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« L'evoluzione del progettoCaratteristiche generali... »

Inizio dei lavori di preparazione del telescopio, Salvo ha implementato RICERCA 4

Post n°4 pubblicato il 26 Settembre 2010 da rucal

13 settembre: Roberto Musmeci mi informa sui ritardi nella realizzazione del video che gli avevo richiesto per documentare lo stato attuale delle strutture dell’Osservatorio di Monterosso Almo. Mi dice che ha un appuntamento con il sindaco di Monterosso per domani, 14 settembre, per sottoporgli i preventivi di spesa riguardanti il ripristino dell’Osservatorio.

Ripensando all’ultimo fecondo colloquio con Marco Thomas ho cominciato a fantasticare sulla fattibilità dei progetti di ricerca di telescopi automatizzati in remoto. Mi sono anche chiesto se sul mercato internazionale della strumentazione astronomica, professionale o semiprofessionale, è presente un qualche produttore di Osservatori automatici, in gestione remota, acquistabili chiavi in mano, ai quali fare ricorso (se si dispone di un adeguato budget) nel caso ci si orientasse verso programmi di ricerca basati su survey a grande campo e per lunghi periodi di tempo. Se il nostro progetto dovesse avere il successo sperato, uno dei possibili sviluppi potrebbe riguardare l’applicazione commerciale del know how acquisito, a livello scientifico e tecnologico.

L’azienda RP ASTRO ha le caratteristiche giuste per progettare e produrre in piccolo serie queste “unità” osservative, che potrebbero essere costituite da una gamma di telescopi con diametri che potrebbero variare tra i 30 e i 60 cm, corredati da uno o più astrografi, muniti di camere CCD o digicam, messe a fuoco motorizzate, computer incorporati, coperture ad apertura/chiusura pilotate in remoto e sensori meteo. L’idea mi sembra particolarmente interessante!

 

16 settembre: Marco Thomas conferma l’acquisto di un LX200 di 30cm, usato, che sarà opportunamente modificato per le survey previste dal nostro progetto. Il telescopio dovrebbe poi essere installato o in Piemonte, oppure il Valle d’Aosta. E’ su questo strumento che si faranno i test hardware e software necessari per definire la corretta configurazione per l’esecuzione dei progetti di ricerca. Ci auguriamo di poter attivare anche il telescopio di Monterosso Almo. Sarebbe un bel colpo fare delle sperimentazioni alle due estremità d’Italia!

Ora dobbiamo attivare il team di ricerca. Indicando i nomi e possibilmente trovando sulla via degli osservatori motivati ed interessati a conseguire dei risultati importanti.

 

18 settembre: “La Notte della Luna”  ha avuto un buon successo, anche se a S. Giovanni Persiceto pioveva!

Ma anche Jacky, a la Réunion, ha avuto seri problemi meteo: nuvoloni minacciosi attraversavano il cielo, velocissimi, creando un bell'effetto scenografico intorno alla Luna, ma che non erno altrettanto affascinanti a livello scientifico!

Tra l’altro, a la Réunion nella stessa giornata c’è stato un forte terremoto di magnitudo 5!

Jacky non me ne ha parlato, evidentemente non ci sono stati danni rilevanti.

Per questo nostro progetto gli amici Jacky, Gérard, Thierry si sono dati molto da fare, dovremo ringraziarli sentitamente per l’aiuto e la collaborazione!

Più fortunato Salvo Massaro a Palermo, dove il cielo è stato velato solo a tratti. Tutte le finestre nella pagina del sito EAN (www.eanweb.com/moon_watch_party_streaming.htm ) erano aperte; abbiamo avuto 250 visite, che non è un brutto risultato per  una pessima serata piovosa!

Alle 21:15 Giuseppe Pupillo ha tenuto la sua conferenza, ottenendo un buon successo. Ho poi preso la parola, raccontando un po’ di storia del cannocchiale nel Seicento, con cenni a Galileo  e alla toponomastica lunare introdotta da padre Riccioli (1651). Ho fatto rilevare le notevoli difficoltà nel riconoscere ciò che si osserva ponendo per la prima volta l'occhio al cannocchiale. Ho posto l’accento sull’importanza del background culturale che sta alla base di ogni interpretazione visiva: non “osserviamo” con gli occhi, bensì con il cervello, e ciò che vediamo lo inseriamo in un modello generato dalle nostre esperienze precedenti. La breve conferenza è piaciuta ed è stata applaudita. 

 

20 settembre: Lunghissimo e costruttivo colloquio con Marco Thomas: parliamo di tutti i possibili aspetti del progetto URANIA Global Village, dal punto di vista culturale, scientifico ed organizzativo. Concordiamo pienamente nel dare l'assoluta priorità ad una serie di programmi di ricerca sistematica di SN, comete, variabili e transiti extrasolari. Per lanciare alla grande il progetto dobbiamo ottenere nel breve termine dei risultati consistenti, da pubblicare sulle riviste, nei siti e nei blog. Diamo anche il via all'acquisto dell'LX 200, che a giorni sarà in officina RP ASTRO per le opportune modifiche, riparazioni ed aggiunte strumentali.

Ricevo una mail Jacky dalla Réunion, è entusiasta per aver partecipato al nostro progetto di San Giovanni Persiceto, il Moon Watch Party, ci vuole anche aiutare per cercare una sistemazione per un nostro telescopio in un'area che sta  trattando per l'acquisto e nella quale  installare i telescopi dell'associazione ARECA. Vedremo se l'opzione Réunion in un prossimo futuro avrà degli sviluppi interessanti.

Jacky e la sua associazione potrebbero essere coinvolti nel progetto: dare, da subito, un taglio internazionale all’iniziativa, si potrebbe rivelare, sotto ogni aspetto, una mossa vincente! 

  21 settembre

Roberto Musmeci, che segue l'Osservatorio di Monterosso Almo mi informa sui progressi: pare che l'amministrazione comunale sia  disponibile a finanziare gran parte del ripristino dell'osservatorio. In questo momento manca solamente il preventivo dei collegamenti di rete. Sono state ipotizzate due possibili soluzioni: una rete classica oppure un ponte radio con cui collegare l'intero giardino all'interno del quale sorge l'Osservatorio. In quest'ultimo caso si può sfruttare un piccolo anfiteatro nei pressi dell'osservatorio per la divulgazione.

Roberto appare soddisfatto, perché scrive: “devo dire che tutti qui a Monterosso, dal sindaco e vicesindaco all'opposizione e ai tecnici sono attivi e coinvolti nel progetto, il che mi fa credere che la cosa andrà in porto malgrado le varie pastoie burocratiche”.

 22 settembre

Ho preparato una bozza di piano operativo per i prossimi mesi.

Ho diviso le azioni da intraprendere in due attività che procederanno in parallelo.

 

TELESCOPIO THOMAS

 

1)      ottobre-novembre: Marco Thomas sistemerà il telescopio LX200 di 30cm; aggiungerà due astrografi di 200 mm, possibilmente identici, ognuno munito di digicam (Canon EOS, modello da definire a 12 bit); il 30 cm disporrà di un CCD classico. Marco eseguirà una serie di test funzionali. Oltre a decidere dove installare il telescopio, resta da definire il tipo di copertura e gli eventuali sensori meteo. Il sito potrebbe essere a Coazze (1200 metri, prov. Torino) oppure a Saint Barthélemey, nei pressi dell'Osservatorio della Valle d’Aosta.

2)      Novembre-dicembre: Salvo Massaro si interfaccia con Marco Thomas per testare l’automazione e la remotizzazione del telescopio con RICERCA 4. Salvo gestirà il telescopio da Palermo.

3)      Dicembre-gennaio: il telescopio sarà installazione a Coazze oppure a Saint Barthélemy. Iniziano i test sul campo. Si lancerà il programma di ricerca SN e, in simultanea, la caccia alla cometa, con la procedura descritta alle pp. 13-14 del documento: http://www.eanweb.com/Immagini_RELAZIONE_MAASS/ver_02_MAASS_Project.pdf

Per avere un’idea delle potenzialità del sistema (che sono anche condizionate dal seeing e dal numero di notti serene), occorreranno alcuni mesi di utilizzo, in modo da accumulare diverse decine di ore di osservazione automatica.

4)      Se i risultati di cui al punto 3) saranno soddisfacenti dal punto di vista tecnico e scientifico, allora si costituirà un’associazione che avrà il compito di gestire il telescopio THOMAS, quello di Monterosso Almo, e quanti altri si aggiungeranno nel corso del tempo.

 

OSSERVATORIO DI MONTEROSSO ALMO

 

a)      Se non ci saranno problemi gestionali, nel corso dei prossimi 6-8 mesi (presumibilmente), la struttura dell’Osservatorio dovrebbe essere pronta per la remotizzazione, che sarà eseguita da Salvo Massaro e da Roberto Musmeci.

b)      Novembre-dicembre: Marco Thomas metterà mano alle modifiche da apportare al telescopio di Monterosso. Qui c’è un problema economico da risolvere, si conta sull'intervento di uno sponsor. Quando i due telescopi saranno pronti per lavorare simultaneamente, essi potranno fotografare oltre 300 galassie per notte, con la camera CCD, e coprire 4000 gradi quadrati (il 20% della sfera celeste) fino alla 14 magnitudine. Questa imponente massa di immagini, equivalente ad oltre 2 GB/notte di dati, dovranno essere adeguatamente gestiti ed archiviati.

 

COME ORGANIZZARSI PER GESTIRE CON LA MASSIMA EFFICIENZA I RISULTATI PRODOTTI DAI TELESCOPI REMOTI

 

Alcune considerazioni preliminari. In primo luogo, nessuno, in ambito semiprofessionale, si è finora trovato nella situazione di dover gestire un programma osservativo così ambizioso e complesso. Naturalmente, in Italia e nel mondo, esistono numerosi telescopi in gestione remota, spesso a disposizione degli amatori. Non ci risulta, però, che nessuno di questi telescopi sia utilizzato in programmi intensivi di ricerca. Solo occasionalmente essi effettuano survey o scansioni del cielo.

Il loro principale impiego non si discosta per nulla dalle solite riprese “estetiche” dei soliti oggetti, ormai fotografati miliardi di volte e in tutte le salse possibili ed immaginabili!

Essendo probabilmente i primi a concentrarci su queste ricerche, dovremo praticamente inventarci tutto, dalla gestione efficiente dei dati, al modo di comunicare i nostri risultati verso l'esterno nel minor tempo possibile; oppure, come fare a ricevere, in tempo reale, le segnalazioni di eventi imprevedibili e di breve durata, quali i GRB.

E' evidente che pur avendo a disposizione una strumentazione altamente automatizzata, l'ultima parola nella valutazione dei risultati (ad esempio, un'eventuale scoperta) spetta ad un operatore  “umano”.

La gestione di due o più telescopi, la programmazione delle osservazioni e l'analisi dei dati,  richiede la disponibilità di un team di persona fortemente motivate.

Le osservazioni più significative e le scoperte che sono alla portata del nostro sistema saranno opportunamente pubblicizzate, attraverso pubblicazioni cartacee e sul web.

 

24 settembre: Salvo ha finito di implementare RICERCA 4 e me ne invia una copia da testare. Scorro per oltre un’ora le numerosissime funzionalità di questa nuova versione. Il programma è davvero eccezionale! Marco Thomas conta di sistemare velocemente LX200 per poter subito dopo testare il programma. Mi convinco sempre più che il progetto URANIA Global Village ci darà delle grandi soddisfazioni!

 

 
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