Mi è sembrato di sentire un rumore ... sono nell'antro della mia belva umorale ... odo frastuoni non molto lontano provo fastidi ancestrali ....cerco orsu' refrigerio sdraiandomi in un mare di verde e profumate ortiche ... in principio di un participio non troppo passato, ascolto il loro pruriginoso tocco salire insistente su tutta la parte di pelle_nonfigliadiapolllo_ che alla piante aderisce .. grattandomi per necessario istinto trovo un varco nella pelle, ne afferro una cima e comincio piano a scorticarmi per intero ... questa la mia dolorosa muta di cui ho fatto' piu' che virtu' ... getto questo rivestimento al vento e a chi vorrà nutrirsene SEMMAI ... senSIbile mi scopro fatta di carne rossa pulsante, tenuta insieme dai legamenti a rinchiudere le viscere calde, che languide racchiudono del mistero della mia esistenza ... vorrei saperle leggere come facevano gli antichi per comprendere la mia missione a questo mondo... Ho procreato e mandato avanti quindi un mio tassello ...ora che faccio attendo inerme il momento? ... la via per la felicità, dicono i saggi, passa nel distacco dagli affetti e dall'insorgere delle umorali istanze (GLF) nonché dal ripudiare le cose terrene ... in che cosa allora sono IMmutata ? mi strappo ad uno ad uno i legamenti così che anche la carne possa cadere a terra liberando le viscere acri e dolenti ... cade tutto persino il cuore e rimane infine solo una gabbia ossea -che si muove lenta e sinuosa mentre in essa, rinchiusa ringhia prepotente la mente il suo richiamo a ritmo incalzante verso chissà quale assenza .... Mi giro indietro e vedo quei poveri resti giacere ... fui dunque questo e quel soltanto ? possano quei resti senza riporto nutrire almen la madre terra ... mentre tutto intorno si fa tenebra...
APoKAeklisse
Mi è sembrato di sentire un rumore ... sono nell'antro della mia belva umorale ... odo frastuoni non molto lontano provo fastidi ancestrali ....cerco orsu' refrigerio sdraiandomi in un mare di verde e profumate ortiche ... in principio di un participio non troppo passato, ascolto il loro pruriginoso tocco salire insistente su tutta la parte di pelle_nonfigliadiapolllo_ che alla piante aderisce .. grattandomi per necessario istinto trovo un varco nella pelle, ne afferro una cima e comincio piano a scorticarmi per intero ... questa la mia dolorosa muta di cui ho fatto' piu' che virtu' ... getto questo rivestimento al vento e a chi vorrà nutrirsene SEMMAI ... senSIbile mi scopro fatta di carne rossa pulsante, tenuta insieme dai legamenti a rinchiudere le viscere calde, che languide racchiudono del mistero della mia esistenza ... vorrei saperle leggere come facevano gli antichi per comprendere la mia missione a questo mondo... Ho procreato e mandato avanti quindi un mio tassello ...ora che faccio attendo inerme il momento? ... la via per la felicità, dicono i saggi, passa nel distacco dagli affetti e dall'insorgere delle umorali istanze (GLF) nonché dal ripudiare le cose terrene ... in che cosa allora sono IMmutata ? mi strappo ad uno ad uno i legamenti così che anche la carne possa cadere a terra liberando le viscere acri e dolenti ... cade tutto persino il cuore e rimane infine solo una gabbia ossea -che si muove lenta e sinuosa mentre in essa, rinchiusa ringhia prepotente la mente il suo richiamo a ritmo incalzante verso chissà quale assenza .... Mi giro indietro e vedo quei poveri resti giacere ... fui dunque questo e quel soltanto ? possano quei resti senza riporto nutrire almen la madre terra ... mentre tutto intorno si fa tenebra...