Quanto si puo’ percepire un assenza? Come puo’ qualcosa o qualcuno che fisicamente in particelle molecolari non c’è riempirti l’animo con un vuoto immenso come a risucchiarti tutto cio’ che hai dentro e lasciarti solo l’involucro di pelle muscoli e legamenti che senza scheletro si afflosciano come un palloncino gonfiato ma poi non chiuso …. Ti ritrovi allora in un fiume in piena e, vorresti far scorrere questo tuo bisogno di esser consolata verso qualcuno … ma quel qualcuno non c’è … Allora cerchi di aggrapparti, mentre annaspi nelle acque infuriate dell’irrequietezza… ma trovi soltanto rami secchi che cedono alla presa… il fiume della vita è in piena, lo gonfiano anche le lacrime che in lui riversi …. Eh si che sai nuotare! Ma il tuo movimento non si adatta ora alla corrente … provi a rimanere in quel punto ma il fiume scorre e ti fa sbattere contro le pietre dure dei ricordi seppur ti porti avanti ...ti affonda e tenta di affogarti per poi risputarti a galla piu’ in là e il prima e già il fu. No che non serve a nulla imporre il proprio movimento , tanto vale che tu ti lasciassi andare … brava, cosi come a scorrere… bisogna concedersi anche alla tristezza e lasciare fluire il dolore… E proprio quando ti i sembra che non si sia altra via che affogare tendi la mano e senti l’acqua solleticarti i polpastrelli fresca fluida fluente e ricominci a nuotare …sensazione magica quel remare … comprendi che basta virare e seguire la corrente anche se porta altrove magari a nuovi complicati mulinelli umorali o a precipitare nella ripida cascata degli eventi in accadimento .. MA non aver paura tu …zitta e nuota e nuota …e tra le bolle del respiro o quelle generate dal tuo notare intravedici un po’ chi o quel che ti pare …
H2Oevolmente
Quanto si puo’ percepire un assenza? Come puo’ qualcosa o qualcuno che fisicamente in particelle molecolari non c’è riempirti l’animo con un vuoto immenso come a risucchiarti tutto cio’ che hai dentro e lasciarti solo l’involucro di pelle muscoli e legamenti che senza scheletro si afflosciano come un palloncino gonfiato ma poi non chiuso …. Ti ritrovi allora in un fiume in piena e, vorresti far scorrere questo tuo bisogno di esser consolata verso qualcuno … ma quel qualcuno non c’è … Allora cerchi di aggrapparti, mentre annaspi nelle acque infuriate dell’irrequietezza… ma trovi soltanto rami secchi che cedono alla presa… il fiume della vita è in piena, lo gonfiano anche le lacrime che in lui riversi …. Eh si che sai nuotare! Ma il tuo movimento non si adatta ora alla corrente … provi a rimanere in quel punto ma il fiume scorre e ti fa sbattere contro le pietre dure dei ricordi seppur ti porti avanti ...ti affonda e tenta di affogarti per poi risputarti a galla piu’ in là e il prima e già il fu. No che non serve a nulla imporre il proprio movimento , tanto vale che tu ti lasciassi andare … brava, cosi come a scorrere… bisogna concedersi anche alla tristezza e lasciare fluire il dolore… E proprio quando ti i sembra che non si sia altra via che affogare tendi la mano e senti l’acqua solleticarti i polpastrelli fresca fluida fluente e ricominci a nuotare …sensazione magica quel remare … comprendi che basta virare e seguire la corrente anche se porta altrove magari a nuovi complicati mulinelli umorali o a precipitare nella ripida cascata degli eventi in accadimento .. MA non aver paura tu …zitta e nuota e nuota …e tra le bolle del respiro o quelle generate dal tuo notare intravedici un po’ chi o quel che ti pare …