PRONTI

Se ne stanno lì, vestiti di tutto di punto, piedi su un muretto, con un mojto in mano.A vederli non si capisce bene cosa ci facciano lì : sono quasi le otto di sera.Uno, il più basso dei due, indossa un abito blu con una camicia azzura ed una cravatta bordeux.L'altro sfoggia un grigio gessato aderente a pennello, con una camicia bianca ed una cravatta blu.Darebbero quasi l'idea di due travet  che si incontrano per scambiarsi le reciproche opinioni sui mercati e le borse.Se non fosse per quest'insolita cornice che hanno scelto.Se ne stanno lì, a bere il loro il mojto e chiacchierare, mentre osservano le nuvole colorarsi di un tramonto violastro e i lampioni specchiarsi nel canale.Difficile che parlino solo di mercati e di cifre.Difficile che non parlino degli anni che li separano dal giorno in cui si sono conosciuti.Difficile che non si chiedano che fine hanno fatto alcuni dei loro compagni di viaggio, di quel viaggio, oramai concluso, almeno quello, solo quello.Difficile che non parlino dell'estate che si stanno lasciando alle spalle, e dell'inverno che cercheranno di vivere.Impossibile che non parlino di Lei, impossibile che non parlino di Loro.Le giornate si sono accorciate: il sole è tramontato definitivamente.Si alzano e se ne vanno, con il mare alle spalle.Sono pronti .