“Ti capita mai di parlare con qualcuno che non conosci o credi di non conoscere per quanto ti è dato di sapere in questa vita ..ed eppure è come se nel magnetismo degli sguardi ..ci fosse un codice di un precedente passaggio da decifrare…..? “ Nell’assurdità umana di voler contenere e conteggiare il tempo in periodi limitati ..riaffiorano rumorosamente caotici e casuali i ricordi dei natali passati … intimi disegnano la mia geografia emotiva odierna …. Il cuore si sofferma e soppesa le assenze terrene… … la tua per prima mia mamma cara. …..Rimango tormentosamente dolente aggrappata a quest’anno anche se è quello che ti ha portata via .. come a non voler chiudere questa drastica parentesi … E ..seppur talvolta ho nuotato nel dolore …ne ho percepito furiosamente la sua intensità ….. Ogni Natale poi, torna il ricordo del nonno Narciso, classe 1892, la memoria impietosa non mi concede tangibile il ritaglio di tempo in cui lo conobbi, ma le sue foto e i racconti delle sue gesta che io adoro ai mie figli raccontare si .. Un temerario cuore … colui che in una trincea della prima guerra mondiale ebbe il coraggio di indossare uno striscione con la scritta “W l’anarchia” … per questo venne arrestato, non fu fucilato poiché analfabeta, per non scontare la pena a Gaeta dove si fece tatuare, decise di scontare la sua pena negli arditi e dio volle che ne uscisse vivo … Orgogliosa dello scorrere nelle mie calde vene del suo sangue come quello di mamma e degli avi miei tutti !… Un fiume gorgogliante di vite che furono che tinge tutte le mie passioni portando loro avanti in continuità…. “ Oh ..Potessi io, darti le mie viscere per farti assaggiare il sapore del desiderio di cui si sono intrise ..potessi tu sentire i richiami striduli dei loro contorcimenti “ …… Accesa sotto il sole risplendo dei miei avi il bagliore
schmerzlich Narziss
“Ti capita mai di parlare con qualcuno che non conosci o credi di non conoscere per quanto ti è dato di sapere in questa vita ..ed eppure è come se nel magnetismo degli sguardi ..ci fosse un codice di un precedente passaggio da decifrare…..? “ Nell’assurdità umana di voler contenere e conteggiare il tempo in periodi limitati ..riaffiorano rumorosamente caotici e casuali i ricordi dei natali passati … intimi disegnano la mia geografia emotiva odierna …. Il cuore si sofferma e soppesa le assenze terrene… … la tua per prima mia mamma cara. …..Rimango tormentosamente dolente aggrappata a quest’anno anche se è quello che ti ha portata via .. come a non voler chiudere questa drastica parentesi … E ..seppur talvolta ho nuotato nel dolore …ne ho percepito furiosamente la sua intensità ….. Ogni Natale poi, torna il ricordo del nonno Narciso, classe 1892, la memoria impietosa non mi concede tangibile il ritaglio di tempo in cui lo conobbi, ma le sue foto e i racconti delle sue gesta che io adoro ai mie figli raccontare si .. Un temerario cuore … colui che in una trincea della prima guerra mondiale ebbe il coraggio di indossare uno striscione con la scritta “W l’anarchia” … per questo venne arrestato, non fu fucilato poiché analfabeta, per non scontare la pena a Gaeta dove si fece tatuare, decise di scontare la sua pena negli arditi e dio volle che ne uscisse vivo … Orgogliosa dello scorrere nelle mie calde vene del suo sangue come quello di mamma e degli avi miei tutti !… Un fiume gorgogliante di vite che furono che tinge tutte le mie passioni portando loro avanti in continuità…. “ Oh ..Potessi io, darti le mie viscere per farti assaggiare il sapore del desiderio di cui si sono intrise ..potessi tu sentire i richiami striduli dei loro contorcimenti “ …… Accesa sotto il sole risplendo dei miei avi il bagliore