Giro la chiave nella serratura. L'appartamento non mi sembra neppure lo stesso, complice la pulita che gli ha dato la mamma di Luca. Tutto questo contribuisce ad allontanare e rendere ancora pių incerte le immagini della mia mente, i ricordi, visivi, olfattivi. Tattili. Poche sere fa. Cosė vicino cosė lontano. Uno spezzato della mia vita che si incrocia con la tua, febbrilmente, nella calura di una stanza divenuta nostra alcova, isolata dallo spazio e dal tempo. Un incontro che forse va oltre il meramente fisico; ma č uno slancio che sappiamo entrambi non potremmo sostenere, destinati a franare miseramente. Intanto rimango qui a sorridere di una notte che un tempo avrei semplicemente scartato a priori, giudicata folle e disprezzata. Una notte meravigliosa nella quale iniziare a riscoprirsi vivo, insieme a te, poco importa se una notta sola.