ALIVE IN THE NIGHT

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Dal diario " Valissa e i racconti del pozzo al limitar del bosco " Aveva camminato abbastanza per sentirsi stanca …. Per arrivare ad un dunque … erano passati in fondo altri nove anni ..e tutto aveva preso un binario ..voluto ma anche inaspettato …. Certo avrebbe potuto rifiutare quel riproporsi dal passato ..ma vedete,  Vasilissa, nonostante la maturamezzaetà era ancora capace di sognare e di credere che quella fosse davvero una cosa speciale …La posta in gioco ..già, elemento non facile da sottovalutare … eppure aveva bisogno di sapere se anche questa ultima pulsione poteva essere rinchiusa per sempre nel cassetto del dimenticatoio .. nessuno poteva capirla,  solo con un’ unica persona avrebbe potuto condividere questa cosa … ma era stanca veramente stanca e decise allora di sdraiarsi nella neve  e guardare per un attimo quel cielo plumbeo che sembrava formare una cupola soffice sui suoi sentimenti. … apri braccia e gambe e comincio a fare l’angelo il freddo umido della neve sciolta pentrava fino alle ossa …..Non sapeva .. non voleva comprendere … si sentiva follemente dilaniata in oscillazione tra parametri di bene e male che variavano a seconda dei suoi desideri  di volta e in volta … e per sentirsi viva e vivida  stringeva la neve nella mano fino a sentire il forte dolore dell'assideramento  assideramento … avrebbe voluto avere un cuore assiderato … un cuore maturo, corazzato e stabile alla ragione …. E invece no il suo era rimasto piccino ..e lei altro non era che una donna bambina..Eppure cio’ che sentiva, cio’ che la faceva piangere era qualcosa di profondo che veniva da chissà quale ancestrale e passaggio  ………. Tutto era in discussione, se vogliamo in rivoluzione ….ma… era poi sbagliato il volerlo riguardar in faccia ? (continua …)