo, ma... Non è mica in dirittura di arrivo! ... Sai che non posso lavorarci a tempo pieno e per tanti motivi... E poi, dobbiamo giocare sull'effetto sorpresa, facendo e facendoci una "bella" sorpresa.
Sai che ho un cucciolo di tre mesi con me ?
E' bellissima... Si chiama "LiLLi" :-)
Se vuoi la presento ufficialmente con un post fotografico... Attendo tuo parere... Al tuo ritorno in Italia, s'intende! ;-)

Serenissima Notte, nipote prezioso e caro...
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mr.Py il 14/12/14 alle 01:31 via WEB
zio, zio, zio??dai dai, bando alle ciance che tu non me la racconti giusta, poi sai che io non ho tempo di aspettare le soprese?suvvia, sono indaffaratissimo;-)nonché spifferatore noto;-) presenta questa cosa...Lilli?dott. zio?? non fare il modesto, il noir è già in dirittura di arrivo, animo animo, datti una spicciata a ultimarlo;-)Bulgaria ancora io
 
sunshine_sun
sunshine_sun il 02/12/14 alle 17:04 via WEB
Ciao Massi, buon pomeriggio, certo che tu già a 17 anni eri molto profondo, di solito a quell'età si pensa a giocare, a divertirsi mentre invece tu avevi le idee molto chiare sul futuro, su chi avresti voluto. Certo il Dandy parla bene quando dice:falla innamorare, com'è che se fosse semplice far innamorare qualcuno/a di noi, ma quello è un tipo di uomo che forse mai ha conosciuto l'amore, magari nemmeno gli è mai interessato;-)Un po' mi fa anche invidia:-) Anche se poi, io credo che lui soffra sotto sotto di solitudine, c'è poco che dica, nn mi convince con quel suo fare baldanzoso e quel sorriso artificiale di facciata eh no;-)
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 02/12/14 alle 23:19 via WEB
Cara, Ale... Ma buona sera! ;-)
Ricordati, riposo... Ci vuole riposo... ShShhhhhhhhhhhhhhhhh
Senti, ma... Perché pensi che il ragazzo del racconto, sia io ?
Potrebbe essere semplicemente il protagonista del mio racconto... Io sono solo l'autore :-)
Comunque, ci hai visto bene. Questo racconto è a tratti crudo e forte, ma anche la vita lo è. E la scrittura è per me qualcosa che "non deve domandare permesso". Perché nel momento in cui ci si pone il problema del dire o non dire o forse del sarebbe meglio dirlo in un'altra maniera, inevitabilmente, si interpongono dei filtri e il messaggio non sarà più lo stesso.
La figura del Dandy, per quanto cinica e volgare, esiste. Non è qualcosa di poi così lontana da noi. Il denaro, la vita agiata sono una bella tentazione per molta gente. Gente come il Dandy offrono tutto questo, in cambio di bellissima presenza a ricambio frequente, disposta a tutto tondo.
Tutto questo non mi piace. E l'ho voluto narrare alla mia maniera. Mi auguro abbia indotto a riflettere... Anche se, alla gente, piace leggere "roba succinta"... Questo mio è lunghetto, l'avrai letto solo Tu...
Anzi, no... L'ha letto anche il pregevole Mr.Py al quale per qualche oscuro motivo, vado a genio...

Ti (A)bbraccio forte, grazie per esserci e NON esserti ancora stufata delle mie umili cose...
Carezze dolcissime alla piccola Jenny... (D)olcissima Notte, riguardati... BacioTTo!
 
   
sunshine_sun
sunshine_sun il 04/12/14 alle 10:52 via WEB
Buongiorno Massi, ho pensato che il ragazzo del racconto fossi tu perché spesso gli scrittori quando scrivono ci mettono anche del loro vissuto. Io nn so che cosa piace leggere alla maggioranza della gente, vero è, come giustamente hai detto tu, che in Italia siamo il popolo che legge di meno, comunque nn sono la sola che ti segue, ci mancherebbe altro:-) tu nn scrivi affatto cose umili, tu hai l'umiltà e questa è una bellissima dote. Un abbraccio anche a te e un caro ringraziamento dalla piccolina
 
     
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 05/12/14 alle 02:04 via WEB
Cara, Ale...
Stanotte sto cercando di scrivere qualcosa. Te lo dico un anteprima perché mi è venuto in mente proprio adesso... Di inserire una piccola digressione sulla "tecnica della marcita" all'interno della scena con L'uomo alto vestito di nero. Detto così è tutt'altro che chiaro il concetto, ma... Lascia fare... ShShhhhhhh
Vedremo cosa ne verrà fuori... Chissà... ;-)

Come al solito Ti ringrazio per le parole di stima che spendi a mio favore... Sei fin troppo buona e mi fa davvero piacere. Perché so che mi leggi sul serio e lo fai sempre... Durante questo fine settimana vorrei provare a lavorare "alle mie cose" con incisività... Anche se non mi sento affatto in forma...

Ti lascio il mio (A)bbraccio forte e una carezza speciale alla piccola Jenny... Ma anche a Sandy...
(S)ogni preziosi, dietro quei profumi, dietro quello specchio...
 
     
sunshine_sun
sunshine_sun il 08/12/14 alle 19:20 via WEB
Massi, spero tu ti rimetta in forma il più presto che si può, davvero. Sei riuscito a lavorare alle tue cose in questo lungo fine di settimana?Un abbraccio anche a te da parte nostra, grazie, sei sempre tanto gentile...
 
     
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 09/12/14 alle 21:23 via WEB
Carissima, Ale...
Ho lavorato alle mie cose, ma non come avrei voluto... Ho tutt'ora un sacco di cose da sistemare e pensieri e non sono affatto in forma. Ma l'importante è darci dentro... Anche poco è già qualcosa... Domani sarà una giornata piena, ma da Venerdì e per tutto il fine settimana mi auguro di fare meglio e bene. L'intenzione c'è tutta...
Un fortissimo (A)bbraccio a Te e alle piccoline... (B)acioTTo !!! ;-)
 
sunshine_sun
sunshine_sun il 02/12/14 alle 17:30 via WEB
P.s. X il signore di sopra, la salute è ancora più importante ;-)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mr.Py il 03/12/14 alle 16:58 via WEB
Spett.ma M.lle (o ex M.me?)?;-) ...ad ogni modo, lei quivi al nostro umile desco (mio e del Dott. si intende)mi insegna che la salute è più importante dell'amore? Lei ha ragione in pieno pregiatissima, si discetteva d'amore, la salute la davo per sottointesa, ad ogni modo ha fatto bene a farmelo notare:-) Si affacci più spesso M.lle;-), senza offesa: http://youtu.be/YCb-l9zsFeY :-**
 
   
sunshine_sun
sunshine_sun il 04/12/14 alle 10:55 via WEB
spett.mo lei Mr.Py, la ringrazio x la dedica, io amo molto quella canzone, lei è veramente gentile:-) Nn mi offendo affatto, soltanto una cosa Mr. Py, meglio M.me e basta, merci bien :-)
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mr.Py il 04/12/14 alle 23:55 via WEB
eh eh, devoir (plaisir);-) http://youtu.be/aswqp9ZDLUU
 
Guendablabla
Guendablabla il 03/12/14 alle 16:33 via WEB
Buonasera Massimiliano... proprio oggi ho ricevuto su whatsapp, uno di quei video... con tanta bella musica... ma tante belle parole... e se non secca a nessuno, testualmente riscrivo: C'era uan volta un0isola, dove vivevano i sentimenti e i valori degli uomini: il Buon Umore, la Tristezza,il Sapere... così come tutti gli altri incluso l'Amore. Un giorno venne annunciato ai sentimenti che l'isola stava per sprofondare, allora prepararono tutte le loro navi e partirono, solo l'Amore volle aspettare fino all'ultimo momento.Quando l'isola fu sul punto di sprofondare, L'Amore decise di chiedere aiuto. La ricchezza passò vicino all'ìAmore, su una barca lussuosissima e l'Amore le disse "Richezza mi puoi portare con te?" "Non posso, c'è molto oro e argento sulla mia barca, e non ho posto per te!" L'Amore allora decise di chiedere aiuto all'Orgoglio che stava passando sul suo magnifico Vascello "Orgoglio ti prego, mi puoi portare con te?" "non ti posso aiutare, Amore... qui è tutto perfetto e potresti rovinare la mia barca" Allora L'Amore chiese alla Tristezza che gli passava accanto "Tristeza ti prego, lasciami venire con te" "Oh Amore, sono così triste che ho bisogno di stare da sola". Anche il Buon Umore passò di fianco all'Amore, ma era così contento che non udì che lo stava chiamando. All'improvviso una voce disse: "Vieni Amore, ti prendo con me" Era un vecchio che aveva parlato. L'amore si sentì così riconoscente e pieno di gioia che dimenticò di chiedere il nome al vecchio. Quando arrivarono sulla terra ferma il vecchio se ne andò. L'Amore si rese conto di quanto dovesse e chiese al Sapere: "Sapere, puoi dirmi chi mi ha aiutato?" "E' stato il tempo" rispose il Sapere. "il tempo?" si interroò l'Amore, "perchè mai il Tempo mi ha aiutato?" Il Sapere pieno di saggessa rispose: "Perchè solo il Tempo è capace di comprendere quanto l'Amore sia importante nella VITA".
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mr.Py il 03/12/14 alle 17:07 via WEB
Preg.ma Sig.na Guenda, lei è sempre la benvenuta, bene ritrovata spett.ma, i ringraziamenti miei e del Dott. Massimiliano(mio zio, per la cronaca), con stima profonda : http://youtu.be/1W8JvSvxVrs :-):-**
 
 
Guendablabla
Guendablabla il 04/12/14 alle 16:02 via WEB
...questa mi è nuova... mi sono persa qualcosa??? adesso risponde il nipote??? non confondetemi... vi prego!!! grz cmq per la canzone dedicata!!!
 
   
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 05/12/14 alle 01:40 via WEB
Buonasera, cara Guenda ;-)
Hai visto che gentile il pregevole Mr.Py ?
Nelle sue vene scorre l'ospitalità... E vedendomi sempre più di rado da queste parti, si prende la briga di rispondere ai miei commensali in attesa del mio ritorno... L'educazione prima di tutto.
E poi sono zio, molto zio... Ricolmo di difetti, ma sempre zio ;-)

Ti ringrazio per il tuo intervento e per la storia che mi hai gentilmente riportato... Sai che l'avevano mandata anche a me ? La maggior parte delle cose che mi mandano su WhatsApp sono sconce :-) Ma... Ogni tanto ne capita qualcuna che davvero induce alla riflessione, ed è bella...

Un saluto sincero, un sorriso... Buonissimo fine settimana...
 
Elefantino.Latino
Elefantino.Latino il 03/12/14 alle 20:25 via WEB
Il messaggio è arrivato. Non è la prima volta che ti leggo e ti ho letto con i toni più disparati. Dalla sparatoria al sesso famelico e sempre con arte. Ciao.
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 05/12/14 alle 01:46 via WEB
Se il messaggio è giunto nella sua interezza, io sto a posto. Se al termine del racconto, la nostra mente, ancora rimane per qualche momento a rimuginarci sopra, vuol dire che ci ha lanciato gli input giusti...
Il mio stile, mi auguro sia riconoscibile al di là della tematica affrontata.
Sono un uomo con i suoi punti di forza (forse) e con le sue debolezze (certamente). Le esorcizzo o le camuffo narrandole ispirato... I miei personaggi toccano comunque la mia anima... Nascendo da un conflitto...
Buona notte.
 
solaconme1967
solaconme1967 il 06/12/14 alle 09:57 via WEB
Buongiorno Massi....ho cominciato a legerti ma sono di corsa passo un'altra volta,con calma un bacio buona giornata ciaooo Lina
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 06/12/14 alle 19:01 via WEB
Buonasera, cara L.
Non preoccuparti... Torna quando vuoi. Questo è un racconto abbastanza forte, perché narra di un personaggio che REALMENTE E' COSI'. Non possiamo fingere se vogliamo arrivare per bene... Anche la narrativa ha le sue regole...
Prometto che adesso lavorerò solo al noir ... Quindi, perdonami!
Ti (A)uguro di cuore un sereno fine settimana...
 
   
solaconme1967
solaconme1967 il 09/12/14 alle 21:48 via WEB
Ciao massi...rieccomi scusa per la mia poca presenza....ho letto tutto il racconto...e ho provato un senzo di nausa,a leggre ke le persone pensano ke con i soldi possono comprare tutto,a loro e tutto dovuto,so ke è la realtà, ke ce ne sono molti anke di peggio.Ma un uomo ke alla sua età doveva essere un esempio per un ragazzo di 17 anni,invece il più maturo eri te...possono anke dire un gran sognatore ma le cose semplici sono quelle più belle...sono quelle ke danno la felicità...come mangiare un gelato e apprezzare tutto il suo sapore...rimani semplice come ai tuo 17 anni ke sei grande più di Dany. ps le mamme ogni tanto sbagliano ma nn lo fanno apposta...un bacione semplice Massi....buona serata mi ha fatto piacere leggere Lina
 
Katartica_3000
Katartica_3000 il 07/12/14 alle 23:08 via WEB
Lunghetto o meno, leggo anch'io con molto piacere questo tuo racconto che ha tanto il sapore dell'autobiografia. Mi fa tanta tenerezza il Dandy, perchè è un vinto, ormai: vinto dagli anni, dalla consapevolezza di non aver granchè da offire nè da pretendere, se non fosse per qualche banconota con cui compra l'amore finto..E mi fa tanta tenrezza anche il giovane protagonista, con quegli ideali ancora nitidi e netti, tipici dell'adolescenza, con quella voglia di gelato e d'affetto che tiprende all'improvviso..Mi piace come scrivi, Massi..te l'avevo forse già detto??^_^ Baciotti infiniti
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 08/12/14 alle 15:36 via WEB
Ma... Grazie di cuore, cara StregheTTa Dany! ;-)
Sono contento sia del fatto che Tu mi abbia letto e sia d'esserti piaciuto. Tu sei una poetessa che stimo e so che puoi capirmi. Questo genere di racconti, lo sai, non sono la mia regola. Ne avrò scritti solo un paio così forti... Ma era necessario. Certi personaggi avrebbero perduto la loro "forza" laddove filtrati. Talvolta, non se ne può fare proprio a meno... E poi, era la giusta contrapposizione all'indole ancora sognante del ragazzo... "puro in mezzo a tanto lerciume".
Un forte (A)bbraccio, sereno Lunedì dell'Immacolata... Bacio!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ELISA MIRABELLA il 08/12/14 alle 19:54 via WEB
Ciao Massimiliano, sono rimasta colpita dalla severità di tua madre. Non le andava bene proprio niente. Se i libri avevano le orecchie era colpa tua poiché li avevi strapazzati. In caso contrario, se erano perfettamente ben curati, secondo lei, non avevi studiato e dovevi ricominciare tutto dall'inizio. Figliolo, ma non ti ribellavi mai. Mio figlio non mi avrebbe mai consentito di dubitare della sua parola e non mi ha mai idolatrata, sebbene io mi consideri una buona madre. Forse tu hai una esagerata considerazione buonista della donna che ti ha dato la vita. Non volermene a male, ma anche i genitori sbagliano e talvolta lo fanno talmente bene da creare problemi ai propri figli. Scusami se mi sono permessa di criticare l'autoritarismo di tua madre, ma il comportamento autorevole è quello che preferisco. Ciao e buona serata Elisa Mirabella
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 09/12/14 alle 21:15 via WEB
Buonasera, Elisa...
Sai...
Mia madre è una donna con un carattere forte. Ma la vita è stata davvero ingrata e ferale come fendente, con noi e in particolare con lei. Quando una mamma perde una figlia, poi, non è più la stessa. Perde interesse per tutto e invecchia prima che il tempo scorra... Da piccolino ero un discolo. Ma solo da piccolino. ;-)
Non preoccuparti, puoi dire qualsiasi cosa, anche perché non c'è nulla di male in ciò che dici, anzi... E' un momento per poter dialogare, confrontarsi...
Ti ringrazio e Ti lascio il mio augurio per una serena sera...
 
licciardi.annam2011
licciardi.annam2011 il 13/12/14 alle 12:39 via WEB
Hai ragione Massimiliano. Sei una persona molto comprensiva. Senza rendermene conto ho contestato i metodi educativi di tua madre pensando alla mia, che quando ero piccola, quasi non si rendeva conto della mia esistenza, sebbene io facessi il possibile per meritare l'affetto dei miei genitori. Erano, purtroppo anni difficili, soprattutto a livello economico e mio padre non era un santo nei suoi confronti, perciò la faceva spesso soffrire. Scusami se mi sono permessa di criticare la tua mamma, che per ogni persona è intoccabile. Buon pomeriggio Elisa Mirabella.
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 14/12/14 alle 01:30 via WEB
Ciao, Elisa... Innanzitutto, ti ringrazio per il gradito intervento e torno a dirti che non c'è proprio alcun problema. Qui ci si confronta e ognuno può e deve dire ciò che realmente pensa, altrimenti i confronti ne risentirebbero, risultando in qualche modo artefatti...
Il mio augurio sincero per una serena Domenica ed un proficuo inizio di settimana... Un sorriso di buon auspicio...
 
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Mr.Py il 13/12/14 alle 23:37 via WEB
Pregiata Mirabella, signora suvvia su;-)Dott.ssa ma adesso non sono tempi difficili secondo lei?? dott.ssa?? i soldi non ci sono, figuriamoci farli girare stimata. Non si deve scusare signora, ognuno espone i propri punti di vista e sia io che(soprattutto)lo zio Dott. Massimiliano la comprendiamo benissimo, torni quando vuole a discettare qui nel desco, adesso il pregiato zio è molto occupato(io anche stimata sig.ra bella Mirabella), ma quando si può, si risponde...omaggi sig.ra dott.ssa: http://youtu.be/wWJvhU2WOfY N.B zio? ma che fai? ;-) il noir ti ha ingollato? Dott.??;-)una serena continuazione di sabato, qui dalla Bulgaria...una cartolina, adesso, io...
 
 
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ELISA MIRABELLA il 17/12/14 alle 06:20 via WEB
Auguri di buona giornata ad entrambi. E' sempre un piacere conversare con lo scrittore Dottor Massimiliano e con il suo Carissimo nipote Dottor Mr.Py. E' così? Spero di aver compreso bene il vostro grado di parentela. In caso contrario, mi scuso. Elisa Mirabella
 
   
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Mr.Py il 17/12/14 alle 13:28 via WEB
Carissima Dott.ssa Elisa, noto che si sveglia all'alba pregiatissima signora, lo zio dott.Massimiliano è mio zio del primo grado, ha inteso benissimo stimata, adesso è ultra impegnato tra scienza, noir e cane, ;-) Una lietissima anche a lei,signora, sempre un piacere e un'onore vederla...
 
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Regina il 16/01/15 alle 15:01 via WEB
Finalmente sono riuscita a leggere questo tuo racconto, mio carissimo Massimiliano; e ne sono veramente felice!

Già avrai intuito che ho un debole per le narrazioni “introspettive” che si affacciano ai ricordi: siano essi ricordi reali, siano invece sensazioni rivisitate e rimaste come sfumature che dal reale hanno preso le tinte lasciandoci nell’essenza una certa tonalità.

Ed ora, io non so se questo sprazzo narrato sia concretamente o in parte avvenuto, ma ci ho riconosciuto moltissimo di te; è stato come bere in tua compagnia un caffè ai tavolini di Piazza del Popolo, mentre a pochi metri un TE ragazzino, riconosceva, forse turbato dalla rivelazione stessa, la sua vera essenza che mai avrebbe tradito.

Oh, sì, mi è piaciuto tanto tanto; nel contenuto ed anche nello stile; questo tuo stile introspettivo che fa scorrere le parole come l’acqua cristallina di un torrente e che ti fa seguire la scena come se ti ci trovassi di persona…

In fondo le prime cose tue che ho avuto il piacere di leggere, e che mi hanno spinto a seguirti, correvano su questa linea: e, come si dice, il primo amore non si scorda mai… : ))

Torna presto!!!... :****

Regina
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 19/01/15 alle 22:16 via WEB
(R)egina, finalmente! ;-)
Va be', non preoccuparti, so bene quanto Tu sia impegnata di questi tempi :-) Anzi, ti dirò di più: L'impegno più bello e importante che ci possa essere!

Adesso, sono contento questo racconto ti sia piaciuto. Anche perché, in un certo senso, immagino ti ricordi "Patrizia" ;-)
Ho sul mio taccuino una versione "leggermente" diversa da questa pubblicata qui sul blog, ma ho scelto di mantenere le differenze... Se un giorno dovessi pubblicare una raccolta, pubblicherò l'altra variante. Ma trattasi di soli dettagli.
Come sempre, dici bene. Si tratta di un racconto fortemente introspettivo. Lo stile narrativo, al di là del contenuto, è ciò che ci rende unici. Nel bene e nel male, ma unici. Anche il Tuo stile è per me riconoscibilissimo. Non vorrei dirti adesso cose che già sai, ma della Tua apprezzo soprattutto il desiderio di annegare la tra le righe il profumo e il peso della Tua terra. Ne viene fuori una scrittura che accresce il lettore, lo rende pago, sazio.
E' bello leggersi... E' bello riflettere e imparare l'un l'altra.
Mi auguro di sentirti presto e nel frattempo, Ti (A)uguro di cuore una meravigliosa settimana... (B)acio!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Regina il 16/01/15 alle 15:20 via WEB
P.S.Tua mamma mi sta veramente troppo simpatica; ormai l’ho “intravista” attraverso diversi frammenti di racconto e mi fa troppo sorridere…

Ma avrà mica qualche origine “sud-ista”?... : )))… Comunque sia nella sua severità ha un che di deliziosa e genuina comicità…

Ma poi, se scrivi così bene lo dobbiamo anche a lei, che ti faceva leggere e rileggere le stesse pagine senza curarsi troppo delle tue lamentele… Dunque, W tua mamma che ti ha fatto diventare quello che sei!W! :)
 
 
Massimiliano_UdD
Massimiliano_UdD il 19/01/15 alle 22:40 via WEB
Guarda che adesso te la vado a salutare ;-)
Dunque, mia mamma è nata in un antico paese che porta il nome di "Castelforte". E' ubicato sempre nel Lazio, ma proprio sul confine sud. A due passi dal Garigliano.
Devo dire la verità. Mia mamma è una buona mamma. Tante volte non ci troviamo perché comunque la mentalità è sempre di una donna "all'antica" :-) Ma abbiamo un bel rapporto, sono legatissimo a lei. Sono il suo bastone della vecchiaia... Me lo dice sempre ;-)
Ha bisogno di me anche per sfogarsi... Le tensioni famigliari non mancano mai, purtroppo.
Mio papà... E' un'artista. Per tanti versi eccentrico, ma stiamo parlando del passato. Adesso è più rilassato, grande camminatore... Nonostante l'età, percorre a piedi 10 km al giorno, tutti i giorni. Domeniche comprese.
Quando era giovane mia mamma ne ha dovuto sopportare di cose ;-) ... Sarà perché ha sempre avuto un certo successo con le femminucce... ShShhhhhhhhh ;-) ;-)
Va be', se vorrai ti racconterò in separata sede... ;-)
Un (A)bbraccio, a presto!
 
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LA MIA PICCOLA LUCE: L'ULTIMO VIAGGIO.

 La mia piccola Luce, 25 Agosto 2014


 Ciao piccola Luce,


ti scrivo queste poche righe perché… Ne ho bisogno.
Perché piangere davanti a questo schermo fa meno male che fissando il soffitto. Perché se sto qui mi tengo lontano dai balconi e dalle finestre che danno sul grande campo incolto sottocasa.
   E ti vedo scodinzolare lì in mezzo, felice, perché sapevi che non appena a casa ti avrebbe aspettato lo stecchino al salmone che adoravi. Come ogni mattima, come ogni sera. Come ieri mattina. Come mai più.
   In ufficio dormivi sempre. Tuttavia, bastava il minimo rumore perché tu abbaiassi a chiunque e non solo agli sconosciuti, come a voler per dire:
    << Anche questa è casa mia! >>, poi tornavi a ronfare sul tuo cuscinone, e sembravi una regina. Anzi: Eri la regina. E lo sarai sempre perché il vuoto che oggi m’appartiene non l’avevo messo in conto. 
  
Pensavo che dopo aver provato la più terribile delle perdite, il dolore per aver perduto un animale fosse qualcosa di gran lunga meno intenso, di blando addirittura.
E invece…
   Sono i ricordi a rendere lancinante un fendente o a far sì che certi lucciconi narrino gioia anziché dolore.
   Sei stata la prova che l’(A)more incondizionato, esiste. E che prima di averti io ero uno stolto e non capivo l’amore degli altri per gli animali e non capivo neanche perché talvolta piangessero, si disperassero, vedendoli star male. Tante cose non capivo.
Io ero cieco. Ma oggi vedo.

 

 
So che ti ritroverò un giorno.

Massimiliano 

 

AL VENTUR LERCIUME...


T
alvolta
 getti l'ancora e ti soffermi a riflettere sulle vicissitudini della vita, anche le meno tangibili...
Talvolta ti fai un'idea di una persona già il primo giorno, e dentro di te vorresti fosse sbagliata...
Tenterà di convincerti di essere diversa da come tu la vedi... E provi a crederle...
E' anche giusto farlo.

Tuttavia, a ogni piè, capita, fosse anche dall'imposta più tetra,  che la nuda verità s'affacci spavalda ad illuminar ragione... 

E ti rendi effettivamente conto di chi hai avuto davanti.
Però, stavolta, ironia della sorte, la delusione sarà tutt'altro che longeva, non ne rimarrai stupito...
In fin dei conti, lo sapevi già.
 

M.
(L'uomo dei difetti...)
 

[Post Scriptum]
Per i graditi ospiti al mio umile desco, ho sintetizzato, in un aforisma a mo' di promemoria, crudo e non meno illuminante, la digressione di cui sopra.
"Al ventur lerciume l'uomo fu forgiato da quel senno,  che poi,  fu il (P)rimo."

 

DALL'ALTO VEDI IL MONDO, DAL BASSO VEDI IL TUO.

Dal basso vedi il tuo, di mondo.

Ho sempre sceso le scale di corsa.
Le ho sempre viste come l'ostacolo ultimo tra me, i miei affetti, e la strada.
Un ostacolo blando. Un  connettivo pervio, da lasciarsi alla spalle il prima possibile.   E con la frenesia di chi,  alla stazione,  è sempre in ritardo.

Ma... Stamane no.
Ho percorso i gradini con la velocità dell'uomo, che dalla strada, non s'aspetta nulla di buono. 
E per questo la rimanda.
E per la prima volta ho ricavato del tempo da dedicare alla riflessione anche nell'unico luogo che da sempre avevo destinato al transito, alla zona franca, al canticchiar senza pretese.
Dall'alto vedi tante cose, ed io non lo nego.
Tuttavia, ciò che realmente vedi, è il mucchio.
Non riesci ad apprezzarne le differenze, a coglierne i dettagli.
E' dal basso che vedi ciò che accade intorno e ti rendi davvero conto della piccola grande verità.
Quando tu stai fermo, qualsiasi sia il tuo stato d'animo, il mondo intorno a te, si muove.
C'è chi non ti pensa proprio... E va veloce.
C'è chi apparentemente ti vuole bene... Eppur si muove.
In fin dei conti, quello che ha scelto di star fermo, sei tu.
Quando ti senti solo, sei solo.
Quando hai il minimo dubbio,  allora, non ci sono più dubbi.


M.
(L'uomo dei difetti...)

 
 
 

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