Parte 1 Carne ossa viscere e legamenti guidati da un anima …. Dolente fiera e ardente …. Non poteva farci nulla… “non posso nulla fare” … si accovacciava nella grande conca del castagno ..tana di chissà quali fiere voraci ..rifugio oscuro delle sue piu’ antiche paure … Chiuse gli occhi per “vedere” solo i rumori … si strinse in se … in una elaborata ricerca di collocazione spaziale … immaginabile soltanto … un puntino piccolo e respirante … sublimando il suo intelletto clinico comicnio’ mentalmente a salmodiare domande “Quanto è grande l’universo ? “ “ La vibrazione di un om “ “ cosa cerchi in me ? “ chiese il castagno … “ cerco appartenenza …” “ Puoi alleviare questo mio senso di solitudine ? “ “ io non sono che un albero fermo in questo luogo e nel tempo fino a quando le mie radici porteranno linfa alle mie pendici ….. “ “ lascio io sia per questa notte la tua creatura … quella che porti in grembo ..vuoi ? “ “ come potrei mai rifiutartelo ? “ Hurikane slego’ le braccia dalle gambe e appoggio da seduta i palmi delle mani contro il tronco cavo … nella posizione del loto cadendo credendo di poter a lungo meditare … e invece sprofondo nel caldo denso mare del sonno….. Si ritrovo piccola a galleggiare su un guscio di noce con accanto ragni pattinatori che la deridevano per la sua immobilità… lei era permalosam, molto permalosa zitta zitta comincio’ a gonfiarsi di acerba rabbia fino a urlare con una voce simile all’insieme dei venti di un uragano spazzo via i ragni e persino il guscio di noce e si butto sott’acqua … (continua)
VulkaniKAmente
Parte 1 Carne ossa viscere e legamenti guidati da un anima …. Dolente fiera e ardente …. Non poteva farci nulla… “non posso nulla fare” … si accovacciava nella grande conca del castagno ..tana di chissà quali fiere voraci ..rifugio oscuro delle sue piu’ antiche paure … Chiuse gli occhi per “vedere” solo i rumori … si strinse in se … in una elaborata ricerca di collocazione spaziale … immaginabile soltanto … un puntino piccolo e respirante … sublimando il suo intelletto clinico comicnio’ mentalmente a salmodiare domande “Quanto è grande l’universo ? “ “ La vibrazione di un om “ “ cosa cerchi in me ? “ chiese il castagno … “ cerco appartenenza …” “ Puoi alleviare questo mio senso di solitudine ? “ “ io non sono che un albero fermo in questo luogo e nel tempo fino a quando le mie radici porteranno linfa alle mie pendici ….. “ “ lascio io sia per questa notte la tua creatura … quella che porti in grembo ..vuoi ? “ “ come potrei mai rifiutartelo ? “ Hurikane slego’ le braccia dalle gambe e appoggio da seduta i palmi delle mani contro il tronco cavo … nella posizione del loto cadendo credendo di poter a lungo meditare … e invece sprofondo nel caldo denso mare del sonno….. Si ritrovo piccola a galleggiare su un guscio di noce con accanto ragni pattinatori che la deridevano per la sua immobilità… lei era permalosam, molto permalosa zitta zitta comincio’ a gonfiarsi di acerba rabbia fino a urlare con una voce simile all’insieme dei venti di un uragano spazzo via i ragni e persino il guscio di noce e si butto sott’acqua … (continua)